Domenica 19 maggio si corre sul leggendario circuito di Le Mans, il Monster Energy Gran Prix de France
I camion della Motogp sono arrivati in Francia pronti a riempire il paddock dello storico circuito di Le Mans che evoca vecchie imprese eroiche a partire dalla fine degli anni Sessanta. Questo impianto può ospitare 100.000 spettatori con tribune che circondano quasi tutto il tracciato. La pista è decisamente un po’ “strettina” ma regala curve molto particolari che obbligano i piloti a brusche staccate ed improvvise accelerazioni.
Il mondiale è iniziato con un trio spagnolo pronto a darsi battaglia dove l’attuale campione del mondo Jorge Lorenzo (Yamaha) ha vinto la prima gara in Qatar, mentre Marc Marquez (Honda) si è aggiudicato la seconda gara texana di Austin e Dani Pedrosa (Honda) il Gran Premio di Spagna a Jerez della Frontera. La classifica per il momento vede in testa Marquez con 61 punti seguito da Pedrosa con 58 e Lorenzo 57, un po’ più staccato il nostro Valentino Rossi con 43 punti. Sembra che il mondiale sia un circolo chiuso tra i tre spagnoli, ma noi speriamo che il “Dottore” torni presto ad infiammare la lotta per questo mondiale 2013.
Analizziamo ora la storia di ogni singolo pilota su questo tracciato, per capire chi potrebbe essere il favorito a salire sul gradino più alto del podio.
Marc Marquez
Giusto iniziare dal piccolo campione spagnolo che detiene la testa della classifica mondiale. Per lui ogni tracciato è quasi nuovo visto che è debuttante in MotoGp. Le Mans può definirsi magica da una parte e amara dall’altra. Nel 2011 proprio su questo circuito vinse la sua prima gara in Moto 2; anno che sfiorò di poco il mondiale.
Dani Pedrosa
La sorte non ha mai aiutato lo spagnolo qui a Le Mans dove nel 2010 ottenne un deludente quinto posto; stesso risultato dello scorso anno anche se con pista bagnata.
Ma la peggiore di tutte è stata la gara del 2011 quando Marco Simoncelli effettuò un sorpasso ad esterno di curva facendo cadere il povero Dani e rimediando una frattura alla clavicola che lo tormentò per tutta la stagione, infortunio che compromise il mondiale che andò al compagno di squadra Casey Stoner. Per ora non sembra essere un circuito a lui favorevole ma il tipo di guida di Pedrosa e la pista sembrano essere giuste per sfatare questo tabù che dura da tre anni. Il morale del pilota è alle stelle, vista la splendida vittoria di Jerez e l’ottima forma dimostrata. Si spera che il circuito Bugatti diventi magico anche per lui e ci possa regalare tanto spettacolo.
Jorge Lorenzo
Diversa la situazione di Lorenzo visto che questo tracciato gli ha regalato tanti successi. Il più importante fu quello del 2010, dopo una lotta serrata, vinse il duello con il compagno di box Valentino Rossi. Da questa gara Lorenzo capì il suo potenziale e ci fu la svolta decisiva verso il primo titolo iridato. Nel 2011 non andò come l’anno precedente, complice una gara strana dove l’asfalto era in condizioni a metà tra bagnato e asciutto, che gli valse la medaglia di legno…
Valentino Rossi
Pista magica per il campione italiano dove ha sempre ottenuto grandi vittorie e grandi risultati persino negli anni bui Ducati; infatti su questo tracciato Rossi con la rossa di Borgo Panigale ottenne un terzo posto nel 2011 e un secondo nel 2012. Gli anni precedenti sono sempre stati costellati da vittorie e podi importanti.
La pista la conosce alla perfezione e la moto sembra essere, questa volta, quella giusta. Si spera che prima o poi il nostro centauro possa regalarci la prima vittoria del 2013 e che la squadra possa aiutarlo il più possibile per trovare l’assetto più adatto per la guida di Rossi. È il nostro augurio!
Abbiamo concentrato l’attenzione sui primi quattro piloti in classifica ma non mancheranno di certo le sorprese.
Si aspetta sempre una rinascita delle Ducati di Andrea Dovizioso e Nicky Hayden; il primo ha ottenuto un podio lo scorso anno il secondo non è mai stato tanto incisivo.
