Presentato a Shanghai il restyling della berlina di Zuffenhausen. C’è anche in versione ibrida da 416 cv
Tempo di facelift per la berlina sportiva di casa Porsche, una delle vetture più controverse mai prodotte dal marchio tedesco, eppure molto apprezzata dagli appassionati di guida sportiva per le sue doti fuori dal comune che la rendono estremamente efficace in pista come sulle strade di tutti i giorni. La nuova versione della Panamera si riconosce per i nuovi gruppi ottici anteriori di forma allungata e soprattutto per l’inedito disegno del portellone posteriore con spoiler maggiorato e gruppi ottici di forma più sottile.
Normale o a passo lungo
Rimane una certa “pesantezza” del posteriore (l’elemento più criticato della prima serie) ma gli interventi di cui sopra hanno comunque contribuito a snellirne i contorni. C’è anche una variante con passo allungato di 15 cm denominata Executive, mentre tra gli optional spicca l’ACC, che mantiene automaticamente la distanza di sicurezza, le sospensioni pneumatiche, i fari full LED e il portellone automatico.
La ibrida è da record
Novità anche sotto il cofano, dove il vecchio V8 4,8 litri delle versioni “S” e “4S” è ora sostituito da un biturbo V6 da 420 cv, 20 in più del V8, ma in grado di consumare il 18% in meno. Incremento di potenza anche per la versione E-Hybrid, che passa da 380 a 416 cv ma – cosa davvero sbalorditiva – riesce ad abbattere i consumi da 7,1 l/100 km a 3,1 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 71 g/km. Questo piccolo “miracolo” è da ascriversi ad un up-grade tecnologico che ha reso la Panamera S E-Hybrid una ibrida plug-in con tanto di batterie al litio capaci di far andare la vettura in modalità full elettric per ben 36 km. Si ricarica ad una normale presa di corrente in circa 4 ore o ad una trifase per 2 ore. E una volta carica è capace di sfrecciare a 270 km/h! Il prezzo della E-Hybrid è di 110 mila euro, mentre la diesel parte da 84.698 euro.
Redazione Motori360