Con riferimento ai noti casi di «dieselgate», l’Unione Consumatori ha diffuso il seguente Comunicato:
“La Casa automobilistica giapponese Mitsubishi avrebbe ammesso di aver alterato dati relativi alla pressione dei pneumatici durante i test di 4 modelli per migliorarne l’efficienza energetica. Le manipolazioni riguarderebbero 625.000 veicoli prodotti dalla metà del 2013 incluse 468.000 macchine assemblate per la Nissan”.
“Ci chiediamo che fine abbiano i controlli a campione su almeno mille macchine diesel di tutti i marchi promessi dal ministro dei Trasporti Del Rio” ha dichiarato Raffaele Caracciolo, esperto di automotive dell’Unione Nazionale Consumatori.
“A quando, un serio protocollo dei test su strada? Non è possibile che queste manomissioni si scoprano solo grazie all’autodenuncia delle Case automobilistiche. Anche perché, a nostro avviso, questi accorgimenti sono stati utilizzati da quasi tutti. Ecco, perché, fin dall’inizio del Dieselgate abbiamo chiesto un’indagine a 360 gradi per tutti i costruttori. Il problema è che il protocollo è fermo al CNR e non si hanno notizie dello stato del progetto” ha proseguito Caracciolo.
“I risultati di prove fatte in laboratori scelti dalle Case dovrebbero essere almeno verificati. Per questo è necessario rivedere al più presto le procedure europee per rendere i risultati dei test più aderenti alle effettive condizioni di utilizzo, oltre che comparabili” ha concluso Caracciolo.