Pace o non pace?…
Jerez della Frontera ci ha lasciato con un piccolo “caso”: l’incidente che ha coinvolto i due connazionali spagnoli Marquez e Lorenzo. A fine gara il campione del mondo in carica non ha voluto commentare il sorpasso inflittogli dal piccolo Marquez rifiutandogli sia la mano che le scuse. Lorenzo ai microfoni disse di non voler commentare l’accaduto a caldo per non cadere nella tentazione di dire frasi sbagliate. Concordiamo con lui e facciamo un plauso al campione che dimostra sempre molta diplomazia. Marquez chiede scusa al compagno informandolo che nel 2005 Rossi fece lo stesso con Gibernau e che proprio in quel punto lo stesso Lorenzo effettuò un sorpasso con le 125 su Olive nello stesso identico modo. Difficile decidere chi ha torto e chi ha ragione ma forse Lorenzo lascia intendere che una pietra è stata messa su questa faccenda commentando, il giorno dopo, la sua gara in questo modo: “Ho sempre cercato di essere positivo, così devo esserlo pure oggi, finire la gara con sedici punti è sempre un grande risultato. Sono stato secondo per tutta la gara e ho perso una posizione all’ultima curva, quindi non è stata una gara perfetta. La gara perfetta è quando riesci a vincere e se non è possibile, fare secondo, o terzo. Oggi abbiamo ottenuto un altro podio e siamo abbastanza vicini ai primi. D’altra parte dobbiamo migliorare la moto. Credo di aver fatto due errori in gara, uno in partenza e uno all’ultima curva; ho pensato che Marquez fosse più indietro così non ho fatto una “traiettoria” difensiva, questo è stato il mio secondo errore.”
Nel frattempo i due piloti hanno volato insieme sullo stesso aereo…
Sorpasso giusto o no?
L’ingresso di Marquez apre un discorso molto complesso dove c’è chi afferma che le corse di moto non sono per signorine, chi invece trova scorretto questo tipo di comportamento. È una ruota che gira da diversi anni, e ci sono stati casi in passato che hanno scatenato molte più polemiche. Oltre a quello già citato tra Rossi e Gibernau quello più eclatante fu di Capirossi su Harada in 250 dove l’italiano spinse fuori il giapponese non solo vincendo l’ultima gara ma addirittura un mondiale ai danni dello stesso Harada. Nei box a fine gara scoppiò il putiferio tra proteste e si dice che volò anche qualche chiave inglese tra i box rivali. Forse la Dorna dovrebbe ascoltare di più i piloti e trovare una linea di intesa non solo per lo spettacolo ma anche per la sicurezza di loro stessi. Riportiamo qui di seguito i pensieri di alcuni colleghi di Marquez e Lorenzo.
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
“È l’ultimo giro, e si tratta di una manovra aggressiva ovviamente. Credo che se non si fossero toccati Marc sarebbe finito fuori pista, il che significa che lui era un po’ in ritardo in frenata. Si sono toccati nel mezzo della curva, una curva simile alla prima di Austin dove però ho avuto tempo di vederlo arrivare. Spero solo non accada nelle prossime gare”.
Colin Edwards, NGM Mobile Forward Racing
“Sono corse motociclistiche no? Ogni volta che ci sono così tante persone e c’è così tanta passione… e c’è Marquez. Siamo in Spagna! Sono cose che succedono da queste parti, non importa da che parte stai, o le accetti o le accetti… Sono corse”.
Andrea Dovizioso, Ducati Team
“Credo che Marquez sia stato abbastanza aggressivo, ma non credo abbia oltrepassato i limiti. Sicuramente dovremo parlare con la Commissione Sicurezza per chiarirci le idee riguardo le regole. Tutti devono sapere come lottare”.
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
“È un attacco duro senza dubbio quello di Marc. Ha toccato Jorge, ma è l’ultimo giro, l’ultima curva ed è normale che quello dietro ci provi. Jorge ha lasciato la porta aperta e Marc ci si è buttato, credo siano cose che capitano in gara”.
Stefano Rondinelli
Orari TV “Le Mans” 2013 su Italia 2
VENERDÌ 17 MAGGIO 2013
Prove libere 1: ore 9.55
Prove libere 2: ore 14.05
SABATO 18 MAGGIO 2013
Prove Libere 3: ore 9.55
Prove Libere 4: ore 13.30, Diretta Italia 1
Qualifiche: ore 14.00, Diretta Italia 1
DOMENICA 19 MAGGIO 2013
Warm-up: ore 9.40
Gara: ore 14.00, Diretta Italia 1