Dopo un lavoro lungo dieci anni, l’attuale gestione dei Cantieri Navali Sanlorenzo vive un bilancio assolutamente positivo grazie a stile, eleganza, ricerca e innovazione
Quella dei cantieri Sanlorenzo è stata una vera e propria corsa senza freni, un’impennata che ha portato l’azienda a triplicare dal 2005 al 2014 il proprio personale. Il maggior merito va a Massimo Perotti, che ha raccolto l’eredità del fondatore Giovanni Jannetti, il quale avviò l’azienda a Viareggio nel 1958. Oggi la Sanlorenzo dispone di un rinnovato sito produttivo a Viareggio, cuore storico della nautica italiana, e di una nuova divisione ad Ameglia, nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive dell’omonimo fiume.
Dieci anni di successi
Nonostante la crisi del mercato nautico degli ultimi anni, la Sanlorenzo ha fatto registrare una vera e propria impennata a livello internazionale e questo è stato possibile grazie alla capacità di coniugare ricerca e sviluppo con un costante focus sulla totale customizzazione dei prodotti, volta a soddisfare le esigenze di ogni singolo armatore.
In dieci anni il fatturato è cresciuto del 27,42% e, cosa ancor più importante, sono stati realizzati undici nuovi modelli, sia dislocanti che plananti. Tra questi è da ricordare l’SL 106 di 32 metri, vincitore delI’Italian Innovation Award di ADI 2011, conferito in Quirinale dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel 2007 la Sanlorenzo entra nel settore degli yacht in metallo, presentando al pubblico il 40 Alloy, un 40 metri in alluminio dotato di innovative terrazze apribili, già venduto in 9 unità. Quest’anno inoltre sarà varata la prima navetta explorer, il 460 Exp di 42 metri, che sarà varato a luglio 2015 e sarà esposto in anteprima mondiale assoluta al Monaco Yacht Show 2015.
“In un settore florido come quello dei grandi motoryacht – dichiara Massimo Perotti – ma anche asservito alle logiche dei grandi numeri e all’industrializzazione del prodotto, mi ero rivolto al marchio di Giovanni Jannetti come a una delle ultime, autentiche espressioni di esclusività, un mondo a parte che non esito a definire atelier della nautica made in Italy. Era la dimensione elitaria e squisitamente artigianale che cercavo”.
Gli obiettivi del Gruppo
I numeri importanti di Sanlorenzo non vanno a scapito della qualità. Questo cantiere rimane infatti, adesso come un tempo, una boutique della nautica e non una fabbrica in cui gli obiettivi quantitativi sopraffanno quelli qualitativi. Qui i pezzi sono sempre unici, perfettamente modellati sulle rigide richieste, e aspettative, del singolo armatore.
Sanlorenzo ha infatti saputo mantenere nel tempo i propri valori in tema di personalizzazione, manodopera accurata e attenzione al dettaglio e alle finiture. La passione per ricerca e miglioramento hanno spinto i vertici del cantiere ad aprire nuove e fruttuose collaborazioni, come ad esempio quella con Rodolfo Dordoni, che ha curato layout e interior design del primo esemplare dell’SL 106, Antonio Citterio al quale si deve l’interior design dell’SD 112 e Flavio Albanese ideatore dell’interior design del 460 Exp.
Il rispetto per l’ambiente è un altro parametro fondamentale, ancora più sentito vista la particolare collocazione del cantiere all’interno del parco naturale di Montemarcello-Magra. Il nuovo stabilimento, totalmente «green», è stato realizzato dall’arch. Stefano Boeri, che ha sviluppato un concetto innovativo introducendo nel contesto industriale del cantiere i principi di risparmio energetico e sostenibilità ambientale.
[ Lorenzo Gentile ]