Prestazioni e lusso i target di OTAM per questo battello: obiettivo raggiunto! In passarella al prossimo Cannes Yatching Festival 2015
Otam ha voluto mantenere centrale in questo modello il mix prestazioni/lusso e da questa impostazione è scaturito l’OTAM Millennium 80 HT Mr Brown, una imbarcazione sportiva decisamente emozionante.
L’Otam 80 mantiene tutte le virtù tecniche dei suoi predecessori: è il classico scafo OTAM a V profonda, con il suo angolo di deadrise e con la possibilità di installare due o quattro motori nelle versioni tempo libero o performance, infatti l’originale MTU 2600 HP diesel accoppiato Arneson può essere sostituito da quattro MTU con unità Trimax come nel caso dell’unità «Mr Brown». La potenza aggiuntiva compensa il peso extra degli interni e mantiene inalterate le prestazioni (il «Mr Brown» esprime infatti una velocità massima di 54 nodi).
Nel caso della «versione performance», ciascuno dei quattro MTU ha un albero separato ed è un peccato che le parti immerse siano, appunto, immerse poiché la visione di questi quattro sostegni – che si estendono attraverso lo specchio di poppa – sarebbe decisamente impressionante. La versione performance dell’80HT utilizza eliche di superficie Trimax, il top nel mercato dell’alta velocità, il cui angolo di trasmissione può essere regolato e bloccato solo quando lo scafo è fuori dall’acqua. Questo consente di mettere a punto l’angolo di trasmissione in funzione delle prestazioni che si intendono ottenere, prestazioni sempre flessibili e gestibili; ad esempio se si utilizzano solo i due motori esterni in modo da dimezzare la potenza, l’OTAM 80 HT diviene estremamente docile nelle manovre a bassa velocità.
Lo sviluppo del ponte reca l’impronta dell’esperienza maturata da OTAM nelle competizioni ed infatti qui notiamo quattro sedili anatomici rivestiti in pelle con schienale imbottito che, azionati elettricamente, consentono al timoniere di governare in piedi, seduti o in qualsiasi altra posizione intermedia. La sospensione di cui è dotato il singolo sedile è regolabile in modo da trovare il perfetto livello di comfort rispetto alle condizioni del mare e della velocità tenuta al momento. La strumentazione posta di fronte ad entrambi i sedili della zona operativa è completa ma differenziata: la stazione di comando sinistra è provvista di timone, sistema di navigazione e radar, mentre quella di dritta ha il comando motore ed il principale sistema di controllo dell’impianto propulsivo. Gli schermi sono tutti collegati mediante un sistema automatico che rende i display intercambiabili e, in velocità, il sistema elettronico consente di controllare tutti i motori con una sola leva.
Il salone del ponte di coperta ha un aspetto funzionale, ma divani e tavoli presenti creano un’area conviviale, in linea con lo stile dello scafo che si presenta con un look minimalista ed una personalità ispirata allo stile di Hermes.
Le murate stampate diventano più profonde mentre scorrono verso poppa, creando un passaggio sicuro in avanti, con maniglie modellate nel mazzo. A poppa è stato ricavato un utile pozzetto con posti a sedere ed un secondo lettino prendisole mentre al rimessaggio per il tender è riservato un garage con uno scivolo estensibile incorporato nello specchio di poppa.
Gli interni – progettati dall’architetto Achille Salvagni, con il supporto dello staff tecnico OTAM – sono minimalisti ma sofisticati, e mettono in evidenza il concetto di Italian style.
Il design degli arredi, insieme con l’uso di particolari tipi di ebano e teak con corrispondenti inserti in pelle in colori naturali e tessuti grezzi, creano un’atmosfera affascinante e accogliente ed enfatizzano al tempo stesso la larghezza degli spazi disponibili.
La zona giorno esterna ed il salone principale possono essere trasformati in unico ambiente grazie ad una finestra a scomparsa. Il soggiorno dispone anche di una area conversazione con grandi e confortevoli divani in lino ed un tavolo rotondo e rotante in ebano che può essere utilizzato da tutti gli ospiti.
Il ponte principale è diviso in due aree: la prima – a dritta – è quella operativa di cui si è già detto mentre la seconda area – a sinistra – è dotata di due sedute per gli ospiti e offre due iPad che possono sia monitorare i sistemi dello yacht, motori e GPS, o accedere semplicemente alle varie applicazioni di intrattenimento. Ogni proprietario, durante lo sviluppo e la costruzione del suo yacht, può scegliere tra un’ampia selezione sistemi di domotica ed elettronici, dagli strumenti più avanzati per il monitoraggio e il controllo alle offerte di intrattenimento più sofisticate.
Fra i due quadri di comando si trova una scala che permette l’accesso al ponte inferiore e alla zona notte. Lo yacht, nella versione a quattro motori, dispone di tre ampie cabine con bagno en-suite, e due cabine per l’equipaggio.
La cabina armatoriale si estende per l’intera sezione di prua ed ha il proprio bagno e un’area vanity. Il tutto è completato da due cabine ospiti con letti gemelli.
Per garantire la massima privacy, la cambusa e la cabina del personale assistente sono collocate in una zona separata, con accesso dal ponte principale, mentre l’equipaggio raggiunge la loro cabina direttamente dal ponte di prua.
[ Redazione Motori360 ]