La nuova realtà energetica nasce dall’unione di E-Shore, EnerMia e GASGAS grazie al supporto finanziario del fondo Italian Renewable Resources (IRR) gestito da Soprarno Sgr
E-Shore, EnerMia e GASGAS sono tre società innovative operanti nel mondo della mobilità elettrica che nascono dalla volontà di altrettanti imprenditori accomunati dalla volontà di diventare punto di riferimento della transizione della mobilità in Italia.
La complementarietà di line of business e obbiettivi ha portato al progetto UAU partito un anno fa con l’aggregazione di EnerMia da parte di E-Shore che poi, a distanza di 12 mesi, ha rilevato anche il 100% delle quote di GASGAS.
Fusione elettrizzante…
La fusione delle tre aziende rientra in un progetto di crescita ambizioso, minuziosamente programmato ma soprattutto convincente tanto che, a fine ottobre, il fondo Italian Renewable Resources (IRR) gestito da Soprarno Sgr, capitalizza E-Shore con la finanza necessaria per l’acquisizione del 100% di GASGAS e la conseguente nascita di UAU, nuovo player indipendente nel settore delle ricariche per veicoli elettrici con uno straordinario bagaglio di esperienze e asset portati in dote dalle tre aziende originarie, già singolarmente affermatesi nel mercato delle infrastrutture di ricarica.
UAU, forte dell’eredità di GASGAS, E-Shore ed EnerMia, si colloca oggi tra i principali operatori indipendenti italiani di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, con un portafoglio di oltre 5.000 punti di ricarica ad accesso pubblico, strategicamente distribuiti su suolo pubblico e privato in tutto il Paese (oltre 1.000 già installati e operativi).
UAU è inoltre un player in grado di assumere ruoli differenti e di operare in maniera trasversale e dinamica come CPO (Charging Point Operator), CSO (Charging Station Owner), EPC (Engineering, Procurement and Construction), eMPS (e-Mobility Service Provider), rispondendo così, in modo snello e rapido, alle diverse esigenze del mercato.
L’obiettivo di UAU è diventare uno dei top 5 player nell’offerta dei servizi di «ricarica» in Italia, puntando a gestire 10.000 pdr entro il 2030.
Le dichiarazioni
[ A. von Taube ]