Dal 18 a domenica 20 novembre tutto il meglio dell’automobilismo sportivo e classico alla Fiera di Milano Rho. Appassionati di ogni genere troveranno marchi prestigiosi, due straordinarie Aste, novità di prodotto delle Case Auto, incluse tre anteprime italiane. Inedita la presenza di imbarcazioni d’epoca
Ormai Milano AutoClassica – alla sua 12esima edizione – si conferma, anno dopo anno, imperdibile ritrovo per tutti gli amanti dell’automobilismo classico e sportivo che si danno appuntamento al quartiere fieristico di Milano (Rho) per ammirare modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo, accanto a supercar moderne che garantiscono performance, piacere di guida e, sempre più, una grande attenzione alla mobilità sostenibile.
I brand più prestigiosi partecipano con modelli rappresentativi del loro heritage e della produzione più recente per riunire passato e presente in un’ideale asse temporale: Alpine, Aston Martin, Bentley, BMW Club Italia, il dipartimento Heritage di Stellantis, Ferrari Classiche, Kimera, Lotus, Maserati, McLaren, MG e Musei Ferrari incanteranno il pubblico della manifestazione.
Il taglio del nastro avverrà, come da tradizione, di fronte alle 3 Regine della manifestazione che rendono tributo all’ing. Mauro Forghieri, una delle menti più brillanti del settore automotive, recentemente scomparso. Le tre indiscusse protagoniste della Formula Uno, dal fascino immutato sono: Ferrari 312 B3 “Spazzaneve, del 1973, dal passo corto e dall’estrema ricerca aerodinamica studiata da Mauro Forghieri che aprì la strada verso la fortunata serie «T» che ha permesso a Niki Lauda e Jody Scheckter di vincere ben 7 Titoli Mondiali tra Piloti e Costruttori.
La Ferrari 312 T4, classe 1979, è la quarta evoluzione della serie con cambio trasversale che tante soddisfazioni ha dato a Maranello, con i due titoli di Lauda nel 1975 e 1977 e quello sfiorato nel 1976. Progettata come tutta la famiglia “T” da Mauro Forghieri, molto innovativa nelle linee aerodinamiche, in controtendenza con il resto dei costruttori, può essere considerata la prima Ferrari a effetto suolo della storia ed è la monoposto che ha regalato a Enzo Ferrari l’ultimo Mondiale Piloti della sua vita , nel 1979, quando la straordinaria coppia composta da Jody Scheckter e Gilles Villeneuve ottiene 3 tre vittorie a testa, ma il pilota sudafricano Scheckter si laurea campione grazie ai migliori piazzamenti ottenuti (3 secondi posti). Nel 1981 la Ferrari si è convertita alla sovralimentazione con il doppio turbo KKK dopo aver sperimentato anche un compressore volumetrico Comprex, interessante dal punto di vista teorico, ma poi scartato per i problemi di messa a punto. La Ferrari 126 CK del 1980 era stata pensata intorno al più compatto 6 cilindri di 1,5 litri che conteneva i due turbo nella parte superiore della V di 120°. Telaio monoscocca in alluminio, la CK era caratterizzata da grandi fiancate che contenevano anche gli scambiatori di calore. Considerata una monoposto per le piste veloci, Gilles Villeneuve regalò il primo successo turbo alla Ferrari nel GP di Monaco, ripetendosi poi in Spagna sul tortuoso Jarama. Solo problemi di affidabilità tennero lontano la 126 CK dalla lotta per il titolo iridato.
Le varie presenze
Alpine presenzia con quattro modelli dall’indiscusso fascino: due saranno le A110 GT – rispettivamente nel colore Blu Abisso e Grigio Tuono – ad interpretare il perfetto connubio tra prestazioni ed eleganza, per un’esperienza da Gran Turismo capace di regalare emozioni di guida e comfort raffinato; A110 S nel suggestivo colore Arancio Fuoco è un modello che trasmette un concentrato di pura energia, capace di regalare emozioni intense tanto su strada quanto in circuito, grazie alla meccanica di precisione, ai suoi 300 cavalli e all’aerodinamica ottimizzata fin nei minimi dettagli.
Infine la nuova Alpine A110 Tour de Corse 75 trae ispirazione dalla berlinette numero 7 che ha preso parte al Tour de Corse nel 1975, dal design iconico e gli interni marcatamente sportivi che introducono nel mondo dei rally di Alpine. Il connubio tra il telaio Alpine e il motore da 300 cavalli garantisce agilità e prestazioni capaci di sprigionare le emozioni del Tour de Corse, il famoso rally delle 10.000 curve.
