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OMODA 5 sbarca in Italia e lo fa a suon di qualità

OMODA 5 è finalmente realtà, e noi l’abbiamo toccata con mano e provata sulle strade lombarde: sarà all’altezza del mercato italiano?

OMODA&JAECOO presenta in Italia il primo SUV-crossover del marchio; si chiama OMODA 5 e punta tutto su innovazione e tecnologia. Il marchio orientale aveva da tempo intenzione di sbarcare con determinazione in Europa. Durante la conferenza stampa sono state subito evidenti le volontà di presentare al vecchio continente un veicolo maturo ma allo stesso tempo innovativo e tecnologico. OMODA 5 rispecchia a pieno queste caratteristiche e per confermarlo qualche giorno fa abbiamo avuto modo di passare del tempo con lei.

Il primo sguardo con la OMODA 5 rispecchia a pieno la loro filosofia «Art in Motion», riuscendo a dare forma a ciò che la clientela più giovane ricerca e pretende. Lunga 4.373 mm, larga 1.824 mm e alta 1.588 mm svela le sue intenzioni sportive con un passo di 2.610 mm e un’estetica senza rinunce.

Questo design, morbido ma determinato, incarna alla perfezione la meticolosa ricerca dell’equilibrio tra luci e ombre. Il primo elemento che non possiamo non notare è la griglia anteriore a matrice, che fa delle sue generose dimensioni e della forma un tratto distintivo. Questa caratterizzazione decisa prosegue anche al posteriore con lo spoiler a coda d’anatra ribaltato che dimostra grande personalità.

A congiungere questi due tratti distintivi ci pensa la linea di cintura molto filante e la curva aurea che dalle fiancate si estende al posteriore creando quella che a tutti gli effetti sembra una fastback. Queste soluzioni non sono solo un elemento di design, ma anche una scelta costruttiva che ha lo scopo di migliorare stabilità, comfort di guida e piacere al volante senza compromettere un impatto visivo di qualità.

Osservandola nei dettagli, il primo elemento che attira la nostra attenzione sono i cerchi in lega da 18 pollici. Il disegno è identico a quello già visto sulla sorella elettrica OMODA E5, e anche la tecnica costruttiva è la medesima. Sono infatti cerchi forgiati, in colorazione nera, che rafforzano l’impatto visivo da SUV sportivo ma creano anche un elemento di congiunzione tra i modelli del marchio. Family feeling d’altronde è esattamente questo.

In definitiva lo ammettiamo: questa OMODA 5 non è affatto male. L’ampia scelta di colori (quasi tutti molto vivaci) esalta la sensazione di avere a che fare con una vettura giovane e dal carattere sportivo senza escludere una clientela più matura che potrebbe declinare per tinte più classiche ed eleganti.

È arrivato il momento di provarla.

La prova dei fatti…

Spinta da un 4 cilindri 1.6 TGDI turbo benzina da 147 cavalli e 275 Nm di coppia la OMODA 5 non è un fulmine di guerra, ma considerando la categoria di appartenenza le prestazioni sono piuttosto adeguate.

Copre lo 0-100 km/h in poco più di 10 secondi (10,1 per l’esattezza) e, complice l’affidabile cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti (mutuato dalla Geatrab), si muove in modo fluido anche quando c’è da riprendere velocità. Pur essendo un po’ pigro nel prendere i giri, questo 1.6 turbo sa farsi rispettare in ogni contesto, da quello urbano a quello autostradale passando per strade di montagna a pendenze elevate. In definitiva, si comporta bene.

La tenuta di strada, che sembra sempre sicura anche ad andature più elevate o forzando i ritmi nelle strette stradine di campagna, ci ha stupiti. La stazza non è un problema e anche se c’è da lavorare un po’ nei cambi di direzione alla fine con il giusto equilibrio di gas e freno affronta ogni «chicane» nel modo corretto. Sia chiaro, non stiamo parlando di una supercar, ma se volete divertirvi un po’ lei saprà esservi d’aiuto senza strafare. In queste occasioni di guida un po’ veloce abbiamo avuto modo di appurare che freni, sterzo e sospensioni rispondono sempre in modo sicuro e sincero.

È tutto oro ciò che luccica? Non proprio. Pur funzionando bene, le varie modalità di guida espongono questa OMODA 5 a qualche critica. Nello specifico, la modalità di guida «Sport», nata per enfatizzare il piacere di guida, rischia di fare l’esatto opposto a causa del sistema che riproduce in chiave sportiva il sound del motore nelle casse! Eccessivo e poco in linea con le prestazioni della vettura il sistema risulta quasi invadente e fastidioso. E rimanendo in tema rumori, se sono i dettagli a fare la differenza, segnaliamo che anche il suono di inserimento delle frecce o delle quattro frecce non è proprio il massimo… Piccoli dettagli che pur non costituendo difetti gravi è giusto riferire a voi appassionati.

Durante il test drive abbiamo avuto modo di toccare con mano la comodità nella seduta di questa OMODA 5 che smorza bene le imperfezioni stradali senza filtrare in modo eccessivo sullo sterzo ciò che accade sotto le ruote. Complici di questa comodità gli ampi sedili in ecopelle ben profilati e con dettagli di pregio assoluto come le cuciture a contrasto. Soffermandoci proprio sull’interno è impossibile non percepire una grande cura generale. Il design giovane ma senza stravaganze sembra aver fatto centro. La prima evidente chicca tecnologica è rappresentata dall’ampio display digitale al posto del classico cruscotto.

