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A Roma emergenza sicurezza: cinture e seggiolini ignorati

A Roma il 22% degli automobilisti guida senza cintura di sicurezza allacciata, percentuale che sale addirittura all’80% se prendiamo in esame i passeggeri che siedono sui sedili posteriori. Poca attenzione anche verso i bimbi romani: il 57% viaggia senza gli idonei (e obbligatori) sistemi di ritenuta di sicurezza. Sono i dati che emergono dal monitoraggio effettuato dalla Fondazione Filippo Caracciolo e presentato da Automobile Club Roma e Direzione Compartimentale Centro Sud ACI

Roma

Roma è una città magnifica, con una storia millenaria, monumenti in ogni sua parte e tanti record. Alcuni primati sono lusinghieri: è la città più estesa d’Italia ed è anche la più visitata dai turisti. Inoltre, pochi sanno che i Musei Capitolini sono il più antico museo pubblico al mondo.

A far da contraltare ai primati meritevoli della Capitale ce ne sono altri di cui c’è poco da andar fieri: Roma è la città dove si impiega più tempo per raggiungere il posto di lavoro, 31 minuti in media, ed è anche la  città italiana con il maggior numero di cause civili. Colpa anche di una popolazione paragonabile a quelle di Milano, Napoli e Genova messe insieme.

Nuovi record, tutti negativi, arrivano dal monitoraggio realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo, presentato il 14 novembre scorso da Automobile Club Roma e Direzione Compartimentale Centro Sud ACI. Lo studio raccoglie i risultati dell’osservazione di 66.000 veicoli in 9 punti nevralgici della rete viaria della Capitale: corso di Francia, via Prenestina, via Ostiense, Lungotevere de’ Cenci e Lungotevere Raffaello Sanzio, via Luisa di Savoia, via Aurelia, via Tuscolana e via Nomentana. 

I risultati del monitoraggio sono a tinte fosche, sia dal punto di vista dell’efficienza del traffico privato – che si ripercuote negativamente sulla sostenibilità ambientale – che dal punto di vista della sicurezza. Il coefficiente di riempimento dei veicoli circolanti a Roma è di appena 1,37 persone per autovettura, Il 71% delle auto viaggia con il solo conducente e nel 94% dei casi osservati nessuno occupa i sedili posteriori.

Roma

Insomma, ci piace viaggiare da soli. Se, invece, riuscissimo ad utilizzare maggiormente car pooling, magari fra colleghi che percorrono tragitti simili, avremmo meno traffico e impiegheremmo meno ad arrivare in ufficio. Ma la vera piaga in termini di rispetto del Codice della Strada e attenzione alla sicurezza arriva dai dati relativi all’uso dei sistemi di ritenuta di sicurezza. Il 6% degli automobilisti romani usa il cellulare mentre guida, segno che si deve insistere ancora molto con iniziative come le recenti campagne dell’Aci #guardalastrada e #mollastotelefono

Nonostante siano passati ormai quasi 30 anni dall’istituzione dell’obbligo delle cinture di sicurezza, a Roma il 22% dei conducenti ancora non le allaccia. La percentuale di non utilizzo sale al 26% tra i passeggeri anteriori e sfiora l’80% sul sedile posteriore. Eppure, come sottolinea il Ministero dei Trasporti, il contesto urbano è quello dove si registra il maggior numero di incidenti, e anche un incidente non mortale può causare conseguenze fisiche importanti.

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Dunque solo dati negativi dal monitoraggio realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo? Beh almeno un dato positivo possiamo rilevarlo: il casco è utilizzato ormai dal 99,8% dei motociclisti. Se ce l’abbiamo fatta a  capire che un casco salva la vita, possiamo farcela a capire che anche le cinture di sicurezza e i dispositivi di ritenuta per i bambini fanno altrettanto.

[ Andrea Tartaglia ]