Aston Martin espone tre modelli straordinari a Milano AutoClassica a partire da Aston Martin V12 Vantage, un‘edizione limitata a solo 333 unità, dal motore biturbo V12 5.2 l più veloce, è la massima espressione delle prestazioni della Casa inglese.
Dotato di 700 cavalli, con 753 Nm di coppia, accelerazione 0-100 km/h a partire da 3,4 secondi e una velocità massima di 320 km/h, il nuovo V12 Vantage si conferma il più potente Vantage di sempre. Con l’intento di creare un’auto che combinasse un’aerodinamica all’avanguardia con la classica muscolosità e presenza per le quali sono rinomati i modelli di serie più potenti del brand, Aston Martin DBS ha sempre unito eleganza e velocità, comfort e prestazioni, lusso e potenza allo stato puro.
- Photo: James Lipman / jameslipman.com
La DBS Coupé e la Volante continuano quella tradizione, bilanciando meticolosamente bellezza e aggressività in perfetta simmetria. La vettura super leggera è abbinata a un potente motore 5,2 litri V12 biturbo in grado di raggiungere la velocità massima di 338 km/h con un’accelerazione 0-100 km/h da 3,4 secondi. Le eccezionali prestazioni di Aston Martin DBX707, infine, offrono l’esperienza di guida di un’auto sportiva Aston Martin in un SUV, senza compromessi, dal design imponente e inconfondibile, dallo stile e dal lusso assoluto unito a prestazioni dinamiche di grande livello grazie al motore 4,0 l V8 biturbo da 707 cavalli – 900 Nm di coppia, 310 km/h di velocità massima e accelerazione 0-100 km/h: da 3,3 secondi.
Bentley Motors celebra il passato ed il presente del brand in un’ideale linea del tempo. La leggendaria S1 Continental Flying Spur del 1958 racconta dell’iconica berlina a quattro porte che da quasi 70 anni si pone al vertice del segmento delle granturismo di lusso, affondando le radici nella Continental RType a due porte del 1952.

1X3 during the Shooting Bentley by Matteo Segato Picture © 2022 173029000693; all rights reserved (Matteo Segato). For permission requests write to matteoessephotos@gmail.com
Nata dalla collaborazione tra J.P. Blatchley, capo designer del brand e l’ingegnere Ivan Evernden, all’epoca furono particolarmente apprezzati la carrozzeria dal disegno elegante e la capacità di viaggiare per lunghe percorrenze a 100 miglia orarie (160 km/h). In seguito, il carrozziere H.J. Mulliner estese la stessa formula Continental al più pratico modello S1 Continental Flying Spur del 1958, in esposizione a Milano AutoClassica, di proprietà del nuovo Heritage Garage Bentley di Crewe, in Inghilterra, che ospita 34 straordinarie vetture interpreti della storia del brand, in perfetta forma.
Dato che il futuro di Bentley è ancorato alla strategia Beyond100 – dallo sviluppo dei modelli ibridi plug-in fino alla nuova linea di vetture full electric – e attualmente il 50% della gamma di prodotti Bentley è disponibile con un sistema di propulsione ibrido (sette modelli su 14) per proseguire nell’ideale linea del tempo, in fiera presenzia una Bentley Bentayga Hybrid, modello pioniere della strategia Beyond100 dal powertrain ibrido composto da un motore termico V6 3,0 litri di nuova concezione con 335 cavalli abbinato a un motore elettrico da 100 kW per una potenza complessiva di 462 cavalli e una velocità massima di 254 km/h che ha recentemente accolto in gamma due nuove versioni per rimanere ai vertici nel segmento dei Suv di lusso: la Bentayga S e la Azure, la prima orientata maggiormente verso le prestazioni, la seconda al lusso e al comfort. Infine, il concetto di benessere al volante perseguito da Bentley con la Continental GTC Speed, dal motore W12 biturbo da 6 litri, spinge al limite il concetto di prestazioni di guida e ricerca di design dando vita alla granturismo più potente mai prodotta dall’azienda (659 cavalli di potenza e 900 Nm di coppia, accelerazione 0-100 km/h in appena 3,6 secondi) dal look sportivo ed al contempo elegante. Perfetto
connubio di potenza, agilità, artigianalità contemporanea e tecnologie integrate, l’auto offre una serie incredibile di personalizzazioni: 16 colori di serie che grazie alle finiture Mulliner sale a 80 tonalità, 15 colori per i rivestimenti in pelle principali e 11 tonalità per i rivestimenti secondari e Dinamica dell’abitacolo, senza dimenticare l’ampia gamma di radiche con legni lavorati a mano.
