Dopo l’elettrica e-Golf, la settima generazione dell’icona tedesca aggiunge un nuovo modello, questa volta “ibrido”, da 204 cavalli e con una coppia di 349 Nm
Dopo la e-Golf, ovvero la Golf elettrica presentata allo scorso salone di Francoforte e da pochi giorni in vendita in Germania a 34.900 euro, la casa di Volksburg presenterà, al salone di Ginevra, la Golf GTE ovvero il modello ibrido, ennesima versione dell’icona tedesca.
Poche le differenze esterne e interne tra i due modelli. Esternamente la novità riguarda il punto di attacco del cavo per la ricarica: la e-Golf lo ha nello sportellino posteriore normalmente utilizzato per il carburante; la Golf GTE dietro il badge VW della mascherina anteriore.
Elettrica o Ibrida?
La differenza sostanziale tra i due modelli riguarda i propulsori. La e-Golf si avvale esclusivamente di un motore elettrico da 85 kW (115 cv) e 270 Nm di coppia per una velocità massima di 140 km/h ed una autonomia di 190 km.
Di ben altro carattere la Golf GTE che, essendo ibrida, dispone di 2 motori, uno tradizionale a benzina, ovvero il noto 1.4 TSI da 150 cv abbinato ad uno elettrico da 75 kW (102 cv) con ricarica delle batterie plug-in e un cambio DSG a tripla frizione con 6 rapporti.
Nonostante la fisiologica perdita di cavalli nell’abbinamento, a causa delle numerose parti in movimento, il guidatore può contare in totale su una potenza di 204 cv con una coppia di 349 Nm che consente alla Golf GTE di raggiungere i 217 km/h oppure 130 km/h nella sola modalità elettrica per un massimo di 50 km azionando il tasto “E-Mode”.
Questa coppia di motori è la stessa che troviamo sulla Audi A3 Sportback e-tron, però la Golf GTE ha 20 Nm di coppia in più ma con una velocità massima inferiore di 5 km/h. Leggere differenze dovute probabilmente al peso e all’aerodinamica.
I consumi tra le due versioni
Per quanto riguarda i consumi dichiarati, la e-Golf consuma 12,7 kWh che, con il costo della energia in Germania, corrisponde più o meno a 3,30 euro ogni 100 km e naturalmente carburante zero.
La Golf GTE invece ha un serbatoio da 40 litri di benzina che in modalità ibrida le consente di viaggiare per 936 km, con un consumo di 1,5 l/100 km che salgono a 4,5 l/100 km se si viaggia con il solo motore termico. In poche parole in città a bassa velocità si consuma di meno, in ambito extraurbano dove la velocità sale si consuma di più, un po’ come succede con tutte le vetture ibride.
A parte questa considerazione bisogna riconoscere che la Golf GTE dichiara consumi molto contenuti, nonostante i 1.500 kg di peso della vettura a causa del pacco batterie.
La modalità di ricarica delle batterie è “plug-in”, ovvero come in altre vetture ibride le batterie si ricaricano sia in movimento, sfruttando il recupero di energia in frenata, sia collegandole con uno specifico cavo in dotazione ad una presa di corrente. Attaccandosi ad una colonnina pubblica che dispone di un maggiore voltaggio, il tempo di ricarica 0-full è di 90 minuti, mentre dalla tradizionale presa di casa a 220/240 V, il tempo sale a soli 3 ore 30 minuti.
Ora la gamma Golf è quasi completa, si va dalla ecologica ed economica e-Golf alla potente Golf R da 300 cv, passando per i modelli intermedi anche Bi-Fuel a gas, fino all’ibrida Golf GTE. La prossima sarà una versione ad idrogeno, ma bisognerà aspettare ancora un po’.
Paolo Pauletta