C’è tempo fino al 15 maggio per mettersi in regola alternando le gomme invernali con quelle estive. Interessante la proposta di Assogomma per incentivare la sostituzione degli pneumatici, contenendo i costi. Cosa dirà il Governo?
Cesserà il 16 aprile l’obbligo di utilizzare gomme invernali, o catene da neve, nelle zone e nelle arterie dove è specificamente prescritto. Come noto, l’obbligo di usare tali coperture va dal 15 novembre al 15 aprile, e per la sostituzione è previsto un mese di tolleranza. Entro il 15 maggio, pertanto, le gomme dovranno essere sostituite con quelle estive.
Va comunque precisato che questo obbligo non riguarda chi monta gomme aventi codice di velocità uguale, o superiore a quanto indicato sulla carta di circolazione. Questo codice è generalmente relativo alla velocità di 160 km/h: e soltanto se si montano gomme adatte a codici di velocità inferiori, a un eventuale controllo si rischia una sanzione di ben 419 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di collaudo presso una sede provinciale della Motorizzazione, per verificare il ripristino della gommatura corretta.
Le gomme estive offrono invece il massimo dell’aderenza sulle superfici, permettono la migliore guidabilità e si usurano molto meno ma, soprattutto, garantiscono una sicurezza senza pari. Anche rispetto alla migliore gomma invernale utilizzata – per una ragione o per l’altra – nella stagione più calda, consentono una direzionalità assoluta e uno spazio di frenata ridotto.
È tuttavia facile, per chi scrive, raccomandare di alternare sempre gli pneumatici in funzione del periodo, e sottolineare l’importanza di una corretta gestione dell’auto. Ancora più facile, poi, ricordare come alternare gomme estive a gomme invernali sia un gesto di responsabilità per se stessi, e verso gli altri. Senza star lì a far troppi giri di parole, sappiamo bene che cambiare gli pneumatici, costa. E costa anche provvedere alla gestione di due diversi treni di gomme, e ricoverarli nel modo più opportuno (non tutti hanno un box o una cantina dove «sistemarli»).
Siamo così di fronte al classico paradosso «all’italiana», che rischia di essere percepito come una tassa occulta: si chiede al cittadino di compiere un gesto di sensibilità sociale, accollandosene ovviamente tutte le spese. Ma per incentivarlo in tal senso, ci si limita alla sola minaccia della sanzione. Senza incentivo di sorta, se non il richiamo alla propria coscienza.
Ci è quindi parsa sensata l’idea avanzata dal Direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti, in occasione del #ForumAutoMotive di Milano del 30 marzo scorso. La proposta consiste, in sostanza, in una riduzione dei costi assicurativi, consentendo agli automobilisti «virtuosi» (che alternano regolarmente le gomme estive con quelle invernali) di dedurne una parte, iniziando dalla quota fiscale. “Si tratta di premiare, invece di sanzionare – ha spiegato Bertolotti – così come si erogano agevolazioni e sgravi fiscali per chi acquista mobili, elettrodomestici o condizionatori, è giusto incoraggiare chi contribuisce a ridurre i costi sociali derivati dagli incidenti stradali”.
Da oltre 15 anni Assogomma e Federpneus operano intensamente per comunicare l’importanza di un corretto approccio alla scelta e alla manutenzione degli pneumatici, e la percezione dell’importanza delle gomme giuste per ogni situazione (rimando link articolo di Giovanni Notaro su Courmayeur). La proposta dell’associazione che riunisce i produttori di gomme poggia tanto sulla riduzione della fiscalità, che sull’incentivo industriale: due dinamiche sociali di mai così stretta attualità. Confidiamo che sia senz’altro la via da percorrere, un po’ meno che dal Governo – cui il suggerimento è ufficialmente indirizzato – giungano segnali di ascolto.
[ Alessandro Ferri ]