Il tema dell’ esposizione di BMW Auto Club Italia, quest’anno, è la celebrazione del 50° Anniversario del marchio “M”. Della leggendaria gamma sportiva ad alte prestazioni della Casa di Monaco sono state selezionate solo versioni iconiche ed in serie limitata: due rari esemplari di BMW M3 e la nuova BMW M4 Competition di ultima generazione, nella serie speciale commemorativa “Edition 50 Jahre BMW M”.
Le tre vetture in esposizione nel dettaglio: BMW M3 Johnny Cecotto, classe 1989, dal suggestivo colore Misano Red, prodotta in soli 480 esemplari; BMW M3 GT del 1995, realizzata in 356 esemplari ed esposta in fiera nel colore: British Racing Green; la nuova BMW M4 Competition “Edition 50 Jahre BMW M” da ben 510 cavalli, nella versione speciale commemorativa, prodotta in 700 esemplari.
Le protagoniste dello stand di Heritage Stellantis sono esclusivamente vetture firmate Abarth Classiche per il progetto “Reloaded by Creators”. In tributo al centenario del circuito di Monza, dove conquistò diversi primati dando inizio al successo del modello, la Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth “Record” del 1958 esposta a Milano AutoClassica è proprio la vettura originale elaborata da Carlo Abarth con un motore da 26 cavalli in gradi di raggiungere i 118 km di velocità massima, che corse nell’autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali.
- Foto LaPresse – Marco Alpozzi 31/1/19 Torino – FCA Heritage
Una vettura dal valore storico inestimabile, vera pietra miliare nella storia del marchio Abarth e dell’automobilismo sportivo, è il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborato da Abarth e riportato alla sua configurazione originale dopo un accurato intervento di restauro conservativo. Ad affiancare quest’auto davvero unica, una novità in anteprima assoluta che sarà svelata venerdì mattina.
In omaggio alla Sport Prototipo del 1966, uno dei modelli più amati della Casa dello Scorpione, pluri-premiata protagonista della storia agonistica europea, completa il trittico delle vetture esposte sullo stand l’Abarth Classiche 1000 SP – prima vettura in assoluto a fregiarsi del marchio Classiche – ne rappresenta la reinterpretazione contemporanea in cui riecheggiano elementi estetici caratteristici della gloriosa antesignana, a partire dalle linee morbide e sinuose che riprendono lo schema della spider a motore centrale. La livrea rigorosamente rossa, le caratteristiche prese d’aria sul corpo vettura e la fanaleria minimalista con proiettori puntiformi anteriori e una sola coppia di fanali per evidenziare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore, confermano la perfetta rielaborazione perfezionata da Abarth Classiche. La vettura è equipaggiata con un grintoso motore da 1.742 cc, in grado di erogare 240 cv a 6000 giri al minuto.
Dopo il debutto in anteprima alla scorsa edizione, torna a Milano AutoClassica per chiudere il suo road show di “tour mondiale” Kimera Automobili EVO37, la supercar stradale piemontese in edizione limitata, nata per far rivivere il mito della Lancia Rally 037, indiscussa icona dei Rally degli anni ’80.
Le straordinarie forme della EVO37 richiamano quelle della 037 ispiratrice, a partire dal frontale a quattro fari circolari (ora a full Led) e il cofano con “bugna” centrale ma con l’aggiunta di riferimenti espliciti ad altre vetture italiane, distintesi nei rally. Il motore a 4 cilindri in linea da 505 cavalli, 550 Nm di coppia, a trazione posteriore, intrepreta al massimo la filosofia del Restomod, abbinando il fascino di regina dei rally alle peculiarità di una sportiva moderna in termini di qualità, prestazioni e sfruttabilità. Di primo livello i materiali e componenti utilizzati, dal carbonio al kevlar, oltre a titanio, acciaio e alluminio lavorati dal pieno.
Proprio per celebrare il ritorno in Italia, Kimera presenterà allo stand della fiera di Milano Rho, tre EVO37 con i colori della bandiera italiana. Le vetture, per tradizione chiamate con nomi femminili, saranno la verde “Esmeralda”, la bianca in livrea Martini “Penelope” e la rossa “Victoria”. Dei 37 esemplari previsti in tutto, sono già 34 le EVO37 richieste e assegnate a clienti collezionisti di tutto il mondo.
