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Peugeot Pick Up, il ritorno della iconica «Camionnette»

Il Leone fabbricato in Tunisia ruggisce in cinese…

Già a dicembre 2016 PSA Groupe aveva annunciato che da metà 2018, insieme allo storico partner tunisino STAFIM, sarebbe iniziata in Tunisia la produzione di un pick-up, erede delle immortali versioni «Camionnette» delle Peugeot 404 e 504, anche nelle più rare versioni 4×4 realizzate da Dengel, che tuttora circolano nei paesi del nord Africa dopo tanti anni di duro lavoro.

Ora sembra che quella data sarà anticipata, infatti è stato annunciato che da settembre 2017, nello stabilimento di assemblaggio nella regione di Medenine nel sud della Tunisia, inizierà la produzione di un pick-up destinato al mercato locale e più in generale africano, con un volume annuale previsto di circa 1.200 unità.

Una questione di parentela

Nella globalizzazione automobilistica, ovvero la condivisione tra le varie Case automobilistiche di alcuni modelli, che si differenziano solo per il badge applicato sul frontale e per alcuni particolari di finitura, ma che di fatto sono uguali, anche questo nuovo Peugeot Pick Up segue questa consuetudine.

Perciò, dopo il Renault Alskan e il prossimo Mercedes Classe-X che condividono parte della meccanica con la Nissan Navara e la Fiat Fullback che deriva dal Mitsubishi L200, ecco il nuovo Peugeot Pick Up che deriva dal Dongfeng Rich che a sua volta deriva dal pick-up Nissan D22.

Se per i primi, le parentele sono abbastanza chiare, per il Peugeot Pick Up è doveroso chiarire che il Gruppo Dongfeng (DFM) è uno dei quattro maggiori produttori cinesi di veicoli, nel 2009 ne ha venduti 1,9 milioni, molti dei quali prodotti in joint venture con Case automobilistiche europee, tra le quali Peugeot. Attualmente solo tra le autovetture ha 60 modelli in produzione, più i veicoli commerciali (camion) e quelli passeggeri (autobus).

Il pick-up Rich deriva dal pick-up Nissan D22 che in pratica è il modello Frontier prodotto dal ’97 al 2004 per alcuni mercati (Stati Uniti, Australia, ecc.) ed è attualmente ancora prodotto nello stabilimento ZNA (Zhengzhou Nissan Automobile Co) con il nome new Rich.

A questo punto è facile capire come nel gioco delle alleanze, il pick-up Rich porti il marchio Peugeot passando da ZNA e DFM.

Un mezzo da lavoro nel rispetto delle origini del pick-up

 

Di fatto si tratta di mezzo da lavoro con il classico telaio a travi longitudinali, con sospensioni a balestra e ponte rigido, abbinata una meccanica robusta e con poca elettronica, a tutto vantaggio dell’affidabilità.

Esteticamente è uguale al Dongfeng Rich, salvo la presenza del Leone sulla mascherina anteriore, mantiene anche le stesse dimensioni, con una lunghezza 5.080 mm e un’altezza da terra di 215 mm. Nelle versione Double Cab, probabilmente l’unica prodotta in Tunisia, il piano di carico è lungo 1.390 mm e largo 1.400 mm, con una portata totale di 815 kg.

Per quanto riguarda il motore è prevista la presenza di un Turbodiesel da 2,4 litri e 117 cv accoppiato ad un cambio manuale a 5 rapporti. La trazione sarà sia 4×2 che 4×4.

Peccato non sia previsto il motore Turbodiesel da 3 litri e 130 cv disponibile in Cina sull’analogo modello Rich.

Di serie la climatizzazione manuale, i vetri elettrici e un impianto audio con lettore CD e porta USB. Le dotazioni di sicurezza comprendono l’ABS, i sensori di parcheggio posteriori e airbag per conducente e passeggero. Visto il mercato di destinazione, sarebbe senz’altro apprezzata anche una versione Single Cab con cassone più ampio come già proposta da Nissan e più in stile Peugeot.

Probabilmente questo modello risulta essere troppo spartano per la clientela europea, perciò Peugeot (PSA Groupe) non ha ancora deciso se commercializzarlo anche da questa parte del Mediterraneo, ma se ciò dovesse avvenire, non sarà prima del 2021.

[ Paolo Pauletta ]

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