Presentata a Barcellona, città natale del KRT-Kawasaki Racing Team, la supersportiva di Akashi nasce dalla collaborazione fra Kawasaki e l’expertise KRT condita dai suggerimenti dei piloti ufficiali Jonathan Rea e Tom Sykes
Kawasaki, dopo quattro anni di vita della precedente ZX-10R, ne fa debuttare l’erede sulla quale ha trasferito tutta la sua esperienza agonistica, ancor più quella maturata nell’appena trascorso – e vinto – Campionato World Superbike 2015. La nuova Ninja, ha già raccolto in Internet consensi entusiastici al punto che qualcuno l’ha definita «la più bella Ninja di sempre».
La moto, sono dichiarazioni ufficiali, è infatti “il più vicino possibile a quella che ha dominato numerose gare WSBK e Superpole negli ultimi anni” (Kawasaki è arrivata seconda nei Campionati 2012-2014 ed ha vinto quelli 2013-2015) ed è caratterizzata da una serie di innovazioni che riguardano tutti i suoi componenti: dal telaio al motore, dall’elettronica agli ammortizzatori e freni e via dicendo per non parlare della funzionalità estetica dal cupolino più protettivo alla sezione del codino più larga ed ad altre piccole modifiche.
Telaio e ciclistica
Il telaio e molto della ciclistica del modello stradale, ovviamente adattati, derivano da quelli della moto ufficiale da competizione. Il telaio, a doppio trave superiore come il precedente, pur rivisto è sempre costituito da elementi in lega d’alluminio ricavati, in base alle proprietà specifiche del singolo pezzo, da fusione o stampaggio; il cannotto di sterzo è stato riposizionato e può essere regolato in inclinazione mentre alla fine di un lungo periodo di test e sviluppo condotto assieme a KRT, si è giunti alla delibera della forcella anteriore Showa pressurizzata e della sospensione posteriore costituita da un mono ammortizzatore, sempre Showa, caratterizzato dalla presenza di camere separate per compressione ed estensione.
Il forcellone a fulcro regolabile è stato allungato di 15,8 mm e quindi irrigidito applicando dei rinforzi interni, mentre il passo è cresciuto a 1.440 mm contro i 1.425 mm precedenti. Salito anche il peso ora di 206 kg in ordine di marcia (+5 kg) a causa dell’allungamento del passo, dell’irrigidimento del forcellone, dell’adozione dell’ABS ed infine dei dispositivi necessari per adeguare la moto alla normativa Euro4.
L’impianto frenante è ora un Brembo (in sostituzione del precedente Tokico) con doppio disco da 330 mm, pinze monoblocco M50 e pompa radiale con controllo di alta precisione delle tolleranze.
Motore
Il quattro cilindri in linea 16 valvole (riviste nell’alzata) è dotato di alimentazione a doppio iniettore, tre mappe motore con diagrammi di distribuzione variati rispetto a prima, cambio a 6 marce estraibile ed una nuova gestione elettronica più evoluta grazie all’introduzione di una piattaforma inerziale programmata con 6 step di progressiva libertà al posto dei sensori ruota precedentemente adottati.
La rivisitazione dell’albero motore ha portato ad una diminuzione del 20% del momento di inerzia con positivi risultati sui tempi di accelerazione dovuti al conseguente incremento di potenza ai medi regimi (mentre il picco agli alti rimane invariato) e della coppia massima ora di 113 Nm a 11.500 giri.
I pistoni forgiati (invariati alesaggio e corsa 76×55 mm) sono ora di diverso disegno, hanno un mantello di altezza ridotta ed un peso inferiore di 5 grammi rispetto a prima mentre i cilindri hanno pareti più sottili ed il monoblocco differenti canalizzazioni del liquido di raffreddamento; l’alimentazione a doppio iniettore con corpi farfallati di sezione ellittica è dotata di nuove valvole a comando elettronico che ricevono aria da un air-box maggiorato a 10 litri (+25%) alimentato tramite un condotto Ram-Air a presa d’aria avanzata.
Questo propulsore eroga 200 cavalli a 13.000 giri.
Elettronica
La nuova Ninja è la prima Kawasaki con piattaforma inerziale a 6 assi (cinque nel sistema Bosch e uno, Kawasaki, in centralina) ed è anche provvista di controllo di trazione avanzato, launch control, tre mappe motore (potenza piena, ridotta all’80% e al 60%) e gestione della frenata ad alta precisione per il mantenimento della migliore traiettoria anche in caso di frenata in curva.
