Debutto a Ginevra l’ultima realizzazione di Paolo Parente
Chi ha buona memoria assocerà il nome dell’imprenditore napoletano Paolo Parente, spirito motore di Puritalia, alla 427 Roadster che, ispirata alle famose Cobra made by Carrol Shelby, rimase poi esemplare unico.
Ora questa boutique napoletana, dopo aver lavorato silenziosamente e a lungo a questo nuovo progetto, fa debuttare la sua nuova berlinetta proprio a Ginevra.
Corpo vettura
La vista laterale rivela immediatamente tutti i rimandi allo stile italiano delle più belle berlinette d’impostazione classica (motore anteriore, trazione posteriore): cofano allungato, fiancata alta e abitacolo leggermente arretrato; l’ampio cofano digradante verso l’aggressiva calandra ospita in posizione anteriore centrale il propulsore mentre il padiglione, caratterizzato dal parabrezza molto inclinato e dalle dimensioni contenute, confluisce armoniosamente nella coda.
Il muso è caratterizzato da una grande calandra romboidale la cui sottile retina di protezione non solo non nasconde ma, anzi, evidenzia il pacco radiante, cosa che – unita alle due prese laterali poste più in basso rispetto alla calandra stessa – aumenta l’aggressività dell’anteriore.
La fiancata, indiscutibilmente affascinante, ricorda vagamente – a nostro avviso – quella di altre supercar, anche tedesche, che però batte in aggressività grazie al grande sfogo d’aria laterale i cui baffi si allungano sino a metà portiera.
Per descrivere la coda non troviamo aggettivo più adatto di possente e del resto basta guardare le immagini.
Acquattata su ruote dalla grande sezione, ha una volumetria enfatizzata dal rapporto fra larghezza dei parafanghi posteriori e collocazione dell’abitacolo all’interno della loro sagoma; estremamente sapiente il gioco delle due aperture laterali trapezoidali che contornano il grande scivolo centrale, sormontato dall’incasso, sempre trapezoidale, destinato alla targa posto al di sotto dello scalfo, anch’esso trapezoidale ma la cui base più larga è questa volta collocata superiormente a sottolineare il taglio dell’apertura del vano bagagli e, ai due lati, i due gruppi ottici a mandorla molto inclinati; a nostro avviso questa è forse la parte più armoniosa di questo bel coupé!
Lunga 450 cm, larga 196, alta 128 e pesante solamente 1.410 kg, questa Berlinetta sfoggia un’aggressività sottolineata dalla presenza di prese e sfoghi per l’aria funzionali al raffreddamento della meccanica.
Carrozzeria e scocca di questa Berlinetta sono realizzate in fibra carbonio ed integrate con due telai ausiliari di alluminio, materiale utilizzato anche per le sospensioni delle quali diversi componenti sono ricavati dal pieno.
Abitacolo su misura e non solo
La cellula abitativa è quella tipica delle berlinette supersportive: due posti secchi, sedili avvolgenti, padiglione basso; volante a tre razze con parte bassa leggermente rastremata in modo da fornire più spazio alle gambe del pilota che può visualizzare, perfettamente centrato di fronte a se, il cruscotto digitale mentre alla sua destra, collocato sul raccordo fra la plancia e l’imponente tunnel di trasmissione, si trova lo schermo delle diverse funzioni di bordo, di dimensioni decisamente inusuali, come testimoniato dalle suesposte immagini.
La dichiarata volontà dell’azienda è quella di costruire una serie di soli 150 esemplari sartoriali, ciascuno dei quali rifinito ai massimi livelli e personalizzato secondo il gusto del singolo committente che, per questo, potrà attingere dal Programma Puritalia Sartoria che offre ampia possibilità di scelta non solo di colori e rivestimenti ma anche di alcune specifiche tecniche.
Meccanica e prestazioni
La meccanica si basa su un propulsore V8 5 litri sovralimentato di origine americana ritarato che, messo a punto secondo specifiche della Casa costruttrice, eroga 750 cv e 878 Nm di coppia; questo V8 è accoppiato ad un motore elettrico posteriore, in grado di erogare altri 215 cv e 370 Nm, per un totale di 965 cv e 1.248 Nm di coppia gestibili, a parte i programmi di guida, attraverso un cambio automatico sequenziale a 7 marce.
La gestione di questa impressionante cavalleria è affidata ad una studiatissima elettronica di bordo, comprendente diverse modalità di guida studiate per massimizzare, a seconda dell’opzione scelta di volta in volta, efficienza o prestazioni (scatto 0-100 km/h e 0/-00 km/h in soli, rispettivamente, 2,7” e 7,2” con velocità massima autolimitata a 335 km/h).
Il tutto ad un prezzo base di 465.000 euro + IVA, cui si dovrà aggiungere il costo delle varie personalizzazioni.
[ Giovanni Notaro ]