La gamma V6 di Suzuki Marine comprende attualmente quattro propulsori con potenze variabili dai 200 ai 300 cavalli. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di questi potenti fuoribordo
Contenere gli ingombri, ridurre i pesi
La parola d’ordine di casa Suzuki Marine è da sempre l’ottimizzazione delle prestazioni, passaggio che deve avvenire attraverso la riduzione dei consumi e l’abbattimento delle emissioni inquinanti. Sui motori più grandi poi, come appunto sono questi V6 top di gamma, le cui potenze si articolano in 200, 225, 250 e 300 cavalli, altro aspetto decisivo è la riduzione del peso e il contenimento degli ingombri.
Con la modifica dell’architettura del blocco motore, che adesso prevede due bancate con angolo di 55°, le dimensioni complessive del propulsore sono nettamente migliorate, senza alcun impatto negativo sulle prestazioni tipiche di questi grintosi V6.
Soluzioni inedite
Un’altra particolarità studiata dai tecnici giapponesi che si è rivelata vincente nella riduzione degli ingombri e dei pesi del motore è l’Offset-Driveshaft, ossia un giunto specifico che permette di posizionare l’albero motore e quello di trasmissione su due assi differenti, in modo da ridurre drasticamente le dimensioni del piede ed ottenere uno spostamento verso prua del baricentro del motore, un sicuro vantaggio nelle accelerazioni.
Il DF300AP e il DF250AP, grazie all’esclusivo sistema Suzuki Selective Rotation, sono poi gli unici fuoribordo sul mercato utilizzabili indipendentemente sia come destrorsi o sinistrorsi mediante l’adozione di un componente opzionale e naturalmente dell’elica giusta. Un aiuto non da poco, specie per quelle imbarcazioni dotate di tre o più propulsori, che tanto vanno di moda.
Ancora, per i due fratelli maggiori della gamma V6, il regime di rotazione è tenuto sempre sotto controllo dal sistema elettronico drive-by-wire mentre il Lean Burn Control System, ossia l’impianto a combustione magra sviluppato da Suzuki, garantisce bassi consumi e minime emissioni nocive.
Coppia e potenza di riferimento
Tutte queste scelte progettuali hanno portato in breve tempo i «V6» di casa Suzuki a farsi apprezzare da una folta schiera di appassionati del settore nautico. Amanti del gommone, fan della pesca o dello sci d’acqua trovano in questi motori caratteristiche di coppia e potenza da primato. Una storia iniziata 50 anni fa che per la Casa giapponese sembra ancora lontana dall’avere fine.
[ Lorenzo Gentile ]