Ferrari Classiche dedica l’esposizione a quattro modelli iconici che hanno scritto la storia del brand. I Saloni di Parigi e di Londra del 1975 videro il debutto della Ferrari 308 GTB. La seconda auto stradale a motore V8 della Ferrari segnò un gradito ritorno allo stile Pininfarina dopo la Dino 308 GT4 disegnata da Bertone. Al suo interno manteneva il V8 della 308 GT4 ma con lubrificazione a carter secco: ciò comportava una minore altezza del motore ed un miglior raffreddamento, grazie alla maggior quantità d’olio presente.
- 1976 Ferrari 308 GTB Vetroresina Photo: James Lipman
I primi esemplari furono costruiti con la carrozzeria in vetroresina, da cui il modello a Milano AutoClassica denominato Ferrari 308 GTB Vetroresina. Al Salone di Parigi del 1984 torna il glorioso appellativo “Testarossa” e va ad identificare l’erede della 512 BBi. Per questa vettura, la Ferrari 512 TR, Pininfarina disegnò una linea innovativa e di notevole impatto visivo, caratterizzata da prese d’aria laterali molto pronunciate e da dimensioni più grandi del modello precedente. L’evoluto 12 cilindri boxer era diventato a quattro valvole per cilindro ed era, in quel periodo, il motore più potente installato su di un’auto sportiva di serie. La Ferrari 512 TR, evoluzione della Testarossa, venne prodotta a partire dall’anno 1991:con interni più confortevoli ed ergonomici, presentava all’esterno alcune modifiche estetiche che miglioravano l’aerodinamica dell’elegante linea di Pininfarina. Evoluzione della 275 GTB4, la Ferrari 365 GTB4 “Daytona” è una pietra miliare nella storia dei coupé con motore anteriore ad altissime prestazioni.
La linea pulita ed elegante disegnata da Pininfarina, il motore V12 alimentato dai sei Weber doppio corpo da 40mm, la distribuzione dei pesi ottimale anche grazie al cambio posteriore con sistema transaxle, formano un insieme di raro equilibrio che garantisce sensazioni di guida uniche. È nota a molti appassionati con il nome non ufficiale di “Daytona”. Infine la Ferrari 575 Super America basata interamente sulla Ferrari 575M Maranello, è stata la prima a riportare, seppur in edizione iper-limitata a 559 esemplari, la guida a cielo aperto su una Ferrari a dodici cilindri. Realizzata dalla matita di Leonardo Fioravanti, la 575 Superamerica accoglieva sotto il lungo cofano anche un 5.75 V12 aspirato più potente di 35 cavalli rispetto alla normale 575M Maranello, ed era disponibile sia con cambio manuale che con il manuale automatizzato F1.
A rendere ancora più speciale la Superamerica c’era il tetto rigido in vetro, dotato di un’apertura molto particolare a 180° e di un rivestimento elettrocromico.
LOTUS espone 5 modelli eccezionali, ben quattro vetture sportive e un Hyper Suv, incluse due anteprime italiane assolute. PB Racing Lotus Bergamo, infatti, ha scelto di presentare in anteprima al pubblico di Milano AutoClassica una novità assoluta, targata Lotus Cars: l’Hyper Suv full electric Eletre, modello inedito non ancora in commercio.
È il primo di una nuova generazione di SUV elettrici puri ad attingere al DNA Lotus di progettazione e ingegneria di auto sportive da ben 75 anni: Eletre unisce all’anima sportiva di Lotus Emira le prestazioni aerodinamiche rivoluzionarie dell’hypercar elettrica Evija e le reinterpreta come un Hyper-SUV, una desiderabile auto lifestyle completamente nuova, adatta alla prossima generazione di clienti Lotus. Saranno disponibili tre versioni della vettura – Eletre, Eletre S ed Eletre R – con la scelta di due propulsori. Eletre ed Eletre S montano la versione monomarcia da 450 kW/603 cavalli, con un’autonomia massima di 600 km (373 miglia). La Eletre R è dotata del sistema di punta a doppia velocità da 675 kW / 905 cavalli e un’autonomia massima di 490 km (304 miglia). I valori di coppia sono rispettivamente di 710 e 985 Nm, offrendo una prestazione da 0-62 mph (0-100 km/h) di 4,5 o 2,95 secondi. La batteria da 112 kWh per entrambe le versioni ha un tempo di ricarica (10%-80%) di soli 20 minuti utilizzando un caricatore rapido. Insieme a Eletre, ci saranno anche due Lotus Emira V6 First Edition, mai presentate prima in un Salone Automobilistico e dunque anche loro in anteprima assoluta per il pubblico di Milano AutoClassica nell’accattivante colore Seneca Blue e Venom Red. Saranno affiancate da una Lotus Elise Cup PB-R da competizione, la vettura protagonista del trofeo Lotus Cup Italia, una Lotus Elan S2 e una Lotus Exige 240R Limited Edition : un parco auto completo che conquisterà tutti gli appassionati del marchio di Hethel e non solo.
