Il Ministro Altero Matteoli: “L’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina è un’altra tappa importante verso la realizzazione di un’ opera unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche e infrastrutturali, che il governo considera una priorità”.
Il Consiglio di Amministrazione della Stretto di Messina presieduto dall’Onorevole Giuseppe Zamberletti, su proposta dell’Amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l’iter di approvazione – avviato a metà giugno scorso – del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli ha dichiarato nell’occasione: “L’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina è un’altra tappa importante verso la realizzazione del manufatto, opera unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche e infrastrutturali, che il governo considera una priorità e per la quale ha riavviato le attività che erano state bloccate dal precedente governo. Ringrazio la società Stretto di Messina, il presidente Giuseppe Zamberletti, l’amministratore Pietro Ciucci, la società che progetta e realizza l’opera e quanti altri al Ministero che dirigo hanno speso il loro impegno con passione e dedizione per arrivare a questo risultato. Il Ponte è un’opera strategica che migliorerà il sistema dei trasporti e che darà impulso all’economia non solo di Sicilia e Calabria ma dell’intero Paese proiettandolo nel contesto mediterraneo con più forza. Grazie ad essa sarà possibile, secondo stime caute ma molto attendibili, creare ricadute importanti per l’occupazione, circa 40.000 unità lavorative anno, che nell’area è una delle problematiche più pesanti. Auspico ora che le procedure successive di autorizzazione si attuino con solerzia per dare l’avvio ai lavori del manufatto nei tempi prestabiliti”.
Progetto Tecnico – Le numerose relazioni presentate sugli oltre 8.000 elaborati progettuali hanno permesso al Consiglio di verificare l’avvenuta conferma di tutte le impostazioni tecniche del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina ed approvato nel 2003 dal Cipe. “La conferma delle impostazioni di ordine tecnico – ha commentato Pietro Ciucci – rappresenta un grande risultato e testimonia l’elevato livello della progettazione preliminare svolta dalla Stretto di Messina”. Il progetto definitivo redatto dal Contraente generale Eurolink recepisce interamente le prescrizioni formulate dal Cipe con la delibera di approvazione del progetto preliminare, comprende nuove opere richieste degli Enti locali che migliorano l’integrazione fra il ponte ed il territorio, nonché gli adeguamenti alle sopravvenute norme tecniche e le ottimizzazioni progettuali. Il Cda ha preso atto dell’esito della complessa istruttoria tecnica predisposta dalla Stretto di Messina per la verifica e la validazione del progetto definitivo. “Si tratta – ha sottolineato il direttore generale della Stretto di Messina Giuseppe Fiammenghi – di una attività mai realizzata prima in Italia nell’ambito della progettazione delle opere pubbliche che ha coinvolto oltre l’Area tecnica della Stretto di Messina, il Project Management Consultant (Pmc) – Parsons, il Soggetto Validatore – Rina Check S.r.l. organismo di controllo tecnico indipendente, il Comitato Scientifico e l’Expert Panel composti dai massimi esperti del settore. Le nuove opere finalizzate ad una migliore integrazione del ponte con il territorio comprendono:
– una variante ferroviaria sul Versante Sicilia, che prevede lo spostamento della nuova Stazione di Messina da Maregrosso a Gazzi ed il conseguente allungamento, per circa 3 km in galleria, dei collegamenti ferroviari. Tale opera consente la riqualificazione delle aree attualmente occupate dagli impianti ferroviari per il recupero di una importante area fronte-mare messinese;
– tre fermate ferroviarie in sotterraneo per realizzare un sistema metropolitano interregionale tra Messina e Reggio Calabria. Si tratta della metropolitana a servizio degli oltre 400.000 abitanti dell’area dello Stretto di Messina;
– lo spostamento a monte del tracciato autostradale lato Sicilia in corrispondenza degli impianti sportivi della città Universitaria in località Annunziata.
– la nuova Area Direzionale (lato Calabria) progettata dall’architetto Libeskind, un intervento architettonico che apre nuovi scenari di assoluto rilievo non solo per l’area polifunzionale del centro direzionale del ponte, destinata ad ospitare strutture espositive, commerciali, congressuali ed alberghiere, ma anche per il lungo mare di Villa San Giovanni.
Piano economico finanziario – “Escludendo le nuove opere – ha affermato Ciucci – il costo aggiornato del progetto risulta sostanzialmente invariato rispetto a quanto stimato nel progetto preliminare. L’investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario viene aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi. I maggiori costi sono da mettere in relazione alle varianti rese necessarie dalle sopravvenute norme tecniche, alle varianti che hanno arricchito il progetto come la realizzazione del sistema metropolitano per l’intera area dello Stretto, il recupero di ampie aree fronte-mare e la realizzazione di un’area direzionale che con il progetto Libeskind diverrà un punto d’incontro di culture e di religioni al centro del Mediterraneo. Il piano economico finanziario approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, che ne ha verificato l’analisi di fattibilità finanziaria, conferma l’obiettivo di minimizzare i contributi statali ed assicurare al contempo il più ampio coinvolgimento dei privati nel progetto. A questo riguardo è stato confermato lo schema di finanziamento del progetto che prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro, così come previsto nel piano 2009. Nell’ambito del piano economico finanziario saranno individuate le risorse necessarie per la copertura dei maggiori fabbisogni graduati seconde l’avanzamento del progetto. Il piano è all’esame di consulenti finanziari, legali e per le analisi del traffico che hanno già espresso una prima valutazione positiva su presupposti e metodi”.
Ambiente e Territorio – Nell’ambito della presentazione al Consiglio di Amministrazione del progetto definitivo, l’Amministratore delegato ha posto grande rilievo sui temi legati all’ambiente e al paesaggio. Per quanto concerne lo straordinario piano di monitoraggio ambientale predisposto dalla Società Ciucci ha ricordato che interessa un’area di 78 km2, ovvero circa 20 volte superiore a quella interessata dai lavori e copre 1.600 km2 di area marina. Si sviluppa attraverso una rete di circa 2000 stazioni (centraline monitoraggio dell’aria, pozzi monitoraggio acque, sonde inclinometriche per controllo geomorfologico del territorio, ecc.) dedicate al monitoraggio costante di 14 componenti ambientali i cui risultati sono già a disposizione delle competenti autorità ed enti. E’ stato inoltre illustrato l’aggiornamento dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) condotto mettendo a confronto il progetto preliminare e il definitivo. Dal confronto è emerso un complessivo miglioramento ambientale sia sotto l’aspetto progettuale (opere d’arte, varianti planimetriche, cantierizzazione) che quello più propriamente gestionale operativo (tecniche e tecnologie costruttive, sistema di gestione ambientale, progetto di monitoraggio) le cui impostazioni sono state condivise con la firma di Accordi con i Comuni interessati. Altro importate risultato deriva dallo Studio di Incidenza che ha risolto le problematiche legate all’estensione delle Zone Protezione Speciale (ZPS) avvenuta sul versante siciliano e sul versante calabrese nel 2005, dunque successivamente al SIA elaborato nel 2002. Dalla verifica degli effetti indotti dalla realizzazione dell’opera sulle ZPS e Siti di Interesse Comunitario (SIC) risulta che le ottimizzazioni del progetto definitivo e le misure di mitigazione e compensazione previste escludono il verificarsi di effetti significativi su tali siti e garantisco il mantenimento degli obiettivi per la conservazione della biodiversità e tutela di habitat nonché specie animali e vegetali rari e a rischio, in linea con il sistema definito dall’Unione Europea “Rete Natura”.