Scenografica premiere mondiale alla The Old Truman Brewery di Londra per la Range Rover Evoque 2019 che sarà prodotta solo nella versione a 5 porte, perciò addio alla 3 porte e alla Cabriolet. Motori benzina e diesel Mild-hibrid e, da giugno, anche la versione ibrida plug-in
A prima vista può sembrare che la Evoque 2019 abbia subito solo un restyling rispetto al modello precedente, invece è completamente nuova! Tanto per esprimere questo concetto, si può dire che solo le «cerniere delle porte» sono rimaste le stesse. Secondo il progettista di Land Rover Gerry McGovern, questo aspetto quasi uguale è stato voluto, in quanto è un modello molto importante tra le Range Rover e non andava stravolto, pur inserendo alcuni particolari della sorella maggiore Velar ed ha aggiunto: “Da quando la Range Rover Evoque ha fatto il suo debutto, ha indicato nuovi parametri nel mondo dei SUV compatti e la nuova Evoque è destinata a continuare questo straordinario viaggio”.
La prima Evoque venne presentata in anteprima a Londra il 1° luglio 2010 nella Orangery di Kensington Palace in occasione del 40° anniversario Range Rover e come esclusiva madrina ha avuto la ex Spice Girl Victoria Beckham.
Dal 2011, anno della sua commercializzazione dopo il debutto mondiale ufficiale al Salone di Parigi (settembre 2010), nel mondo sono stati venduti oltre 770.000 esemplari, superando in alcuni mesi le vendite di tutti gli altri modelli Land Rover.
Tanto uguale, tanto diversa
Sono state investite circa 1 miliardo di sterline per lo sviluppo della 2a generazione della Evoque, compresi i circa 110 milioni per realizzare lo stabilimento di Halewood, nei pressi di Liverpool, dove sarà prodotta. Una parte significativa è stata impiegata per sviluppare il nuovo pianale PTA (Premium Traverse Architecture) che consente di posizionare in modo trasversale il motore, soluzione ideale anche per le motorizzazioni ibride ed elettriche e di aumentare il passo di +21 mm (2.681 mm) a tutto vantaggio dell’abitabilità e dello spazio nel vano bagagli.
l’offroad nel DNA, ma senza esagerare
Pur avendo gli sbalzi anteriore e posteriore più corti, a causa del diverso disegno degli scudi, gli angoli di attacco e uscita sono leggermente inferiori. Praticamente uguali le dimensioni esterne, con una lunghezza di 4.371 mm (+16mm) e un’altezza di 1.649 mm (+20mm).
1a gen. Evoque 2a gen. Evoque
Guado 500 mm 600mm
Angolo di attacco 23.2° 22.2°
Angolo di dosso 22° 20.7°
Angolo di uscita 33° 30.6°
Per consentire anche un moderato utilizzo in fuoristrada, la nuova Evoque con trazione integrale e cambio automatico, dispone per la prima volta di serie del sistema Terrain Response 2 di seconda generazione che oltre alle 4 modalità «Comfort», « Sabbia», « Grass-Gravel-Snow» e «Mud&Ruts», ora per i pigri c’è anche la nuova modalità «Auto» che inserisce automaticamente l’impostazione più appropriata alle condizioni del terreno, regolando contemporaneamente anche la trasmissione della coppia motrice. Disponibile anche la modalità «Active Driveline», per gestire la distribuzione della coppia motrice fino al blocco del differenziale posteriore in fuoristrada, l’Hill Descent, il Gradient Relaese Control e l’All-Terrain Progress Control.
Tutti i componenti meccanici che trasferiscono la coppia motrice alle ruote posteriori compreso l’albero di trasmissione, vengono disattivati automaticamente ad una velocità di 110 km/h per mezzo di una frizione installata nel transfer. Ciò consente di ridurre del 75% l’energia necessaria per il moto e di conseguenza contenere il consumo di carburante. In caso di necessità delle 4 ruote motrici, la connessione inversa per il trasferimento della coppia motrice alle ruote posteriore avviene in meno di 300 millisecondi.
Le sospensioni riprendono lo schema di altri modelli Land Rover, ma con significativi cambiamenti per ridurre le vibrazioni. Quelle anteriori di tipo McPherson hanno ora una telaio ausiliario in alluminio, leve più strette e silent block idraulici posteriori. Per le ruote posteriori una sospensione multi-link compatta con un’altezza minore per cedere spazio al vano bagagli. È disponibile anche una sospensione attiva Adaptive Dynamic con ammortizzatori a controllo elettronico per ottimizzare il comfort di marcia con le prestazioni.
