Il terzo appuntamento del Campionato del Mondo FIA Cross Country Rally si è svolto nel deserto del Qatar. Sabbia, dune, piste sconnesse e colpi di scena: una competizione spettacolare ed impegnativa con un finale al cardiopalma
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Oltre 1.500 km di percorso suddivisi in quattro tappe da 410 km cadauna, più di 16 ore di gara e piloti provenienti da ben 37 Paesi. Questi i numeri del Sealine Cross Country Rally, che anche quest’anno ha mantenuto fede alle promesse offrendo agli spettatori una gara davvero eccezionale con alte velocità di percorrenza e spettacolari salti sulle dune (che a qualcuno sono costati molto cari).
Vincitori e vinti…
Come già abbiamo avuto modo di vedere nei precedenti appuntamenti di questo Campionato del Mondo FIA Cross Country Rally, erano presenti anche a questa prova nomi importanti: grande favorito, e ben appoggiato dal pubblico di casa, il principe Nasser Al Attiyah (che sarà sfortunatamente costretto al ritiro) a bordo del suo buggy prototipo con motore Motec M800 V8 con 347 cv e 520 Nm, 195 km/h di velocità massima e trazione posteriore. Presente anche il polacco Christof Holowzcyz su Mini All4 Racing e tutto il Team Overdrive con le potenti Toyota Hilux V8 da 350 cv.
Non poteva mancare il nostro tricolore: il team della RalliArt Off Road Italy è riuscito anche in questa prova a cogliere buoni risultati con i suoi piloti. Il brasiliano Marco de Moraes su Nissan Patrol T2, navigato per l’occasione da Kléber Cincea, ha conquistato il 4° posto in T2 e il 9° in classifica generale. Buona prestazione anche per i portoghesi Rómulo Branco e João Serôdio che conquistano la 13° posizione assoluta, attestandosi virtualmente sul 2° gradino del podio T2.
Sfortunati invece il campione Varela e il suo navigatore Gustavo Guglielmin, su Toyota del Team Overdrive. Entrambi i piloti, dopo una buona performance, hanno riportato la frattura di alcune vertebre dopo un violento contraccolpo che l’auto ha subito causa di un salto su una duna eccessivamente ripida.
Il colpo di scena arriva subito nella prima tappa, quando il principe Nasser Al Attiyah accumula oltre un’ora di ritardo per problemi ai freni. Nella seconda giornata, dopo un clamoroso recupero, il pilota ha distrutto la coppa dell’olio contro una pietra con conseguente, inevitabile, ritiro.
Dopo la disavventura di Varela, la strada per Schlesser, navigato dal russo Kostantin, è stata tutta in discesa. Nonostante il passare del tempo il pilota francese, vincendo con un distacco di 32 minuti sulla Mini di Holowczyc, si è confermato ancora una volta uno dei migliori nel campo dei rally-raid.
Avvincenti anche le due ruote
Altrettanto emozionante la gara tra le moto nella quale Marc Coma, partito subito alla grande, ha rischiato di mandare tutto all’aria nell’ultima tappa, giungendo quarto a due minuti da Paulo Goncalves.
Alla fine, il pilota spagnolo della KTM è riuscito a vincere per soli 4 secondi di distacco, dopo più di 14 ore di prove speciali nel deserto. Il terzo posto è andato al polacco Przygonski, sempre su KTM.
Lorenzo Gentile