È uscito oggi dalle linee della Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri) il veicolo numero 5.000.000. Si tratta di un Fiat Ducato Panorama 130 Multijet II (passo corto e tetto basso) con livrea bianca ed equipaggiato con il brillante 2.3 Multijet II da 130 cv.
Il sito industriale Sevel è la più grande fabbrica europea per la produzione di veicoli commerciali leggeri. La firma dell’accordo per la costituzione della joint venture paritetica tra FCA e PSA- Peugeot Citroën, risale al 1978. Nel 1981 inizia l’attività dello stabilimento con una produzione di 350 veicoli al giorno. Successivamente viene ampliato per sostenere la produzione di una più vasta offerta di prodotto, fino ad arrivare alla capacità attuale di oltre 1.000 veicoli al giorno. Oltre al Nuovo Fiat Ducato vengono prodotti anche due analoghi modelli per il partner PSA.
La fabbrica sorge tra i Comuni di Atessa e Paglieta, in provincia di Chieti, su un’area di oltre 1 milione e 200mila metri quadrati (120 ettari), di cui 344.000 coperti (34 ettari), ed è attrezzata per l’intero ciclo produttivo: lastratura, verniciatura e montaggio.
Occupa attualmente 6.070 persone (circa il 92% delle quali risiede in Abruzzo) e dai suoi cancelli, ogni giorno, entrano 350 autoarticolati con materiali ed escono 200 bisarche e 4 treni con i veicoli assemblati. E ancora: la Lastratura fabbrica circa 300 tipi di scocche differenti, la Verniciatura utilizza 208 colori e il Montaggio produce quasi 10.000 versioni e oltre 150 optional. Inoltre, a conferma dell’apprezzamento del veicolo sul mercato, in 25 anni di vita si è registrata una costante crescita di produzione, occupazione e investimenti. In più, l’impianto risponde ai più elevati standard di qualità e rispetto ambientale: il sistema qualità è stato certificato Iso 9001 mentre il sistema di gestione ambientale ha ottenuto la certificazione Iso 14001. Inoltre, dal 2013 è anche certificato dal punto di vista energetico (Iso 50.001).
Di assoluto interesse è il nuovo impianto di verniciatura che, per tecnologia e rispetto dell’ambiente, si pone tra i più avanzati d’Europa (come dimostra l’applicazione dello smalto ad acqua). All’interno dell’edificio – lungo circa 330 metri e largo 60 – vi lavorano 150 persone per turno, ci sono 32 robot che applicano il sigillante e lo smalto. E poi i bagni di cataforesi e i forni di asciugatura e di cottura. Tutto automatizzato. Ai dipendenti è affidato solo il compito di sorvegliare il processo e controllare il risultato. Anche la preparazione delle superfici da verniciare è in parte automatizzata: vi provvedono i rulli costituiti da penne di materiale antistatico particolarmente adatte perché non si elettrificano durante lo strofinio.
A differenza delle automobili, inoltre, le scocche dei veicoli commerciali sono verniciate anche all’interno, perché le superfici delle versioni «da carico» sono in vista. Ecco perché per ogni modello si devono ricoprire di smalto circa 65 metri quadri di lamiera: servono dieci chilogrammi di smalto e 137 metri di sigillante. In un anno se ne applicano 25 milioni di metri, circa 4 volte il raggio terrestre.