Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, accoglie con soddisfazione il pronunciamento del Tribunale di Roma che ha accolto la richiesta di Uber di sospensiva dell’ordinanza che richiedeva l’interruzione dei servizi a partire dal 17 aprile.
“Ottima notizia, considerato che era inaccettabile interrompere un servizio sulla base di cavilli giuridici, per di più sulla base di inconcepibili presupposti di urgenza” afferma Dona che prosegue: “ora però il Governo ed il Parlamento devono fare la loro parte. Ribadiamo che la soluzione al problema non può avvenire nelle aule di giustizia, a colpi di sentenze. I giudici non possono riempire l’evidente vuoto normativo, cercando di far rientrare a tutti i costi questi nuovi e moderni servizi in una legge anacronistica fatta all’epoca della pietra, prima che inventassero gli smartphone; il Governo deve stracciare la bozza penosa presentata ai tassisti solo per compiacerli e fare una riforma seria. E l’unica riforma seria possibile è quella che accogli le proposte dell’Antitrust e dell’Autorità dei trasporti che da sempre chiedono di consentire, regolamentandolo, questo nuovo e specifico segmento del mercato della mobilità urbana non di linea”.