Dettagli di valore

Con ben 12,3 pollici di grandezza, lo smart cockpit della OMODA 5 permette un’ampia scelta di personalizzazioni e grafiche chiare e complete per tutte le funzioni di bordo. La risoluzione HD fa il resto, e permette al guidatore di avere sempre con molta chiarezza i dati a portata di mano. Anche dal punto di vista dell’intrattenimento gli orientali hanno fatto centro.

Un altro display gemello da 12,3 pollici e risoluzione HD fa da plancia di comando centrale, accogliendo con entusiasmo le ultime innovazioni e funzioni in termini di multimedialità, come Apple Car Play e Android Auto wireless nelle loro ultime versioni. Quest’ultimo display è inoltre capace di riprodurre a 360° l’ambiente esterno grazie alle telecamere di sorveglianza e parcheggio, così da avere sempre sotto controllo cosa ci circonda. La riproduzione dei contenuti è decisamente da prima della classe, anche perché a «cantare» ci pensa un sistema audio SONY a 8 altoparlanti e un sistema di illuminazione Led multicolore che può contare su ben 64 colori differenti.

Non manca un sistema di illuminazione che nasce su un pannello touch retroilluminato, ma in questo caso l’entusiasmo lascia un po’ spazio alla perplessità sul corretto utilizzo del touch stesso che a volte potrebbe risultare poco intuitivo. Ottimo, sicuro e funzionale il modulo di ricarica wireless per smartphone.

Piccola ma utilissima chicca l’integrazione del sistema NET PLUS, che purifica l’aria grazie alla presenza di ioni negativi, e garantisce un ambiente sempre sano e pulito. Non mancano le avanzate funzioni keyless (che permettono l’accensione programmata a distanza) e un tasto di accensione one touch che consente un controllo intelligente e intuitivo della messa in moto.

In sintesi,  la qualità percepita a bordo è molto molto buona. La OMODA 5 non vuole esporre il fianco a eventuali difetti o mancanze e quindi pare aver fatto davvero le cose perbene. Siamo rimasti piacevolmente stupiti anche dal bagagliaio, spesso anello debole quando si parla di SUV fastback. La soglia di carico non particolarmente alta e la distribuzione sapiente degli spazi fanno della OMODA 5 una vettura capace di accogliere passeggeri e bagagli nel comfort assoluto. Numeri alla mano parliamo di 360 litri che diventano 1.075 abbattendo i sedili posteriori.

Al tema sicurezza, se state pensando che come al solito gli orientali hanno fanno il compito solo a metà, vi sbagliate di grosso. La OMODA 5 ha ottenuto 5 stelle nel duro crash test Euro NCAP, grazie non solo ai numerosi ADAS ma anche alla struttura della carrozzeria formata per il 78% in acciaio ad alta resistenza. A tal proposito, una menzione d’onore va anche fatta per l’innovativa piattaforma T1X del gruppo Chery. Questo pianale è studiato per migliorare l’abitabilità e la sicurezza senza rinunciare a grandi capacità di guida in strada ma anche in fuoristrada. È infatti evidente una elevata altezza da terra e angoli di attacco e uscita di tutto rispetto.

La simbiosi tecnologia-sicurezza può contare su ben 16 sistemi, tra cui ACC (Cruise Control adattivo), AEB (frenata di emergenza autonoma), BSD (Sistema di monitoraggio dell’angolo cieco), fari intelligenti che si autoregolano con grande precisione e altri sistemi di cui presto parleremo in un approfondimento dedicato.

Tutto ciò potrebbe far pensare di avere a che fare con il solito SUV-crossover dal peso esorbitante. E invece anche a questa voce OMODA si è comportata bene, con un peso in ordine di marcia di 1.530 kg. Ok, non sarà un peso piuma, ma le attenzioni riservate alle sue componenti in leghe leggere ma estremamente resistenti e robuste paga anche sulla bilancia.

E i prezzi? OMODA 5 si può ordinare scegliendo tra sette colori e due allestimenti (Premium e Comfort) a partire da 27.900 euro ma fino a fine settembre sono offerte alcune promozioni, incluso anche il possibile finanziamento con CA Auto Bank a 199 euro al mese che comprende assicurazione furto e incendio. Da sottolineare anche i  7 anni o 150.000 chilometri di garanzia (validi per tutti i veicoli OMODA&JAECOO), senza limite di chilometraggio per i primi 3 anni senza dimenticare i 12 anni di copertura contro la corrosione e la ruggine e 3 per la verniciatura.

Durante la conferenza stampa abbiamo avuto modo di comprendere che le intenzioni di OMODA&JAECOO in Italia sono molto serie. A prescindere dal numero di modelli in rapida crescita, il focus è anche dedicato a dealer e Centri assistenza che rappresenteranno sempre un porto sicuro per i possessori di OMODA bisognosi di manutenzione o aiuto. Piacevolmente stupiti da questa novità ci auguriamo di poter presto condurre un test drive più lungo e dettagliato per capire ancora meglio se questo nuovo crossover ha tutte le carte in regola per attaccare, come è sua intenzione, un segmento di mercato davvero complicato. 

[ Tony Colomba ]