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Renault: dall’ultimo CDA altri elementi avversi all’ex Presidente Carlos Ghosn

Le risultanze provvisorie di un’ultima attività di audit evidenziano problemi con filiale olandese RNBV in comune fra Renault e Nissan

Renault ha diffuso due comunicati di cui riportiamo i passaggi ritenuti più significativi.

L’esito dell’ispezione di cui al titolo su «retribuzioni e benefici in natura» corrisposti dal Gruppo all’ex Presidente-Direttore Generale Goshn e agli altri membri del Comitato Esecutivo dal 2010 al 2018, evidenzia la conformità di tali emolumenti e riconoscimenti alla normativa applicabile, salvo errori in corso di correzione.

Viceversa, le spese sostenute dall’ex Presidente-Direttore Generale danno adito ad interrogativi, a causa delle pratiche discutibili e occulte da cui derivano e delle violazioni dei principi etici del Gruppo che esse implicano, con riguardo in particolare alla gestione dei conflitti di interesse e alla tutela del patrimonio del Gruppo.

Oltre ad aver già sporto denuncia in merito alla contropartita del valore di 50.000 euro assegnata a vantaggio personale del sig. Ghosn nell’ambito dell’accordo di sponsorizzazione stipulato con il castello di Versailles e ai pagamenti effettuati ad un legale, Renault ha informato l’autorità giudiziaria francese degli elementi di allerta relativi a versamenti effettuati a vantaggio di uno dei distributori Renault in Medio Oriente.

Dalle conclusioni provvisorie dell’audit congiunto attuato con Nissan e relativo all’attività della filiale comune olandese RNBV, di cui il Consiglio di amministrazione ha preso atto, emergono già due serie di costatazioni:

Il Consiglio di amministrazione ha chiesto ai revisori di completare il loro lavoro e di presentare quanto prima le loro conclusioni finali. Ha inoltre chiesto alla Direzione Generale di Renault di collaborare con Nissan perché i due azionisti adottino tutte le misure necessarie alla tutela degli interessi di RNBV nei Paesi Bassi.

Inoltre, Renault si riserva il diritto, quando saranno disponibili informazioni precise sulla violazione dei suoi interessi, di adire i tribunali francesi.

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre raccomandato alla Direzione Generale di attuare tutte le misure necessarie, in particolare in termini di organizzazione interna, riferibili alle situazioni individuate nel corso di tali verifiche.

Per quanto attiene alla retribuzione di Carlos Goshn per l’esercizio 2018, senza entrare più di tanto nei dettagli, riportiamo che il CdA del 3 aprile 2019 ha constatato la perdita dei diritti di Carlos Ghosn all’acquisizione definitiva delle azioni corrispondenti alla quota differita della sua retribuzione variabile per gli esercizi dal 2014 al 2017 e alle performance share che gli erano state assegnate per gli esercizi dal 2015 al 2018 ed ha preso atto che la quota fissa della retribuzione di Carlos Ghosn per l’esercizio 2018 ha rappresentato € 1.000.000 lordi.

La quota variabile della retribuzione di Ghosn per l’esercizio 2018 pagabile mediante assegnazione differita di azioni non potrà essere versata poiché la sua carica si è conclusa il 23 gennaio 2019, il che rende impossibile l’applicazione della condizione di presenza a cui tale consegna di azioni è correlata. Di conseguenza, Ghosn percepirà per l’esercizio 2018 la sola quota pagabile in contanti (224.000 euro).

Ciò nonostante, …. Omissis .… in considerazione delle pratiche discutibili e occulte riscontrate, il CdA ha deciso di raccomandare all’Assemblea generale di non approvare la risoluzione …. Omissis …. relativa alle componenti fisse, variabili ed eccezionali della remunerazione dovute o attribuite a Carlos Ghosn per l’esercizio 2018. Se l’Assemblea generale non approverà tale risoluzione, Carlos Ghosn non riceverà la quota della sua retribuzione variabile pagabile in contanti per il 2018.

Problemi infine anche sui Piani pensionistici di Carlos Ghosn: …. Omissis …. per quanto riguarda il Piano pensionistico a contribuzione definita, l’ammissibilità di Carlos Ghosn alla pensione annuale potrà essere valutata solo il giorno in cui egli farà valere i suoi diritti pensionistici mentre, in merito al piano pensionistico a prestazione definita, le condizioni di cessazione dell’attività di Carlos Ghosn non corrispondono a nessuno dei due casi di intervento di tale piano e che nessuna pensione potrà essergli versata in tal senso.

[ Redazione Motori360 ]

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