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UNRAE: il mondo dell’automotive degli ultimi 10 anni

L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri presenta la 27a edizione della «Sintesi Statistica UNRAE: il mercato automotive nel 2023», realizzata dal Centro Studi e Statistiche dell’Unione. Una fotografia degli ultimi dieci anni del mondo automotive che registra, tra i dati più significativi, la ripresa del nostro Paese in tutti i comparti del settore e la pole position nella vendita delle ibride. Ma non manca qualche ritardo nei settori più virtuosi

A che punto è il mercato dell’automotive? A tirare le somme in una panoramica esaustiva è la «27a edizione della Sintesi Statistica UNRAE: il mercato automotive nel 2023», lo studio realizzato dall’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.

Quello che si evince, in estrema sintesi, è che l’Italia registra un’importante ripresa in tutti i comparti, pur persistendo un ritardo nella transizione energetica. Le ibride guadagnano il primo posto nelle vendite, e mentre le benzina… dimostrano un recupero, il diesel conferma il suo trend in calo. Nel panorama europeo, il mercato italiano occupa una fetta pari al 12,2% di tutte le immatricolazioni di vetture, mentre nel mondo sono state prodotte 68 milioni di auto, di cui 65,3 milioni immatricolate. L’Europa occupa poco meno del 23% del totale.

Le tendenze nel dettaglio

L’anno 2023, recita la 27a edizione della Sintesi Statistica UNRAE, ha dunque segnato una consistente ripresa per tutti i comparti del settore automotive. Le autovetture passano dai 1,317 milioni del 2022 ai 1,566 milioni del 2023 con una crescita del 19%.

Per quanto riguarda le alimentazioni, il diesel perde oltre due punti: dal 19,6% al 17,5%; la leggera crescita delle motorizzazioni a benzina riguarda un passaggio dal 27,8% al 28,6%, mentre si conferma la leadership delle ibride, cresciute di oltre due punti al 36,1%. Le vetture elettriche pure e ibride plug-in aumentano del 16,3% raggiungendo le 135.433 unità, ma la loro quota di mercato scende all’8,6% (con BEV e PHEV ferme rispettivamente a quota 4,2% e 4,4%). Un dato che conferma l’Italia all’ultimo posto fra i cinque maggiori mercati europei.

Un ritardo nella transizione energetica che registra ricadute significative nelle emissioni con un incremento delle emissioni di CO2 che risalgono a 119,5 g/Km nel 2023 dopo due anni di calo.

Le dichiarazioni del Direttore Generale di UNRAE Andrea Cardinali

Il DG di UNRAE Andrea Cardinali – foto ANSA/Fabio Cimaglia

“Con il nuovo schema incentivi, il MISE ha accolto numerose richieste di UNRAE, prevedendo fra l’altro bonus unitari molto più sostanziosi dei precedenti, ma i notevoli e incomprensibili ritardi nella loro entrata in vigore hanno paralizzato per mesi il mercato degli ECV, frenando la transizione energetica ed il processo di decarbonizzazione. Considerato che, con l’apertura della piattaforma di prenotazione, in nove ore sono andati esauriti i fondi destinati alla fascia 0-20 g/Km, appare necessario che i 240 mln residui già stanziati per gli incentivi siano resi subito disponibili per rifinanziare le dotazioni già esaurite, palesemente insufficienti rispetto alla domanda”.

Ora, sostiene UNRAE, il nodo importante da sciogliere sono le scelte che la nuova «gestione europea» prenderà in merito alle politiche ambientali e doganali dell’UE, decisioni che condizioneranno pesantemente le strategie industriali degli operatori e le scelte dei consumatori.

Parco circolante e nuove norme

La Sintesi Statistica fa anche il quadro sul parco circolante in Italia a fine 2023, composto da 40 milioni di autovetture (oltre il 23% ante Euro 4) con età media di 12,8 anni, da circa 4,4 milioni di veicoli commerciali leggeri (39% ante Euro 4) con età media di 14 anni, da 740.000 veicoli industriali (52% ante Euro V) con età media di 14,5 anni, e da 62.300 autobus (31,9% ante Euro 4) con età media di 12 anni.

Per quanto riguarda le autovetture il ricambio potrebbe essere accelerato anche da nuove norme, come sottolinea il Direttore Generale di UNRAE Cardinali: “Un ulteriore fronte su cui intervenire è il regime fiscale delle auto aziendali, che penalizza tutte le imprese italiane nel confronto con le concorrenti europee. Occorre agire su detraibilità IVA, deducibilità dei costi e periodo di ammortamento attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, un’occasione imperdibile per una riforma attesa da decenni, che oggi faciliterebbe anche la transizione energetica”. 

Fra i canali di vendita continua a crescere il noleggio a lungo termine, con circa 378.000 auto (+24%) e una quota salita di un altro punto al 24,1%, saldamente al secondo posto dopo le vendite a privati, la cui quota scende da 58,9% a 56,2%.

In tema di carrozzerie si conferma la leadership di crossover e fuoristrada, salite a quota 57,5%. Nel 2023 si registra una ripresa anche del mercato delle autovetture usate, cresciuto del 9,0% con più di 5 milioni di trasferimenti complessivi.

Per quanto riguarda gli altri comparti, si segnala una crescita del 22% dei veicoli commerciali nuovi, dove gli elettrici puri vanno poco oltre il 3,0%, mentre risale il diesel, sempre al primo posto con una quota che supera l’80%. Mercato molto dinamico per i veicoli industriali (+12,2%) con 28.700 unità immatricolate, ma scendono rimorchi e semirimorchi (-7,4% a 15.550 unità), segmento che nel 2022 aveva raggiunto il picco dal 2015. Con oltre 4.100 unità, le vendite di autobus segnano una crescita “boom” del 70%, grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal PNRR e ad investimenti delle Regioni, finalizzati al rinnovo del parco circolante e alla decarbonizzazione. 

Uno sguardo al mondo in qualche dato sintetico

Qualche dato statistico per fotografare la situazione dell’automotive a livello internazionale.

Nell’Europa a 31 (EU+UK+EFTA) nel 2023 sono stati immatricolati 12,85 milioni di vetture: l’Italia con i suoi 1,566 milioni pesa il 12,2% del totale.

A livello mondiale, nel 2023 sono state immatricolate circa 65,3 milioni di autovetture, di cui oltre il 65% in Asia, il 17,7% in Europa Occidentale, il 5,2% in Europa Orientale, il 6,1% nel mercato Nafta (USA, Canada, Messico), poco più del 4,5% in Centro e Sud America.

Nello stesso periodo, nel mondo sono state prodotte 68 milioni di vetture: con 46,6 milioni l’Asia copre il 68,5% della produzione mondiale, e più della metà di questa quota (26,1 milioni) è fabbricata in Cina; l’Europa Occidentale rappresenta circa il 14% della produzione mondiale, l’Europa Orientale l’8,7%, i Paesi Nafta il 4,4%, il Sud America il 3,1%, mentre una piccola quota residua viene prodotta in Africa.

Ricordiamo che la Sintesi Statistica UNRAE – l’Auto 2023 può essere consultata anche dal portale dedicato: https://www.sintesistatistica-unrae.it/

[ Tony Colomba ]

◘ Report UNRAE 2023

 

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