La tradizione di attribuire alle granturismo del Tridente il nome di venti famosi inaugura con la Maserati Mistral, la vettura che raccolse l’onore di sostituire la fortunata 3500GT e 3500GTI.
Nata dalla stessa base meccanica della Sebring, grazie alla carrozzeria a due posti in versione fastback di Pietro Frua, mostrava un look molto più moderno rispetto alla più tradizionale2+2 Sebring. Dopo l’anteprima al Salone dell’Automobile di Torino del 1963, l’anno successivo iniziò la produzione della Mistral dotata di motore da corsa a 6 cilindri in linea in versione 3.5, 3.7 o 4.0 litri, tutte con sistema ad iniezione meccanica di carburante Lucas. La scocca era realizzata in acciaio, ma le porte e il telaio del lunotto posteriore erano in alluminio, per ridurne il peso.
L’esemplare esposto a Milano AutoClassica è equipaggiato con il motore 3.7 accanto ad una Maserati 3500 GT Spyder Vignale, la variante en plein air della famosa 3500 GT carrozzata dal maestro carrozziere Alfredo Vignale di Torino. Lo stile della vettura – disegnata da Giovanni Michelotti si differenziava da quello della coupé Touring per il design leggermente più angolare e muscolare e riduceva il passo di 10 cm. Vignale costruì numerosi prototipi pre-produzione, evidenziando differenze su vari dettagli prima di dare il via al design definitivo destinato alla produzione. La carrozzeria della spider era in acciaio, mentre porte, cofano anteriore e posteriore in lega leggera, così come il tettuccio rigido accessorio. Una particolarità di equipaggiamento era costituita dai vetri elettrici, parte dell’allestimento di serie. Il modello fu un successo con circa 250 esemplari venduti in 6 anni. Le prestazioni della vettura erano perfettamente in linea con la motorizzazione di un’auto aperta, in grado di raggiungere una velocità di 220 km/h nella versione 3500GTI. L’esemplare esposto in fiera è stato restaurato integralmente dall’officina Rossocorsa Classiche di Milano nel 2018. Si tratta di una rara versione di pre-produzione, dotata di una protuberanza fra parabrezza e cofano. Infine la Maserati MC20 incarna la nuova Era del Tridente, iniziata nel 2020 e dettata dall’avvento di un inedito propulsore: il 3.0 V6 bi-turbo denominato Nettuno, sviluppato e prodotto interamente nel Maserati Innovation Lab di Modena. Con 630 cavalli e 730 Nm di coppia massima, il V6 Nettuno consente di raggiungere la velocità massima di 325 km/h, accelerazione 0-100 km/h in soli 2,9 secondi, grazie anche al fulmineo cambio robotizzato a doppia frizione a 8 rapporti.
L’esemplare esposto presenta una livrea celebrativa di Maserati Corse, che l’anno prossimo tornerà a gareggiare con vetture da corsa in Formula E, manifestando la forte propensione del Tridente verso l’elettrificazione marchiata Folgore. Per tutto il pubblico di appassionati del Tridente la possibilità di effettuare un test drive a bordo di due Maserati Grecale, previo accredito allo stand di Maserati, Padiglione 7: il tour, in uscita da Porta Sud, prevede un percorso esterno intorno alla Fiera Milano e rientro.
Un’accattivante McLaren Artura creata con una singolare livrea realizzata in collaborazione con Nat Bowen, una delle principali artiste astrattiste britanniche nota per i suoi pezzi vivaci e colorati attirerà l’attenzione dei visitatori di Milano AutoClassica.
