I nuovi comportamenti degli automobilisti indicano una graduale modificazione nel rapporto fra l’uomo e l’auto
Nell’automobilista medio sta cambiando, lentamente ma progressivamente, la percezione dell’auto come status symbol, un mezzo per distinguersi a favore di una concezione più utilitaristica, più legata alle esigenze del momento e questo ci dà modo di capire la ragione per la quale, crisi a parte, il numero di veicoli privati in circolazione negli ultimi tempi è andato incontro ad un significativo calo.
Proprio a causa (o per merito) di tale cambiamento di approccio è stato registrato il progressivo aumento dell’offerta (e dell’accettazione da parte dell’utenza) di soluzioni alternative al possesso individuale dell’auto, come il car-sharing e il car-pooling.
Quale scelta?
Anche nel caso del mercato dell’auto per meglio capire il futuro è importante fare un passo indietro e comprendere nel dettaglio in che cosa consistono queste nuove forme di condivisione del veicolo e quando si parla ad esempio di car-sharing, ci si riferisce ad una sorta di noleggio parcellizzato dell’auto, che essendo utilizzata da più automobilisti, offre a ciascuno il vantaggio di un considerevole risparmio dal punto di vista economico poiché anche le spese precedentemente a carico del singolo proprietario (bollo, assicurazione, carburante, riparazione e manutenzione, e così via), vengono parimenti parcellizzate fra i vari fruitori del servizio.
La prospettiva di una riduzione significativa delle spese di gestione dell’automezzo induce una buona fetta di automobilisti a ricorrere, in alternativa al car-sharing, alla soluzione del car-pooling. In questo caso si sceglie di condividere un determinato tratto di strada con altri passeggeri, dividendo le spese e dimezzando i costi per il carburante, piuttosto che il pedaggio dell’autostrada o il parcheggio.
A chi non ama viaggiare con altre persone sulla stessa auto o ricorrere al car-sharing rimane sempre l’opzione dei mezzi pubblici, nei luoghi ove questo presenti accettabili livelli di affidabilità, comfort, sicurezza e puntualità…
Il risparmio è dunque il motivo principale che porta sempre più automobilisti a scegliere uno dei metodi di spostamento di ultima generazione ed a rinunciare al proprio veicolo che, superata tale soglia psicologica, va messo in vendita.
Internet la soluzione per la vendita
La possibilità di poter vendere la propria auto on-line rappresenta un ulteriore incentivo a questo processo, in quanto permette di «liberarsi» del veicolo, a patto di adottare le opportune precauzioni, in tutta sicurezza e comodità a patto di individuare un rivenditore di auto usate affidabile ed attivo sul circuito di internet.
Questi potrà in breve tempo fornire una valutazione seria e professionale del veicolo di cui ci si vuole disfare: in caso di proposta vantaggiosa, una visita di persona in filiale permetterà di visionare l’effettivo stato dell’auto per poi procedere con il disbrigo delle pratiche burocratiche e con la riscossione del prezzo pattuito.
Il futuro del mondo automobilistico sembra essere quindi orientato verso un’apertura sempre più ampia alla condivisione del mezzo di trasporto.
A beneficiarne non sarà soltanto il portafogli dei singoli automobilisti, ma anche l’ambiente: con la riduzione dei veicoli in circolazione si potrà sperare, infatti, nel correlato abbassamento dei livelli di inquinamento, soprattutto nei grandi centri urbani.
La ridotta emissione di gas di scarico, insieme alla diminuzione di ingorghi ed agglomerati di traffico, renderà la città più vivibile in termini direttamente proporzionali alla diminuzione dei veicoli non condivisi in circolazione.
Le strade saranno un po’ più sicure ed il problema del parcheggio, che affligge praticamente quasi tutte le metropoli del mondo, potrà diventare meno drammatico.
[ Claudia Granillo ]