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Polestar 1, la coupé ibrida da 600 cv di Volvo Car Group

Entrerà in produzione a metà del 2019, ma dal 17 ottobre scorso è possibile prenotare questo primo modello del brand sportivo di Volvo Car Group, che a sua volta fa parte del gruppo cinese Geely

Qui nel vecchio Continente siamo ancora legati alle tradizioni e non va diversamente per quel che riguarda le automobili, ma dall’altra parte del mondo l’innovazione avanza, soprattutto per sviluppare e realizzare soluzioni alternative per una mobilità più efficiente e più sostenibile.

I Gruppi automobilistici di Cina e India, che poi sono tra i maggiori del mondo, si affrontano e confrontano senza tregua proponendo soluzioni di volta in volta più all’avanguardia, ma che per noi fanno ancora parte della fantascienza.

Nel nuovo stabilimento high-tech Polestar che la multinazionale Geely Group sta completando a Chengdu (Cina), a metà del 2018 (e là si rispettano i tempi), inizierà la produzione del primo modello del brand sportivo di Volvo Car Group.

Si tratta della Polestar 1, una coupé GT 2+2 ibrida che riprende lo stile e il design del Concept Volvo Coupé visto al Salone di Francoforte 2013 e che a sua volta si ispirava alla Volvo P1800 e 1800S, l’iconico coupé del marchio svedese prodotto da 1961 al ’73. 

Onde evitare che, come succede sulla maggior parte delle ibride, il motore termico si attivi non appena si preme un po’ di più sull’acceleratore, la Polestar 1 adotta il sistema già visto sulla prima generazione della Chevrolet Volt (Opel Ampera) e poi proposto anche sulla Lotus Evora 414E-Hybrid vista al Salone di Ginevra 2010. La differenza sostanziale è che il motore endotermico a 4 cilindri da 2 litri a benzina, ha la funzione primaria di generatore per le batterie. Solo on demand lavora insieme con i 2 motori elettrici che trasmettono la coppia motrice a ciascuna delle ruote posteriori per una potenza totale di 600 cv e 1.000 Nm di coppia. In modalità solo elettrica, la potenza è ridotta a 218 cv con un’autonomia di 150 km.

La Polestar 1 è stata sviluppata sul pianale SPA (Scalable Platform Architecture) delle attuali Volvo serie 90 e 60, ma necessariamente modificato dagli ingegneri Polestar per consentire l’alloggiamento della diversa motorizzazione, migliorare la rigidità torsionale, inoltre, parte della carrozzeria è in fibra di carbonio per contenere il peso (circa 2 tonnellate) e abbassare il baricentro. Le innovazioni riguardano anche le sospensioni, a controllo elettronico continuo (CES – Continuoasly Electronic Suspension) prodotte da Öhlins.

Ufficialmente la Polestar 1 è in vendita sul Web dal 17 ottobre scorso ad un prezzo tra 130 e 150 mila euro, con una procedura e sistema di acquisto simile a quello che si dovrà (potrà) utilizzare per la nuova Volvo XC40. Cioè si accede ad un contratto di utilizzo all-inclusive, che comprende assicurazione, assistenza, riparazioni, pneumatici, e anche la possibilità di poter disporre per brevi periodi di altri modelli Volvo.

Come ha anticipato il portavoce di Polestar, Jonathan Goodman, chi vorrà avere un contatto più diretto con il nuovo modello e quelli che seguiranno, potrà andare nei vari «Polestar Space» che verranno realizzati nel mondo e che saranno indipendenti dai «Volvo Studio». 

Se la Polestar 1 è un modello ibrido, tutte le Polestar che seguiranno saranno 100% elettriche. La Polestar 2 che sarà prodotta nel 2019 andrà a confrontarsi con la Tesla Model 3, mentre la successiva Polestar 3, sarà un grosso SUV che vedrà tra le sue concorrenti la Tesla Model X.

[ Paolo Pauletta ]

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