L’Artura è un prodotto completamente nuovo che segna l’inizio del prossimo capitolo per l’azienda pionieristica di supercar ed è anche il primo modello costruito sulla nuova McLaren Carbon Lightweight Architecture (MCLA), che contribuisce a rendere questa vettura dal peso a secco DIN di 1.489 kg, la più leggera della sua categoria. Il cuore dell’auto è un nuovo e leggero propulsore a benzina sei cilindri a V biturbo da 2.993 cc, accoppiato a un motore elettrico compatto, che genera una potenza combinata di 680 cavalli e 720 Nm di coppia per delle prestazioni davvero mozzafiato, con un passaggio da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi e una velocità massima di 330 km/h.
Accanto all’Artura, la McLaren Senna è stata disegnata, ingegnerizzata, costruita e sviluppata con un scopo specifico: essere l’eccelsa vettura McLaren ideata per la pista ma omologata da strada con solo 500 unità prodotte a livello globale.
Questo modello lega il peso ridotto della vettura a grandissima potenza, eccellenza aerodinamica e un sistema di sospensioni attivo e rivoluzionario per offrire la vettura stradale più reattiva e coinvolgente. Con un peso di soli 1.194 kg., infatti, offre un rapporto peso-potenza di 668PS-per-tonnellata scatenando una potenza “selvaggia”. Le sue prestazioni estreme si riflettono nel suo aspetto: le forme organiche hanno lasciato il posto ad un linguaggio di design aggressivo, quanto perfetto nel suo modo di far confluire e guidare il flusso dell’aria per soddisfare le esigenze aerodinamiche; espressione oggi più pura della filosofia di McLaren ove “la forma segue la funzione” (form follows function). In fatto di proporzioni è indiscutibilmente una McLaren, ma non vi è linea o forma che crei continuità dall’anteriore al posteriore senza incrociare in una presa d’aria funzionale o scarico per i flussi aerodinamici.
L’iconico brand inglese MG, oggi di proprietà del primo costruttore di auto cinese SAIC e tornato sul mercato italiano dal marzo del 2021, presenzia a Milano AutoClassica con 3 dei 5 modelli della sua gamma, a partire da MG4 Electric – The DrivEVolution, l’auto novità attualmente più importante per MG Motor, il primo dei nuovi modelli progettati sulla nuova piattaforma intelligente MSP (“Modular Scalable Platform”) dalla casa madre SAIC Motor.

MG4 Electric
Agile e dalle dimensioni particolarmente compatte, la nuova hatchback dal design dinamico ( a cura di SAIC Motor Design Center di Shanghai, Advanced Design Studio di Londra e Royal College of Art) è prevista in tre allestimenti: Standard con batteria da 51 kWh e un motore elettrico posteriore da 125 kW (170 cavalli; Comfort e Luxury con batteria da 64 kWh e un motore elettrico da 150 kW (204 cavalli. Una vettura estremamente fruibile grazie all’eccellente comportamento su strada, all’elevata efficienza elettrica (autonomia fino a 450 km) ed ai sistemi innovativi di assistenza alla guida, racchiusi nell’MG Pilot.
In esposizione in fiera anche MG HS 1.5T GDI, la comoda 5 posti che promette un ‘esperienza di guida confortevole e sicura, una dotazione di bordo completa e tanto spazio per viaggiare in compagnia.

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Stesse dimensioni della sorella Plug-in hybrid (4.574 mm di lunghezza e 1.876 mm di larghezza) questa versione endotermica del SUV è abbinata a un motore a benzina 5T GDI da 119 kW, 162 cavalli di potenza e una coppia massima di 250 Nm che spinge l’auto a una velocità massima di 190 km/h. Disponibile con trasmissione manuale o automatica a doppia frizione e 7 rapporti, grazie al motore turbo e all’eccellente taratura del telaio garantisce elevate prestazioni e perfetto piacere di guida. Infine MG ZS 1.0T GDI, il SUV dal design intelligente che mette al centro le persone assicurando una piacevole vita a bordo anche grazie al tetto panoramico di notevoli dimensioni che rende più gradevoli gli spostamenti, soprattutto nella bella stagione.
Due le motorizzazioni offerte, un 1.0l turbo GDI da 111 cavalli di potenza, brillante, fluido ed efficiente che offre un piacere di guida superiore e il 1.5 l aspirato VTI tech da 106 cavalli, che consente di viaggiare nel massimo comfort e relax.
