Sta per cominciare una nuova epoca per la mobilità in Europa secondo il 4° Osservatorio annuale di Europcar su Mobilità e Mezzi di trasporto: sono la crisi economica e la disponibilità di nuovi servizi a spingere gli automobilisti a cambiare abitudini. Di ILARIA SALZANO
Risultati più significativi rivelati, oggi, dal 4° Osservatorio su Mobilità e Mezzi di Trasporto, condotto da Europcar, leader europeo nei servizi di autonoleggio, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Ipsos. Questo sondaggio, che ha avuto lo scopo di individuare le nuove tendenze della mobilità in Europa, si è basato sulle risposte fornite da oltre 6.000 automobilisti, dai 18 anni in su, residenti in Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito.
Tra i dati più eclatanti dell’edizione 2011 dell’Osservatorio, è emerso che la grande maggioranza degli europei, nel corso dell’ultimo anno, ha cambiato in modo significativo le proprie abitudini riguardo l’uso dell’automobile, per motivi economici principalmente, ma anche per tutelare di più l’ambiente. Il “rapporto d’amore” nei confronti della propria auto sta decisamente svanendo, dal momento che la libertà offerta dal proprio veicolo perde sempre più di valore rispetto ai costi e agli inconvenienti legati al possesso di un’auto. Un numero crescente di automobilisti, infatti, sta considerando l’ipotesi – o ha già deciso – di privarsi dalla propria auto. Questo vale ancor di più nei centri urbani, dove le soluzioni alternative possibili, dai mezzi pubblici all’auto di gruppo, finanche alla bicicletta, stanno ormai spopolando. Allo stesso tempo, le auto disponibili in modalità self service e le nuove tecnologie di geo-localizzazione permettono di trovare agevolmente il veicolo parcheggiato in strada e di poterne pagare l’utilizzo all’ora o al minuto, rendendo il noleggio sempre più alettante.
Commentando i risultati del sondaggio, Philippe Guillemot, Ceo del Gruppo Europcar, ha affermato: “La crisi economica ha cambiato le abitudini e generato una forte richiesta di soluzioni intelligenti. Mentre i consumatori europei rivalutano le loro priorità, avvalendosi di una gamma di servizi sempre più ampia, ecco che le loro scelte in termini di mobilità diventano scelte di stili di vita. L’emergere di nuove modalità di noleggio, come il reperimento dell’auto tramite telefono cellulare o il pagamento al minuto, rafforza questa tendenza ed inaugura una nuova epoca di mobilità “on demand”. In qualità di leader europeo del settore, Europcar è parte importante di questo processo e sta contribuendo ampiamente al cambiamento nello stile di vita. Continueremo ad innovare per offrire ai nostri clienti forme di mobilità sempre più facili, convenienti ed accessibili, oggi e nel futuro”. L’auto, infatti, sta diventando un’utilità, un servizio che fa parte di un sistema più ampio di opzioni per la mobilità. La modalità prescelta per spostarsi da un posto all’altro, oggi, riflette l’abilità dei viaggiatori di avvalersi dei vari mezzi di trasporto (treno, autobus, bicicletta o a piedi), ottimizzando così l’uso dell’auto (noleggio, auto di gruppo, car sharing). In futuro, il viaggiatore cercherà di essere “padrone” della propria mobilità: anche se l’itinerario diventa sempre più complesso, ciò che esigerà è di poterlo compiere nei tempi e nei costi previsti.
Su questa strada, per gli operatori della mobilità, si presentano tre sfide importanti. La prima consiste nella capacità di abbandonare gli schemi tradizionali e di considerare il consumatore un soggetto “condiviso”: una parte del viaggio dell’automobilista, infatti, si svolge prima e dopo il tempo che trascorre in auto. La seconda sfida sta nel garantire una mobilità agevole e priva di attese inutili, facilitando il passaggio da un mezzo di trasporto all’altro. E la terza è nel regolamentare la mobilità in modo sostenibile, aumentando il numero dei passeggeri per auto e il tasso di utilizzo delle stesse.”
