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Volvo Concept Coupé

È l’erede della P1800, icona degli anni ’60 della Casa svedese e della quale riprende alcuni stilemi

Le nostre future automobili saranno del tutto nuove, progettate per esprimere l’animo svedese. La nostra strategia è quella di realizzare vetture senza compromessi, che coniughino prestazioni con eco-sostenibilità”. Con queste parole il vice-Presidente del design Volvo, Thomas Ingenlath, ha presentato la Concept Coupé, primo di tre veicoli progettati per ridefinire lo stile Volvo dei prossimi anni.

Pur con una linea moderna, si nota che è l’evoluzione della P1800 prodotta 53 anni fa. Nella vista laterale si possono notare molte similitudini. Anche il frontale ricorda la sua illustre antenata, con quella grande mascherina dove è posizionato l’Iron Mark, una versione aggiornata dello stemma Volvo al centro della diagonale cromata, elemento che caratterizzerà i nuovi modelli della Casa fin dal prossimo SUV XC90 che debutterà nel 2014.

Scintillante sensazione…

Rispetto alla P1800 che è stata disegnata dalla Carrozzeria Frua di Torino, la Concept Coupé è totalmente frutto degli ingegneri e designer della Casa svedese.

Innovativi, quasi futuristi, gli interni realizzati unendo sapientemente pelle, legno e metallo, senza trascurare le esigenze ergonomiche dei passeggeri, punto di forza del design svedese.
Spicca il touch screen multifunzione verticale posizionato al centro della plancia, simile nella sua funzionalità a quello della Tesla Model S.
L’effetto open air per i passeggeri è offerto dal tetto panoramico in cristallo, un elemento stilistico che, come ha detto Thomas Ingenlath offre una “scintillante sensazione”.

Per la Concept Coupé è stato realizzato un nuovo pianale denominato SPA (Scalable Product Architecture) che, come per l’MQB di Volkswagen, si avvale di un sistema modulare che consente di modificare il passo e le carreggiate in funzione del modello al quale è destinato. Su questo pianale verranno realizzate anche le future vetture del Marchio dotate degli avveniristici dispositivi elettronici che agiscono senza alcun intervento da parte del guidatore, come lo sterzo automatico per destreggiarsi meglio nel traffico oppure per parcheggiare.

Come dettato dall’attuale tendenza, la motorizzazione è ibrida plug-in, con un propulsore a benzina da 2 litri dotato di compressore volumetrico e turbo posizionato all’avantreno per la trazione anteriore e di un motore elettrico posteriore. Come dichiarato dalla Casa la potenza erogata complessiva è di circa 400 cv con una coppia di 799 Nm.

Paolo Pauletta

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