Ora in listino a 18.700 euro IVA esclusa, 23.400 euro chiavi in mano
Il già noto Jimny, il gradevole ed efficace 4×4 di Suzuki, viene riproposto sul mercato in configurazione autocarro, con due posti e un ampio vano di carico posteriore separato dall’abitacolo da una solida rete divisoria di sicurezza.
Con la nuova denominazione Jimny PRO, che vuole distanziare questo modello dalla più fruibile versione 4 posti non più a listino, questo piccolo-grande fuoristrada ripropone la formula che negli anni ha reso popolari e celebrati i suoi antenati: peso ridotto, grande agilità, trazione integrale e, conseguentemente, una mobilità di tutto rispetto in ogni condizione d’uso.
Si tratta di caratteristiche presenti anche in quest’ultimo Jimny PRO che anzi, in questa evoluzione votata all’impiego professionale ed hobbistico, vengono maggiormente esaltate grazie alla maggiore capacità di carico mentre il risparmio di peso dovuto all’eliminazione della panchetta posteriore, viene in linea di massima bilanciato dal montaggio del divisorio che, come è noto, è obbligatorio per separare la zona abitacolo dalla zona di carico.
Corpo vettura e interni
Tanto in città quanto in fuoristrada, Jimny PRO ha dalla sua le forme squadrate della carrozzeria (che permettono a chi guida una chiara percezione degli ingombri in manovra e negli spazi stretti) ed una lunghezza di soli 3,64 m che, abbinata a sbalzi sono ridotti ed angoli di attacco, dosso e uscita rispettivamente i 37, 28 e 49 gradi che, uniti a un’altezza minima da terra di 21 cm. lo mettono in grado di affrontare con disinvoltura terreni e ostacoli che si rivelerebbero ostici per la maggior parte dei SUV in circolazione ma, d’altra parte, tutto questo è perfettamente logico visto questo mezzo è uno dei pochissimi ancora di vecchia concezione (particolarità che nel caso del fuoristrada duro non è certo un difetto).
I due sedili permettono anche a chi è più alto della media una comoda sistemazione mentre alle spalle della rete divisoria metallica è ricavato un vano da 863 litri. Il volume utile può essere completamente sfruttato grazie alla forma regolare del vano.
Gli interni sono ben curati (d’altra parte questa versione autocarro deriva direttamente dalla versione 4 posti ora non più a listino) e sono improntati, vista la destinazione d’uso, a funzionalità e resistenza. I comandi, consistenti e di dimensioni generose, sono stati concepiti per poter essere utilizzati anche indossando guanti pesanti mentre ogni componente è antigraffio e garantisce il massimo della resistenza nell’uso più gravoso.
La tecnica
Fedele alla tradizione off-road Suzuki, questo modello si basa su un telaio a traliccio con sospensioni ad assale rigido che nel fuoristrada sopportano grandi strapazzi continuando ad assicurare un buon contatto tra le ruote e il terreno, cosa che favorisce una motricità garantita dalla trazione integrale 4×4 ALLGRIP PRO, che consente di inserire anche in movimento le quattro ruote motrici sui terreni a bassa aderenza e, fermandosi, le marce ridotte.
Nei passaggi critici si apprezza, inoltre, la presenza del controllo della trazione Grip Control, che frena le ruote che slittano per trasferire a quelle con maggior presa la coppia erogata dal motore 1.5 a benzina da 102 cavalli.
Un solo allestimento all inclusive tranne le vernici speciali
Suzuki Jimny PRO viene proposto a 23.400 euro IVA inclusa chiavi in mano (18.700 euro IVA esclusa) in allestimento unico (escluse le verniciature speciali BiColor) che comprende:
- i fari con sistema di abbaglianti automatici «nontiabbaglio», i fendinebbia;
- i sedili anteriori riscaldabili, il climatizzatore;
- il sistema di sicurezza e localizzazione eCall, che mette in contatto i passeggeri con i soccorsi in caso di emergenza o, in caso di incidente grave, di lanciare automaticamente una richiesta di aiuto segnalando la posizione della vettura;
- il Cruise Control e i sistemi ADAS di assistenza alla guida ovvero il sistema «guidadritto» (avviso di superamento della corsia), «occhioallimite» (il riconoscimento dei segnali stradali), «attentofrena» (la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni) e «restasveglio» (il monitoraggio dei colpi di sonno) mentre per la guida in fuoristrada e su tutti i tratti in forte pendenza entrano in azione i dispositivi «partifacile» (hill hold control) e «scendisicuro» (hill descent control).
[ Redazione Motori360 ]