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Seat Leon ST 4Drive

Prima mondiale al Vienna Autoshow per l’integrale spagnola, offerta inizialmente con  due propulsori a gasolio

Solo pochi giorni dopo il Salone di Detroit, in Europa si sono aperti i battenti del primo Salone dell’anno nel Vecchio Continente: il Vienna Autoshow.

Gran parte delle vetture esposte non costituivano una novità assoluta, in quanto già presentate nel corso degli ultimi Saloni del 2013 e in quello di Detroit. Tuttavia gli oltre 150.000 visitatori che hanno affollato gli stand nei quattro giorni della manifestazione, oltre ad alcune première per l’Austria, hanno potuto vedere, per la prima volta in Europa, la Porsche Macan che aveva debuttato al Salone di Los Angeles lo scorso novembre e in prima mondiale la Seat Leon ST nella nuova versione 4Drive.

Più sicurezza con l’integrale

Il sistema di trazione integrale (AWD) della Leon ST 4Drive si avvale della 5a generazione dell’ormai ben collaudato sistema Haldex che, in condizioni normali trasferisce la coppia motrice alle ruote anteriori, e in caso di scarsa aderenza anche a quelle posteriori. Inoltre, a garantire la migliore aderenza su ogni terreno ci pensa l’elettronica che si avvale del Dynamic Control System, un evoluto sistema che, attraverso l’ABS e il controllo di trazione ASR, distribuisce in modo del tutto innovativo la coppia motrice alle quattro ruote. Questa modalità, denominata differenziale trasversale (XDS), agisce sui differenziali elettronici anteriore e posteriore, che però non si bloccano come succede normalmente quando si manifesta una perdita di aderenza. Ovvero, la trazione non viene trasferita sulla ruota che ha aderenza, bensì la pressione generata dal sistema ESP agisce sulla ruota interna “scarica”, cioè con scarsa aderenza, evitando che possa slittare. Questo sistema consente di ridurre sensibilmente il sottosterzo e di conseguenza migliora la trazione.

Si parte con il diesel…  

Al momento del debutto, i motori disponibili sono solo 2 diesel TDI. Previsti un 1,6 litri da 105 cv e 250 Nm di coppia con cambio manuale a 5 rapporti, in vendita da febbraio, e un 2 litri da 150 cv e 320 Nm di coppia con cambio manuale a 6 rapporti che arriverà invece a maggio. La versione 1.6 TDI è disponibile nella finitura “Référence” o “Style”, mentre per la 2.0 si potrà scegliere tra la versione “Style” o la più aggressiva “FR”.

A parte la piccola targhetta identificativa “4Drive” sul portellone posteriore, non ci sono evidenti differenze con la Leon ST a due ruote motrici, salvo i fari full-Led nella finitura “FR”.

Più peso, più consumo!

Guardando i dati relativi alle prestazioni, al consumo e alle emissioni, si può notare che la sicurezza di guida offerta dalle 4 ruote motrici incide su questi valori a causa del maggior peso della vettura e del maggior numero di organi di trasmissione.

Per quanto riguarda l’1,6 litri, la velocità massima si riduce a 187 km/h (-3 km/h), lo 0-100 passa da 10,7 secondi a 12 netti, il consumo sale da 3,8 l/100 km a 4,5 e le emissioni da 99 a 119 g/km. Pur restando elevata, la velocità massima del 2 litri scende da 215 a 211 km/h, mentre salgono i consumi, da 4,1 a 4,8 l/100 km, e le emissioni, da 106 a 124 g/km.

È probabile che al Salone di Ginevra verrà proposta una versione dall’aspetto più all-road con un corpo vettura rialzato e protezioni sulla carrozzeria.

I prezzi ancora non definitivi dovrebbero partire dai 23.990 euro della versione «Reference» con 105 cv fino a 25.990 euro per la “Style” da 150 cv e arrivare a 28.200 euro per la «FR».

 [Paolo Pauletta ]

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