Musei Ferrari torna a Milano AutoClassica con due modelli dall’indiscusso fascino senza tempo. Uno dei modelli più desiderati dalla clientela della Marca, la Ferrari 250 GT Coupé del 1958 proviene direttamente dal Museo Enzo Ferrari di Modena ed è attualmente parte della mostra in corso “Ferrari Forever”.
Questa coupé disegnato da Pinin Farina, improntato su eleganza e sobrietà, ha riscosso un tale successo da giustificare uno straordinari balzo produttivo nel periodo 1958-1960 con 335 unità: numeri importanti per una Casa che sino a quel momento aveva allestito meno di 100 vetture anno, molte delle quali realizzate in pochissimi esemplari su richiesta. Equipaggiato con il classico 12 cilindri come le precedenti Granturismo, la Ferrari 250 GT Coupé segna un passaggio fondamentale verso vetture destinate a un maggiore comfort per clienti con esigenze meno sportive. Accanto a lei, la 166 MM Berlinetta Vignale – 1952 è un altro modello iconico appartenente al Museo Ferrari di Maranello dove fa parte della mostra in corso “Scuderia Ferrari, la storia completa”.
L’auto testimonia un’epoca in cui l’interesse per l’Officina di Maranello tocca livelli straordinari: i gentleman driver si recano a Modena per ottenere da Ferrari una delle sue automobili. Su sua indicazione i clienti vengono indirizzati verso i migliori carrozzieri del momento e nascono capolavori di bellezza e performance, come la Ferrari 166 MM Vignale creata da Giovanni Michelotti. Questa berlinetta, equipaggiata con il V12 disegnato da Gioacchino Colombo, ottiene eccellenti risultati nelle competizioni oltre al favore del pubblico più esigente.
L’area celebrazioni della Club House per la Ferrari F40
Quest’anno l’omaggio è per la F40, l’iconica supercar di Maranello presentata per la prima volta 35 anni fa, esattamente il 21 luglio 1987, in occasione dei festeggiamenti dei primi 40 anni di vita dell’azienda automobilistica Ferrari. La F40, omologata per l’utilizzo stradale, fu la prima vettura realizzata in serie utilizzando, quasi esclusivamente, pannelli in Kevlar e in compositi di carbonio. Indiscussa icona di stile ed eleganza, dal profilo aerodinamico scaturito dalla matita di Pininfarina, la F40 incarnava l’apice del know-how tecnologico di Enzo Ferrari attraverso la perfetta unione della tradizione agonistica e stradale del marchio. Un capolavoro dal telaio in acciaio che prometteva prestazioni straordinarie – fu la prima auto stradale a superare la mitica barriera dei 300 km/h ! – anche grazie al motore V8 longitudinale da 2,9 litri, dotato di quattro valvole per cilindro e due turbocompressori con intercooler, che generava una potenza, eccezionale per l’epoca , di ben di 478 CV a 7000 giri/min.
35 anni dopo, il suo fascino evergreen resta immutato e si conferma una delle auto più quotate e desiderate dai collezionisti di tutto il mondo che ne potranno ammirare ben 8 esemplari unici, provenienti da collezioni private, ospitati nella cornice della Club House di Milano AutoClassica.
