Esposto alla ventesima edizione di “28.BI-MU/SFORTEC”, l’avveniristico prototipo realizzato dal Team H2PolitO e dal colosso della chimica
Presso il polo espositivo di Fieramilano a Rho Pero, la ventesima edizione di “28.BI-MU/SFORTEC”, la biennale dedicata alle ultime proposte e novità nel campo di macchine e utensili a deformazione e asportazione, robotica, automazione e tecnologie ausiliarie.
107 km/litro!
Alla manifestazione che attira decine di migliaia di visitatori da ogni parte del mondo, il Politecnico di Torino, attraverso il suo Team H2PolitO-Molecole da Corsa composto da 30 studenti dei corsi di ingegneria ed Architettura, e la Henkel, espongono XAM, innovativo prototipo di city-car a basso consumo, realizzato con materiali riciclabili che ha fatto registrare, alla “Shell Eco-marathon Europe” di maggio di quest’anno, un consumo di 107 km/l aggiudicandosi anche il Design Awards destinato alla progettazione complessiva più interessante e innovativa.
Come una Smart
XAM (“eXtreme Automotive Mobility”) è lunga 2,8 metri, larga 1,3 metri e alta 1,28 ma, a differenza della Smart, unica auto che più le si avvicina come dimensioni ma che pesa circa 780 kg, la XAM accusa alla bilancia solamente 193 kg, risultato conseguito grazie all’utilizzo di materiali compositi ultraleggeri e riciclabili (sono state infatti utilizzate fibre naturali come ad esempio la fibra di lino, rinforzate con l’impiego di resina di pino) per il corpo vettura.
L’importanza dell’aerodinamica
Curata anche la penetrazione aerodinamica del corpo vettura, studiato in funzione della minima resistenza aerodinamica e, conseguentemente, del massimo contenimento di consumi ed emissioni tanto che ad una velocità media di 30 km/h, XAM ha fatto registrare un consumo medio di 100 km con un litro di carburante. Sottolineiamo “velocità media” in quanto la prova comprendeva ripetute soste e ripartenze proprio in funzione dell’impiego urbano per il quale la vettura è stata concepita.
Struttura rigida
Sempre in tema di prestazioni, non bisogna dimenticare quelle strutturali; se da una parte le performance in termini di consumi sono dovute al powertrain ibrido e all’alimentazione al bioetanolo, dall’altra l’esteso utilizzo di collanti Loctite, frutto della pluridecennale esperienza di Henkel in termini di fissaggio di viti, dadi e bulloni contro urti e vibrazioni nell’ambito della manutenzione e della conservazione dei veicoli, ha permesso di ottenere una grande solidità delle aree di giunzione ed una grande solidità e rigidità strutturale complessiva.
Redazione Motori360