FOCUS ITALIA
Dall’indagine emerge che sono principalmente fattori di carattere economico e ambientale a orientare le scelte degli automobilisti In Italia. Per il 32% del campione intervistato, il costo della propria macchina è eccessivo (contro il 22% in Europa) e ben l’86% riconosce che mantenere un’auto costi molto (contro l’83% degli europei). Gli automobilisti italiani, inoltre, manifestano grande sensibilità e rispetto nei confronti dell’ambiente: il 78% ha espresso interesse a noleggiare auto ecologiche (contro il 66% degli europei) e il 40% sarebbe addirittura disposto a pagare di più pur di noleggiare questo tipo di automobili (contro il 33% degli europei in generale). Oltre la metà degli intervistati dichiara di aver preso in considerazione l’ipotesi di rinunciare ad almeno una delle auto possedute dalla propria famiglia (rispetto al 43% degli europei): una cifra che è rimasta stabile in Italia dal 2009.
Infatti, privarsi di un’auto, significherebbe per il 76% del campione, risparmiare sulle spese di manutenzione e utilizzo e per il 48% su quelle di trasporto. Infine, quasi la metà degli italiani (il 42% contro il 37% degli europei) pensa che noleggiare un’auto sia più ecologico che acquistarla e mantenerla.
Nonostante questa positiva inclinazione, persistono, tuttavia, in Italia ancora molte resistenze: per il 61% degli automobilisti, il noleggio è complicato e stressante (contro il 55% degli europei); il 53% dichiara di non disporre di un’agenzia di noleggio vicino casa e il 52% non la trova pratica. Sicuramente, tarare le offerte in base alle sopraggiunte necessità degli automobilisti, aprirebbe nuove potenzialità per le compagnie di noleggio: infatti, 7 italiani su 10 sarebbero interessati a questo servizio a patto di pagare solo in base all’effettivo tempo di utilizzo dell’auto noleggiata o se fossero semplificate le procedure burocratiche; 6 italiani su 10 apprezzerebbero, inoltre, l’indicazione della posizione geografica della macchina più vicina e la disponibilità di automobili per il noleggio direttamente per le strade o nei parcheggi.
Infine, circa 8 italiani su 10, che vivono in città con più di 200.000 abitanti, prenderebbero in considerazione l’idea di noleggiare un’auto con più probabilità rispetto ai residenti dei centri rurali (il 76% contro il 68%), facendo registrare una maggiore propensione al noleggio tra gli uomini (77% contro il 68% delle donne) e tra i professionisti appartenenti alle classi socio-economiche più alte (80%).
I RISULTATI EUROPEI NEL DETTAGLIO
Se guardiamo ai risultati complessivi del sondaggio, notiamo che il 91% degli automobilisti europei intervistati, vale a dire l’1,5% in più rispetto all’indagine del 2010, ha cambiato, nel corso dell’ultimo anno, le proprie abitudini di guida, prevalentemente per motivi economici. I cambiamenti vanno da uno stile di guida meno veloce fino a una minore frequenza di utilizzo dell’auto, sia per i brevi che per i lunghi tragitti. Come già riscontrato lo scorso anno, sono gli automobilisti portoghesi, francesi e spagnoli (con percentuali rispettivamente del 95%, 94% e 93%) i protagonisti di questa nuova tendenza, mentre tedeschi e belgi (l’89% e l’86% rispettivamente) sono i più restii a cambiare le proprie abitudini. Gli automobilisti portoghesi e francesi sono anche i più disposti a cambiare abitudini per motivi ambientali (l’89 e l’87% rispettivamente), fattore che in Gran Bretagna sembra aver minor peso (76%). Come media generale, l’82% degli automobilisti europei dichiara di aver cambiato il proprio modo di guidare per motivi riconducibili al rispetto dell’ambiente. Sull’onda della crisi economica, un crescente numero di cittadini europei considera elevato il costo per il possesso di un’automobile. Nel 2011, per il 36% (contro il 33% del 2010) questo costo è “assolutamente” alto. Prima in questa graduatoria è la Gran Bretagna, dove l’88% degli automobilisti dichiara che “possedere un’auto costa molto”. Il 43% degli automobilisti europei, inoltre, sostiene di aver considerato, o di poter prendere in considerazione, l’ipotesi di rinunciare alla propria auto (o almeno ad una delle macchine di famiglia); una percentuale aumentata di ben quattro punti rispetto al 2010 e di sette punti se paragonata al sondaggio del 2008. L’84% degli automobilisti indica come causa il fattore economico (+3% rispetto all’anno scorso), mentre il 50% ha espresso motivazioni di tipo ecologico.