La nuova unità inerziale gestisce il controllo di trazione (che ha ora tre gradi di intervento), il launch control, l’anti impennata ed il freno motore. Novità anche per il controllo di trazione di tipo predittivo S-KTRC, per il sistema ABS KIBS ritarato più sportivamente e per l’ammortizzatore di sterzo Ohlins elettronico.
Tutti questi miglioramenti hanno permesso alla nuova ZX-10R 2016 pilotata dai tester ufficiali durante un test comparativo, di abbassare il giro in pista di circa 2,7” rispetto alla vecchia…
Kit di potenziamento
È previsto per l’uso in gara ed eleva la potenza di circa 10 cv cambiando centralina ed impianto di scarico lasciando però i collettori di serie che sono già in titanio. Il kit comprende inoltre le boccole per la regolazione dell’inclinazione del cannotto di sterzo e dell’altezza del perno del forcellone, una chiave elettronica per la modifica le modalità di intervento dell’ABS, guarnizioni motore, cuscinetti di biella e banco di 4 diversi spessori per l’albero motore.
Estetica
La linea della nuova ZX-10R, totalmente rinnovata, è ora se possibile ancora più aggressiva della precedente ed il lavoro svolto dai designer è stato così efficace da far percepire l’immagine di una moto più compatta (nonostante le dimensioni leggermente maggiori) e più aerodinamica; la grinta è sempre quella della verdona che però ora presenta un cupolino allargato ed una coda più snella dotata di un nuovo e più compatto gruppo ottico a Led.
Il project leader Yoshimoto Matsuda ha dichiarato: “Nata dalla stretta collaborazione tra il Kawasaki Racing Team e KHI, questo è un modello del quale essere orgogliosi. La Ninja 2016 dimostra che una moto, veloce in circuito, può anche essere una moto da strada facile da guidare. Non bastavano due campioni del mondo per confermacelo, l’abbiamo rifinita affinché riflettesse il vero spirito Ninja Kawasaki“.
Il prezzo, non ancora svelato, dovrebbe superare i 16.1610 euro della versione attuale né si conosce quello del kit di potenziamento; quel che già si sa è che questa nuova Ninja rispetta, prima tra le rivali, le normative Euro4.
[ Giovanni Notaro ]
[ Scheda tecnica: Kawasaki Ninja ZX-10R ]
Motore
Tipo: 4 cilindri in linea 4T raffreddato a liquido
Cilindrata: 998 cc
Alesaggio e corsa: 76,0 x 55,0 mm
Rapporto di compressione: 13,0:1
Distribuzione: doppio albero a camme in testa, 16 valvole
Alimentazione: iniezione (corpi farfallati da 47 mm Ø)
Avviamento: Elettrico
Lubrificazione: carter umido
Telaio
Tipo: Doppio trave in alluminio
Angolo di inclinazione cannotto sterzo/avancorsa: 25°/107 mm
Corsa ruota anteriore: 120 mm
Corsa ruota posteriore: 114 mm
Pneumatico anteriore: 120/70ZR17M/C (58W)
Pneumatico posteriore: 190/55ZR17M/C (75W)
Angolazione dello sterzo sinistra/destra: 27°/27°
Prestazioni
Massima potenza: 200 cv/13.000 giri
Massima potenza con sistema RAM di immissione dell’aria: 210 cv/13.000 giri
Coppia massima: 113,5 Nm/11.500 giri
Trasmissione
Trasmissione: 6 rapporti
Trasmissione finale: Catena
Rapporto di trasmissione: 1,681 (79/47)
Rapporti: 1a 2,600 (39/15)
Rapporti: 2a 2,214 (31/14)
Rapporti: 3a 1,944 (35/18)
Rapporti: 4a 1,722 (31/18)
Rapporti: 5a 1,550 (31/20)
Rapporti: 6a 1,391 (32/23)
Frizione: Multidisco in olio, a cavo
Freni
Freno anteriore: doppio disco semiflottante da 330 mm Ø; pinze radiali Brembo Monoblocco: M50 a 4 pistoncini
Freno posteriore: Disco singolo da 220 mm Ø, pinza a singolo pistoncino
Sospensioni
Anteriore: forcella Showa inverted Balance Free Front Fork 43 mm Ø, pressurizzata con camera esterna, regolabile in estensione e compressione, nonché nel precarico molla
Posteriore: mono-ammortizzatore Showa BFRC con posizionamento orizzontale; regolabile in estensione e compressione, nonché nel precarico molla
Dimensioni
Dimensioni: (LxLxA) – 2.090 x 740 x 1.145 mm
Interasse: 1.440 mm
Altezza da terra: 145 mm
Altezza della sella: 835 mm
Capacità serbatoio: 17 litri
Peso: 206 kg