Santo Ficili, Country Manager Stellantis Italia, racconta il talento di gestire 13 brand direttamente, lasciando intatta l’identità di ciascuno ed offrendo sempre un servizio di qualità che parte dalla cultura dell’officina per approdare alle moderne tecnologie. Non dimentica il salto ecologico del settore, che però necessita ancora di «incoraggiamenti» che si chiamano infrastrutture ed incentivi
Santo Ficili, Country Manager Stellantis Italia, intervenuto all’Automotive Business Summit del Sole 24 Ore, racconta l’impegno di… essere grandi: “La capacità di gestire un ampio portfolio di marchi creando valore per il cliente è frutto dell’organizzazione che svolgiamo quotidianamente, e per organizzazione intendo tutto il personale che mi segue nella gestione del mercato italiano, 9 marchi per le vetture (Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel e Peugeot), e 4 per i veicoli commerciali (Citroën, Fiat Professional, Opel e Peugeot). Sono gestiti tutti i piani di comunicazione, tutte le modalità con cui andiamo incontro ai nostri clienti, abbiamo una pianificazione nel corso del mese, addirittura nel corso delle settimane, per capire come raggiungere il nostro obiettivo senza fare confusione tra i brand e trai i modelli che andiamo ad offrire. Sicuramente il ruolo che giocano le nostre concessionarie è fondamentale – prosegue Ficili – per cui quello che stiamo chiedendo alla nostra rete di vendita è di garantire sempre la giusta customer experience all’interno dei nostri saloni e delle nostre officine. Per questo abbiamo dei piani di formazione sia dei venditori sia del personale di accettazione che opera all’interno delle nostre officine affinché venga sempre garantita l’identità del brand, che è fondamentale per ottenere la corretta relazione con tutti i nostri clienti”.
Un settore in trasformazione: l’avanzata dell’ecologico e la carta del noleggio
“Siamo tutti chiamati ad investire per sviluppare prodotti in grado di rispettare l’ambiente. Questo per me è fondamentale. Quello che sta avvenendo oggi nel motore dell’elettrico o dell’ibrido è molto veloce, per cui tutto il sistema dell’automotive si sta adeguando a questo forte cambiamento. Ovviamente il cliente può essere un po’ confuso, c’è un’evoluzione nella tecnologia delle vetture, c’è un vocabolario totalmente diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati qualche tempo fa. Io sto insistendo molto con la nostra forza vendita, ma anche con l’assistenza, affinché possa essere capace di illustrare al cliente la miglior formula di utilizzo dell’autovettura. Non sto parlando di acquisto perché si sta sviluppando molto di più il noleggio anche per il privato o il professionista. Anche in questo caso è una formula di avvicinamento al prodotto molto importante che dà tranquillità al nostro cliente e garantisce la possibilità di cambiare la vettura nel futuro, magari mantenendo la stessa rata nel tempo. Una formula molto importante che ha un grande appeal specie sul pubblico più giovane, che risulta essere meno legato al concetto di proprietà rispetto a clienti un po’ più anziani.
Il ruolo cardine dell’assistenza
Dall’officina al web. Santo Ficili, Country Manager Stellantis Italia, sottolinea l’importanza dell’assistenza in un momento di grande evoluzione. “Le vetture – ha sottolineato – sono e saranno sempre più connesse; sia le case costruttrici che i concessionari che i clienti attraverso la vettura saranno tra loro più vicini. Senz’altro possiamo fare degli aggiornamenti anche a distanza o su richiesta del cliente sotto forma di collegamento. Questa è un’evoluzione alla quale non ci possiamo sottrarre. Sicuramente l’officina rimane fondamentale nella nostra attività, i nostri concessionari e le nostre reti di vendita devono concentrarsi sempre di più sul servizio da rendere al nostro cliente. L’officina è un punto di creazione della fedeltà del cliente ed è quella che ci consente nel futuro di poter rivendere o noleggiare una nuova autovettura. Ho sempre immaginato l’assistenza al centro e tutte le altre attività di vendita del veicolo nuovo, usato, e tutti gli altri servizi intorno all’attività di assistenza. Nel futuro il cliente sceglierà sempre di più attraverso il web e si ricorderà dell’officina, della concessionaria, si ricorderà del servizio che ha ottenuto all’interno dell’officina. Questo è fondamentale ed è il legame che c’è tra l’after sales e il web, due mondi che sembrano molto distanti ma che in realtà sono in contatto”. “Sono convinto – ha continuato Ficili – che l’officina per come la intendiamo noi dovrà evolvere: le vetture diventeranno sempre più complesse e avranno la necessità di stazioni di diagnosi più evolute rispetto a quelle a cui siamo abituati Già un’evoluzione c’è stata – ha precisato Ficili -. Sicuramente dobbiamo avere la capacità di uscire dalle nostre officine, di andare incontro ai clienti. Un altro punto fondamentale ritengo sia la distribuzione dei ricambi: dobbiamo migliorare tutti insieme la capacità di distribuire i cambi sul territorio affinché vengano ridotti al minimo i tempi di fermo vettura. Un’attività fondamentale affinché il servizio possa essere svolto nel migliore dei modi”.
La spinta ecologica al settore auto
“Tutte le case costruttrici – spiega Santo Ficili – hanno investito moltissimo nello sviluppo del prodotto; in questa transizione verso un mondo più ecologico c’è bisogno dell’impegno di tutti gli attori come delle infrastrutture adeguate per consentire la ricarica in modo agevole ai nostri clienti. L’investimento è stato fatto, la rete di vendita è pronta ad affrontare questo nuovo mercato. Stiamo investendo anche in comunicazione e in training per formare il personale e soddisfare i nostri clienti. È chiaro che tutte le parti devono svolgere il loro ruolo. Investire comunque è necessario affinché si possa velocemente passare ad una riduzione drastica delle vetture non ecologiche che purtroppo girano ancora oggi sul mercato italiano. Il nostro parco circolante è il più vecchio d’Europa quindi bisogna assolutamente intervenire con azioni di agevolazione di smaltimento delle vetture più anziane per poter incentivare l’arrivo di prodotti nuovi che rispettano l’ambiente. Parliamo tra l’altro anche di vetture molto più sicure del passato. Una doppia valenza, ambientale e di sicurezza, da non trascurare”.