Dal 1° gennaio 2019 sarà vietata la circolazione a tutti i veicoli Euro0, in pratica tutti quelli prodotti prima del 31 dicembre 1992.
È indiscutibile che l’Italia ha il parco auto più vecchio d’Europa, ma se gli automobilisti che posseggono una vettura ante ’92 ancora non la cambiano evidentemente è perché non hanno i soldi per farlo, e con gli stipendi medi italiani e con quasi la metà delle pensioni sotto la soglia di povertà (1.000 euro), non è difficile comprenderne le ragioni. Per evitare che i meno abbienti debbano sentirsi ulteriormente penalizzati da leggi inique, sarebbe il caso che le eventuali e auspicabili agevolazioni statali per le auto nuove vengano estese anche alle auto usate, magari anche con una sensibile riduzione dei costi per il Passaggio di Proprietà.
Si otterrebbero 3 risultati positivi:
1) dare la possibilità ai possessori di Euro0 di cambiarla con una «Euro consentita» senza dover sborsare una fortuna che senz’altro non hanno;
2) alleggerire il vasto parco di auto usate in giacenza presso le concessionarie e i rivenditori con evidente vantaggio sull’economia;
3) ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 che in definitiva è l’obiettivo della Legge.