Dopo il caso Volkswagen, che ha visto le dimissioni del CEO Martin Winterkorn, la UE ha deciso tolleranza zero per le frodi! La portavoce dell’esecutivo comunitario Lucia Caudet, ha sottolineato che Bruxelles era al corrente che in generale i test in laboratorio sulle emissioni auto potevano non fornire una rappresentazione accurata come quelle in condizioni di guida reali e quindi dal 1° gennaio 2016 si passerà ai test su strada.
Il Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha dichiarato che “I test su strada vanno fatti per tutti i parametri che riguardano l’omologazione, quindi anche per i consumi, non solo per gli inquinanti. Inoltre non ci si può più fidare di enti terzi, bisogna che chi esegue i test sia un soggetto pubblico”.
“Non solo l’autorità di omologazione, ma anche i servizi tecnici, ossia gli enti designati dall’autorità di omologazione di uno Stato membro come laboratori per l’esecuzione delle prove, devono essere pubblici. Attualmente un fabbricante – ha proseguito Dona – può richiedere l’omologazione in qualsiasi paese dell’UE e, automaticamente, tutti gli altri Stati membri sono tenuti ad immatricolare i veicoli senza ulteriori controlli, sulla base del certificato di conformità. Nulla vieta, insomma, di richiedere l’omologazione dove i controlli sono meno ferrei. “Infine, è rilevante la definizione della modalità di prove su strada, per garantire la ripetibilità dei risultati.