Abitabilità da SUV coupé
Nonostante il passo maggiorato che consente ai passeggeri seduti dietro di avere un po’ più di spazio per le gambe, la maggiore inclinazione del lunotto posteriore ha imposto di abbassare il livello di seduta, con problemi per le persone di alta statura che stanno sedute in basso con le ginocchia in alto. In compenso però è aumentato del +10% lo spazio a disposizione dei bagagli che ora è di 591 litri, che diventano 1.383 ribaltando gli schienali posteriori.
L’abitabilità anteriore è invece migliore grazie ad una maggiore larghezza all’altezza dei gomiti, pur non offrendo la comodità delle altre Range Rover. Il guidatore però può apprezzare un volante completamente nuovo e una plancia fortemente inclinata come nella Velar con un quadro strumenti digitale e al centro uno schermo tattile per il sistema di infotainment Touch Pro Duo. Sulla consolle un altro schermo touch per la regolazione della climatizzazione, che però nell’allestimento base «S» è sostituito con i più classici comandi manuali.
Rivestimenti con materiali riciclati
I rivestimenti interni sono all’insegna dell’ecosostenibilità, con materiali piacevoli al tatto creati specificatamente per questo modello, molti di questi sono stati ottenuti da materiale riciclato, per esempio, il camoscio Dinamic viene prodotto con 53 bottiglie di plastica. In totale per ogni autovettura vengono utilizzati circa 33 kg di materiale proveniente da riciclo. Ci sono inoltre tessuti realizzati con fibre di eucalipto, di lana, pelle artificiale e pelle scamosciata artificiale.
Telecamere e monitor per ogni esigenza
Per ovviare alla scarsa visibilità posteriore, è stata montata sul tetto una telecamera con una risoluzione di 1,7 megapixel e per il guidatore è sufficiente premere un pulsante posizionato alla base dello specchio retrovisore interno per trasformarlo in un monitor con una risoluzione di 1.600×320 pixel. Inoltre, i fuoristradisti meno esperti possono confidare sulla modalità «Ground View» o cofano trasparente, che consente di vedere dove stanno le ruote.
4 allestimenti + 2 versioni speciali e 6 motorizzazioni
Al momento del lancio, la Evoque 2019 è disponibile negli allestimenti «Base» (da 44.500 euro), «S »(da 49.750 euro), «SE» (da 57.300 euro) e «HSE» (da 62.450 euro), più una versione R-Dynamic (da 47.100 euro) e una versione First Edition full optional, solo con la motorizzazione diesel da 180 cv o benzina da 250 cv, rispettivamente a 68.950 euro e 71.550 euro.
Le motorizzazioni sono 3 diesel e 3 benzina, tutte a 4 cilindri da 2 litri «Mild Hybrid» (MHEV) della serie Ingenium abbinate ad un cambio automatico a 9 rapporti.
Le motorizzazioni «Mild Hybrid» si avvalgono di un generatore montato sul motore che recupera l’energia cinetica durante le frenate e decelerazioni e la invia ad una batteria da 48 volt che alimenta tutti i servizi della vettura senza necessità di ricorrere al classico alternatore. Nelle decelerazioni, a velocità inferiore a 18 km/h il motore si spegne e il guidatore agisce sul freno per fermarsi, poi quando si riparte si attiva automaticamente lo Start/Stop per il motore termico che nella partenza viene affiancato dall’energia accumulata per ridurre il consumo di carburante.
Per i diesel le potenze e le emissioni CO2 sono: 150 cv -149g/km, 180 cv-150g/km e 240 cv-163g/km.
Per i benzina le potenze e le emissioni CO2 sono: 200 cv-176g/km, 250 cv-180g/km e 300 cv-186g/km.
Anche una versione entry level e una ibrida plug-in
A giugno 2019 si affiancherà una versione diesel, non MHEV, con il motore 2 litri da 150 cv, cambio manuale a 6 rapporti, solo trazione anteriore e 143 g/km CO2 partire da 39.250 euro per l’allestimento «Base».
Ma anche una versione ibrida plug-in con un motore termico a 3 cilindri da 1,5 litri che anticipa una versione full electric prevista nel 2020.
[Paolo Pauletta]