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#RIAPRITELEFRONTIERE: viaggi turistici alla riscossa con Fiavet Lazio

Iniziativa del Presidente di FIAVET Lazio Ernesto Mazzi

Dieci mesi di inattività

#RIAPRITELEFRONTIERE. È questa l’iniziativa che Fiavet Lazio si appresta a lanciare sul web per raccogliere il maggior numero di consensi ai fini di una petizione nazionale da presentare al Ministero della Salute e al Capo del Governo. “Dopo dieci mesi di inattività, ristori inadeguati e, soprattutto, senza alcuna prospettiva futura, chiediamo al Governo di intervenire per salvaguardare l’attività di quasi diecimila aziende e migliaia di lavoratori”. È quanto ha dichiarato Ernesto Mazzi, Presidente dell’Associazione, a margine dell’ultima protesta della categoria a Roma.

Le parole del Presidente Mazzi

“Per l’ennesima volta – ha sottolineato il Presidente della più longeva Associazione di categoria d’Italia – abbiamo chiesto al Governo di aiutarci e, soprattutto, di porre rimedio a una situazione che si sta facendo sempre più critica. Il settore ha bisogno di risposte concrete e soprattutto di programmazione. Per questo ora chiediamo che vengano riaperte le frontiere, secondo le norme di sicurezza in vigore e diligentemente applicate dagli operatori turistici mondiali. All’inizio della pandemia, in assenza di qualsiasi norma di sicurezza negli aeroporti, per le compagnie aeree e per le strutture ricettive, è parso oltreché giustificato, finanche lecito, la chiusura delle frontiere per evitare le diffusione del virus. Con il messaggio #iorestoacasa lanciato all’epoca, abbiamo tutti pensato che bisognava “resistere, per ricominciare. Oggi, con l’esperienza acquisita sulla trasmissione della pandemia, alla luce delle norme introdotte e raccomandate per evitare al massimo i contagi e soprattutto alla luce dell’introduzione dei vaccini, possiamo dire che è più sicuro viaggiare che entrare in un supermercato o in un centro commerciale ove non vi sia l’obbligo di presentare un tampone negativo”.

Uno step non rinviabile

Dopo l’applicazione da parte di quasi tutti gli stati interessati allo sviluppo del turismo e della conseguente accettazione di tutte le norme standard di sicurezza, universalmente riconosciute, dopo l’introduzione dei voli Covid free e dopo la ripartenza delle crociere, è arrivato il momento di pensare a uno step successivo: la riapertura delle frontiere, sia pure nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico ed approvate dal Governo.

L’auspicio di una graduale ripresa

Soltanto riaprendo le frontiere, conclude il Presidente Mazzi, la gente potrà riprendere lentamente a viaggiare e a permettere a tutte le aziende del settore (agenzie di viaggio, tour operator, compagnie aeree, bus turistici, guide, accompagnatori e strutture ricettive) di ricominciare a lavorare. Il calo del fatturato delle agenzie di viaggio riesce a superare anche quello delle attività di alloggio, quello del trasporto aereo e quello della ristorazione. Ormai abbiamo passato il punto di non ritorno e continuando "di fatto" a non poter svolgere la nostra attività, migliaia di aziende chiuderanno con milioni di disoccupati in breve tempo. E questo non è soltanto un problema economico, ma anche sociale, a meno che non si conceda un congruo fondo perduto in tempi rapidissimi per il periodo Agosto 2020-Marzo 2021”.

[ Riccardo Collacciani ]

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