Come tutto ciò che ci appassiona e ci fa vivere nell’attesa, inizia a schiudersi un po’ alla volta il mistero della nuova Kawasaki ZX-10R: la Ninja del 2016 è destinata a raccogliere il testimone di quella forza dominante che solo il campionato mondiale Superbike sa esprimere.
La presentazione della Ninja è imminente: il nuovo modello nasce dall’esperienza del Kawasaki Racing Team nel campionato WSBK, e rappresenta un collegamento diretto con le moto del recente passato. La Ninja del 2016 è dunque una continuità con quella che Tom Sykes portò al successo nel 2013 e, ovviamente, la moto guidata oggi da Jonathan Rea.
La nuova nata inizia a svelarsi in superficie alcuni importanti cambiamenti, come la nuova linea della carena e del cupolino. Appena ci si avvicina di più alla moto, si può notare il grande miglioramento sulle sospensioni e l’adozione di un impianto frenante di prima scelta.
Il project leader di Kawasashi, Yoshimoto Matsuda, ha espresso un commento che, più di tante parole, descrive l’approccio progettuale alla Ninja di domani: “Non siamo partiti da un foglio bianco, perché l’attuale ZX-10R era già un’ottima base dalla quale partire», come a dire ‘progetto vincente non si cambia”.
“In questo nuovo modello abbiamo concentrato le nostre risorse di sviluppo sulla tecnica ingegneristica, e il miglioramento delle prestazioni. Siamo molto orgogliosi del risultato perché abbiamo raggiunto – prosegue Matsuda – un significativo passo in avanti per chassis e performance del motore». Ed è su questo binomio, che rappresenta la base di partenza, che sono state applicate nuove tecnologie di supporto alla guida sportiva. “Talmente avanzate, al punto da ridefinire lo stato dell’arte in materia”.
L’input ricevuto dal Kawasaki Racing Team, dai piloti Jonathan Rea e Tom Sykes ha contribuito a creare quella che senza dubbio, per il capo progetto, sarà la Ninja ZX-10R più potente e competitiva di sempre. “Una moto ugualmente a suo agio sia tra i cordoli sia nell’uso quotidiano stradale”.