Törggelen significa “andare per locande contadine a degustare il vino nuovo”, un rito antico che apre le porte dei Buschenschänke, locande situate nella zona vinicola altoatesina dove in autunno e fino a metà dicembre si può pellegrinare allegramente assaggiando il mosto d’uva, dal basso contenuto di alcol e dall’alta concentrazione zuccherina.
La tradizione del Buschenschank altoatesina è strettamente legata al vino. Oltre alle specialità fatte in casa, il vino di produzione propria è il fiore all’occhiello di ogni Buschenschank. Il termine Törggelen è da secoli legato al vino: il latino “torquere” significa torcere, pressare, e si riferisce alla pressatura del mosto dopo la vendemmia, il “Torculum” (torchio) era l’antico strumento per la pigiatura dell’uva da cui si ottiene il mosto . Anche la parola Buschenschank vanta un passato centenario: nel Medioevo le locande appendevano alla porta un “Buschen” , un ramoscello verde, per indicare la propria presenza ai viandanti. Da allora, il passaggio di viandanti che varcano la soglia per degustare il nettare degli dei, non si è mai interrotto, un protocollo contadino da riscoprire nella sua autenticità. L’associazione Gallo Rosso che riunisce circa 1500 masi altoatesini propone 22 Buschenschänke, produttori di vino proveniente dai propri vigneti, dove “praticare” questa piacevole attività settembrina che si protrae fino all’inizio di dicembre; oltre ad assaporare mosto e vino, i Buschenschänke del Gallo Rosso propongono deliziosi menù di piatti tradizionali e il Törggelen è il trait d’union ideale per avvicinarsi al mondo vinicolo e alle delizie della cultura culinaria altoatesina. Accanto al bicchiere, non possono mancare le Keschtn, (caldarroste )la zuppa d’orzo, gli Schlutzer (ravioli con ripieno di spinaci e ricotta), lo speck, gli Strauben (tipiche frittelle sudtirolesi cosparse di marmellata). Anche in primavera i Buschenschänke aprono le porte al nuovo trend di degustazione di prodotti stagionali come i canederli alle ortiche, cicorie e agnello.