In cima alla lista di chi è propenso a compiere la scelta radicale di abbandonare la propria auto si trovano gli automobilisti spagnoli, che hanno sorpassato quelli italiani, mentre i belgi sono quelli che meno contemplano questa possibilità. Tra i tedeschi, il 37% (dunque il 9% in più rispetto al 2010) dice di considerare l’idea di privarsi, nel 2011, di almeno una delle auto in proprio possesso.
Nelle aree urbane abitate da più di 200.000 persone, il 47% degli intervistati dichiara di aver considerato o di poter considerare l’ipotesi di disfarsi, nei prossimi dodici mesi, di almeno una delle auto di famiglia. Questa tendenza è particolarmente forte tra gli automobilisti al di sotto dei 35 anni o tra quelli appartenenti a fasce socio-professionali elevate. Ai vertici della classifica si trova l’Italia con il 55% di risposte positive, seguita da Spagna (52%), Francia (46%), Gran Bretagna (46%), Germania (41%), Portogallo (39%) e Belgio (29%).
L’Osservatorio conferma che la crisi economica ha portato gli automobilisti a rivedere seriamente il rapporto con la propria auto. Nel 2011, infatti, la percentuale di intervistati che si dichiara “completamente d’accordo” con l’affermazione che l’auto permette di essere liberi ed indipendenti è scesa al 56%, mentre l’anno scorso era ancora al 58% e nel 2009 addirittura al 62%. Analogamente, sta diminuendo il numero di chi afferma di voler possedere una propria auto: dal 93% nel 2009, si è passati al 90% nell’anno successivo, fino ad arrivare all’88% nel 2011. In Spagna, questo dato è calato di cinque punti percentuali (dal 93% nel 2009 all’88% nel 2011) e di tre punti in Gran Bretagna, dove quest’anno si è assestato al 93%. In Portogallo, invece, la percentuale di chi è “completamente d’accordo” è precipitata dal 81% nel 2009 al 68% di quest’anno. Nello stesso biennio, il dato, con rispettivamente il 54% ed il 39-40% di pareri “completamente d’accordo” è rimasto sostanzialmente stabile solo in Francia e in Italia.
Il noleggio resta un’alternativa allettante rispetto al possesso di un’auto e nei centri urbani le auto disponibili in modalità “self-service” sono destinate a diventare un successo. Quali mezzi di trasporto alternativi userebbero gli europei se non stessero al volante delle proprie auto? Secondo il sondaggio, l’84% degli intervistati tornerebbe ai mezzi pubblici (bus, metropolitana, tram); percentuale che raggiunge il suo apice in Spagna (88%). Per quanto riguarda il trasporto motorizzato individuale, il noleggio di un’auto è, con il 50% (in Spagna persino il 61%) l’alternativa più indicata, seguita dall’auto di gruppo (49%), da moto e motociclette (36%) e dalle auto disponibili in modalità self service (35%). Molto popolare anche la bicicletta, particolarmente in Germania e Belgio dove rispettivamente l’ 84% e il 77% afferma di poter utilizzare le due ruote per rispondere alle proprie esigenze di trasporto, ove possibile.
L’autonoleggio viene considerato dal 46% degli automobilisti europei un buon modo di adattare l’uso del veicolo a esigenze specifiche: una percentuale che in Germania e Spagna sale al 50%, fino a raggiungere il 53% in Portogallo. E se il 41% di tutti gli automobilisti europei ritiene che il noleggio sia un servizio pratico, in Spagna questo numero sale fino al 55%. Per il 37% degli europei, infine, il noleggio è più ecologico rispetto al possesso di un’auto (il 41% in Italia). Si tratta, invece, di una scelta piuttosto di carattere economico che non ambientale per il 35% degli intervistati (il 42% in Italia e Spagna). Questo sondaggio ha rivelato, inoltre, che nuovi servizi, quali la possibilità di prenotare e di trovare l’auto più vicina tramite telefono cellulare o di pagare all’ora o persino al minuto, rendono il noleggio ancora più pratico. Il 57% degli europei ed il 61% dei residenti nei centri urbani, infatti, dichiara che sono questi i servizi per i quali potrebbe decidere con ancor più probabilità di noleggiare un’auto.