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Suzuki: la GSX-R compie trent’anni

Con la versione «Anniversary Limited Edition», la Casa nipponica celebra il trentesimo compleanno della celebre famiglia GSX-R. Un’inedita veste cromatica ripropone le grafiche della prima 750 supersportiva del 1985. Questa edizione speciale, presentata in occasione della gara di MotoGP al Sachsenring, sarà nelle concessionarie in autunno

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Il Gran Premio di MotoGP al Sachsenring, è stato il degno palcoscenico dove Suzuki ha svelato una serie limitata della famiglia GSX-R: vestita con i colori della prima, indimenticabile, GSX-R750 del 1985, è la versione celebrativa del 30° anniversario della sua gamma di supersportive. La Casa festeggia così una vera icona del motociclismo: la GSX-R è stata infatti la moto che ha inaugurato il segmento delle stradali ad altissime prestazioni, così come le conosciamo oggi. La nuova Serie Limitata sarà disponibile su tutti i principali mercati mondiali in autunno, pronta a far sognare i tantissimi fan della celebre famiglia GSX-R.

Curatissima la scenografia della presentazione: il Team Suzuki Ecstar MotoGP ha tenuto a battesimo le nuove Limited Edition vestendo anch’esso, per l’occasione, la grafica «30th Anniversary» ispirata alla storicità della sigla GSX-R. I piloti Aleix Espargaró e Maverick Viñales, l’intero Team e, naturalmente, le GSX-RR si sono schierati in pista e ai box con l’insolita grafica blu/azzurro e bianco, testimoniando così il fortissimo legame tra la capostipite della famiglia GSX-R e gli attuali prototipi MotoGP.

Suzuki GSX-R: ovvero, come nasce una stirpe vincente

La sigla GSX-R è molto più di una gamma di moto: è una vera e propria filosofia. Una filosofia fatta di innovazione, tecnologia e performance, che dal 1985 a oggi ha conquistato, nel mondo, oltre un milione di appassionati. Le competizioni ai massimi livelli sono parte integrante del percorso di successo delle supersportive Suzuki: un percorso iniziato fin dal vittorioso esordio alla 24 Ore di Le Mans. proprio in quello stesso 1985, l’anno del debutto sul mercato. Vent’anni dopo, nel 2005, la GSX-R1000 ha dominato il Campionato Mondiale Superbike con l’australiano Troy Corser, con 8 vittorie e 18 podi totali. Il Suzuki Endurance Racing Team (SERT) che schiera, naturalmente, le supersportive di Hamamatsu è oggi la squadra di maggior successo nel Campionato Mondiale FIM Endurance, con un totale di 14 titoli mondiali conquistati tra il 1983 e il 2014, tredici dei quali con GSX-R (nel 1983 si impose con il modello GS1000). Suzuki è anche il costruttore più vittorioso di sempre nel campionato AMA Superbike, grazie ai successi ottenuti dai piloti Mat Mladin, Wes Cooley, Jamie James e Ben Spies, per un totale di 13 titoli nazionali con le GSX-R preparate Yoshimura. Anche un allora giovanissimo texano di nome Kevin Schwantz – che in precedenza si stava costruendo un nome in sella Suzuki GS750 – portò alla vittoria la prima versione GSX-R, collezionando molte vittorie nel campionato AMA del 1987, mancando il titolo per pochissimi punti. La Suzuki GSX-R ha poi dominato i campionati nazionali a livello globale, con nove titoli Australian Superbike Championship tra il 1987 e il 2013 e il titolo BSB nel 2004, oltre alle tantissime vittorie nella nell’ambito dell’All Japan Superbike.

Oggi, oltre a celebrare i 30 anni della GSX-R, Suzuki Motor Corporation è orgogliosa di essere ancora una volta parte del paddock MotoGP, con un team di giovani e promettenti piloti, e un prototipo GSX-RR totalmente nuovo. La filosofia di Suzuki vede le gare come una continua occasione di evoluzione tecnologica: tutto questo ha portato all’incessante sviluppo, per 30 anni, di una gamma di sportive stradali sempre più performanti: la stessa strategia vedrà ora coinvolta la prossima generazione GSX-R, e gli altri futuri modelli della gamma Suzuki.

Parla Kevin Schwantz: “la GSX-R ha cambiato il mondo delle supersportive”

Abbiamo incontrato uno dei più comunicativi personaggi del Superbike, indissolubilmente legato al marchio giapponese. Quel Kevin Schwantz che nel 1993, a 29 anni, vinse il titolo mondiale della Classe 500. Ritiratosi nel 1998 per un infortunio, è oggi consulente Suzuki e docente di tecniche di guida sicura ad Atlanta, la sua città natale.

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A quando risale il suo primo contatto con la GSX-R?

Ho guidato per la prima volta la GSX-R nel 1985 alla 8 ore di Suzuka, mentre la moto è arrivata in USA solo nel 1986. Con la GSX-R ho corso nella Superbike americana nel biennio ’86-’87, e nel 1988 ho vinto la 200 Miglia di Daytona. In seguito ho partecipato alla 8 Ore fino al 1992 con questa moto”.

Che cosa le piace ricordare, di questo periodo?

“Ho fatto parte della famiglia Suzuki per tutta la mia carriera, e ho visto questo modello evolversi. Parte della tecnologia deriva dai GP, e mi piace pensare che ci sia stato anche il mio contributo. Le moto si sono evolute molto, che si tratti delle versioni GSX-R600, 750 o 1000 sono tutte fantastiche da guidare”.

Cosa rappresenta la GSX-R, per lei?

“La GSX-R ha portato grande innovazione quando è nata, e ha continuato a confermarsi una moto sportiva impressionante, come testimoniato dalle vittorie in Superbike e nelle gare Endurance. La Suzuki GSX-R per me rappresenta la definizione stessa di una moto sportiva. Quando è stata presentata ha cambiato completamente le regole della categoria, e da allora non ha mai smesso di perfezionarsi”.

GSX-R 30th Anniversary su Facebook

Suzuki celebra il 30° anno della serie GSX-R con una nuova Fan Page su Facebook. Grazie a questa iniziativa, gli appassionati possono accedere a foto storiche, video, articoli e contenuti inediti che ripercorrono i 30 anni leggendari di GSX-R, restando sempre aggiornati sul mondo delle top performer Suzuki. La nuova Fan Page è aperta a tutti, e ai followers è data la possibilità, inoltre, di postare i propri contenuti, commentare quelli proposti e condividere con tutti gli amici la propria passione anche utilizzando gli hashtag #GSXR, #GSXR30, #GSXRPerformance e #GSXR30Yearsofperformance.

[ Alessandro Ferri ]