Al padiglione 7 l’asta di Bonhams
Venerdì 18 novembre alle ore 16.00, Bonhams la nota casa d’Aste Londinese, con la “La Bonhams Milano Sale” presenterà oltre 50 auto da collezione, dalle anteguerra alle moderne supercar. A guidare la passerella, un duo di supercar Lamborghini: una Aventador LP780-4 Ultimae Roadster del 2022, stima di €1.100.000-1.400.000, l’ultima e più potente edizione del modello, che ora ha cessato la produzione, e una Aventador SVJ LP 770-4 Roadster Ad Personam del 2019, stima €900.000-1.100.000. Settant’anni di storia dell’Alfa Romeo saranno rappresentati da ben 13 tra i suoi modelli classici e storici all’asta a partire da un’Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pinin Farina del 1949, stima €450.000-550.000. Il modello del dopoguerra, disegnata dalla Pininfarina, era una delle auto più costose del suo tempo, posseduta da personaggi famosi come il principe Aly Khan, la sua allora moglie, la star di Hollywood Rita Hayworth e il principe Ranieri di Monaco. Altra rarità, l’Alfa Romeo 155 D2 berlina da competizione del 1996, stima €200.000-240.000: ex vettura del team JAS Motorsport Alfa Corse ha partecipato all’International Touring Car Championship, guidata dalla star delle corse italiane Stefano Modena con tre podi nella stagione 1996. L’auto è ora offerta con certificato Abarth Heritage. Degna di nota è anche l’Alfa Romeo 1900C Coupé, Serie 1 del 1953, stima €235.000-275.000: la prestigiosa coupé a due porte ,creata dalla Carrozzeria Touring, è stata la prima Alfa Romeo a presentare la caratteristica griglia a forma di cuore del marchio. La 1900C è eleggibile alla Mille Miglia, la “corsa più bella del mondo”. Tra le altre meraviglie presenti all’Asta di domani, una delle auto da collezione italiane più rare e ambite, la 1969 ISO Rivolta Iso Grifo Targa, stima € 650.000 – 750.000, versione aperta della GT ad alte prestazioni creata a Milano dalla meneghina Carrozzeria Pavesi, che torna nella città di origine per essere battuta ad un’ asta davvero esclusiva . E ancora la Carrozzeria Touring Superleggera Sciàdipersia Coupé, €420,000-€450,000 del 2017, l’unica Scià di Persia coupé costruita dalla rinata Carrozzeria , che si ispira alle tre Maserati 5000 GT della fine degli anni ’50 e si basa sulla contemporanea Maserati Gran Turismo, con motore V8 da 4,7 litri . La carrozzeria “a forma di freccia” è completamente ridisegnata, con un ampio tetto in vetro e questo pezzo unico, ha percorso solo 11.500 km da nuovo.
Il catalogo completo online è consultabile:
www.bonhams.com/auction/28272/milano
Al padiglione 6 l’Asta Wannenes di Auto e Moto Classiche & Youngtimer
Sabato 19 novembre, alle ore 16.00, nel Padiglione 6 imperdibile appuntamento per i collezionisti italiani ed internazionali e per tutti gli appassionati con l’Asta Wannenes di Auto e Moto Classiche & Youngtimer, un catalogo che si compone di 43 lotti: in apertura una serie di “automobilia”, seguita da interessanti moto per passare poi a una nutrita selezione di vetture che spaziano dagli anni Trenta al Duemila raccontando la storia di motori e successi che non smetteranno mai di far sognare gli amatori. Tra le proposte selezionate, il catalogo annovera rari modelli della casa di Maranello, tra cui una splendida Ferrari 2003 575M Maranello, uno dei soli 246 esemplari equipaggiati con il cambio manuale a 6 marce e dotato del ricercatissimo Fiorano Handling Pack (stima € 250.000 – 350.000). Tra le auto più desiderate del cavallino rampante, degne della celebre frase di Enzo Ferrari: “Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”, una Ferrari 512 TR del 1992 in splendide condizioni (stima 150.000 – 250.000 euro) ed una Ferrari 365 GT 2+2 del 1969 (stima 160.000 – 230.000 euro): un’auto totalmente conservata e mai restaurata, di proprietà della stessa famiglia. Tra gli altri brand a catalogo spiccano Alfa Romeo, Fiat, Porsche e, tra i veicoli a due ruote, la Puch MC175 Frigerio Semi-Works Enduro del 1975 (lotto 6, stima 5.000 – 10.000 euro) è una moto originale in tutte le sue parti, mai restaurata e dotata dei punzoni di alcune gare dell’epoca.
Il catalogo completo online è consultabile:
https://wannenesgroup.com/it/auctions/classic-cars-motorcycles-youngtimer19-november-2022/
INFO per raggiungere Milano AutoClassica alla Fiera di Milano Rho
BIGLIETTI: si possono acquistare direttamente sul sito della manifestazione: www.milanoautoclassica.com
FACILE ARRIVARE, FACILE POSTEGGIARE, ORARI E INFO
Milano AutoClassica sarà aperta Venerdì 18, Sabato 19 e Domenica 20 Novembre 2022 ore: 09.30- 19.00
PER RAGGIUNGERE LA FIERA DI MILANO RHO
SS.33 del Sempione, 28 20017 Rho (Milano)
IN AUTO: Uscita Fiera Milano sulla Tangenziale Ovest facilmente raggiungibile dalle autostrade A4, A1, A7.
In Fiera ampia disponibilità di parcheggio.
IN TRENO: I treni arrivano alle stazioni di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Lambrate da cui è possibile poi
prendere le linee metropolitane (Linea rossa con capolinea direttamente in Fiera fermata Rho-Fiera Milano.
E’necessario munirsi di biglietto extraurbano).