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Moto dei Miti: una collezione sorprendente a due passi da Roma

Un museo che trova la sua ricchezza nel mix e dell’unicità dei pezzi esposti. Grande festa presso la farm di Althea a Civita Castellana

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“È più che un semplice museo, è una collezione che vuole anche far vivere una passione: per le moto e per i piloti“:iIl 18 novembre 2017, giorno di presentazione del Moto dei Miti – Collezione Genesio Bevilacqua, è una data che sarà ricordata da tutti i veri appassionati delle due ruote.

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Con la sapiente regia di Media Event di Civita Castellana (VT), la presentazione del brillante commentatore Fabrizio Calia  de La7 e dopo il warm-up dei ragazzi della Trial Academy di Civita Castellana, i riflettori sono stati tutti per Carlos Checa, arrivato sul piazzale d’ingresso in sella alla Ducati Althea Racing, con cui vinse il titolo mondiale Superbike 2011: un ingresso a sensazione che ha ufficialmente sollevato il sipario sul Moto dei Miti, svelando ai presenti – ospiti ed esponenti dei media di settore e non – le meraviglie di una collezione collocata, non a caso, nei pressi del reparto corse di Althea Racing; un modo efficace per sottolineare la continuità fra un passato fatto di successi costruiti con abnegazione, sapienza e combattività con un presente basato sui medesimi valori.

E sempre a proposito del ricongiungimento fra passato e presente come non sottolineare che l’occasione ha favorito l’incontro fra Roberto Gallina, team manager che ha condiviso i grandi successi di Lucchinelli ed Uncini in 500, con lo stesso Lucchinelli, e Virginio Ferrari.

Chi coltiva profondamente una passione, quale che sia, conserva in fondo all’anima un po’ del bambino che era – una grande verità che Antoine de Saint-Exupéry ha magistralmente illustrato nel suo Piccolo Principe – ed è con questi occhi, anche con questi occhi, che l’appassionato guarda a queste creature meccaniche cui l’amore restituisce un’anima.

Guardare, ammirare e sognare: ecco cosa ci può regalare «Moto dei Miti», un sito attraverso cui Genesio Bevilacqua ha voluto raccontare la storia, sua dei suoi piloti e delle relative moto che oramai sono leggenda.

La struttura ospita testimonianze di assoluto rilievo come, ad esempio, la Ducati (con le Desmosedici GP di Casey Stoner e Loris Capirossi e le 1098 iridate di Carlos Checa), la Cagiva (con la V594 di John Kocinski e le HD 250 che aprirono il percorso competitivo dei Castiglioni); altro capitolo è rappresentato dalle Honda (dalla RC30 alla NR750 «Oval Piston» alle 125 e 250 2T di Loris Capirossi) ed ancora la Suzuki con la Gamma 500 di Marco Lucchinelli,… e molto altro, basti sapere che il di più è ciò che non abbiamo riferito e chi vuole farsi un’idea prima di saltare in sella alla sua amata due ruote alla volta di Civita Castellana non ha che da guardarsi il sito http://www.motodeimiti.com/ dove scoprirà anche l’esistenza di schede tecniche e copiosa documentazione.

Altro fattore da plauso è che non si tratta di «maquettes», pezzi da museo magari prive di pistoni o altri particolari importanti (spesso capita, più di quanto si creda) ma di testimonianze vive di un’epoca che partendo da fine anni ’70 arrivano sino ai giorni nostri perfettamente in grado di girare, un richiamo alla tradizione museale inglese (un esempio su tutti il National Motor Museum del Castello di Beaulieu).

Genesio Bevilacqua, patron di Althea Racing, ha illustrato agli intervenuti la genesi del progetto sottolineando che “Il primo step è stato la creazione di uno spazio dedicato alla memoria del mio grande amico Paolo Pileri. Subito dopo è iniziata l’avventura con Carlos Checa, che ci ha portato al titolo mondiale, e ho voluto conservare anche i suoi ricordi. Da lì si è sviluppata l’idea di Moto dei Miti. Ho inoltre dato a tutti gli appassionati la possibilità di visitare questa struttura grazie al sito www.motodeimiti.com, dove è possibile fare un tour virtuale della collezione, con foto dettagliatissime di tutte le moto”.

Sempre parlando di questa sua nuova creatura, Bevilacqua ha sottolineato come la Collezione-Museo vuole essere “fonte d’informazione oltre che di ispirazione. Queste «creature» sono testimonianze vere e concrete di storia del motociclismo, corredate da schede tecniche e da un archivio di testi specifici e filmati d’epoca”.

Bevilacqua ha poi chiamato sul palco il «suo» campione, Carlos Checa, protagonista di una premiazione speciale, così commentata “Questa grande accoglienza mi emoziona. Ho conosciuto il team Althea Racing in un momento difficile della mia carriera, ma qui sono riuscito a trovare subito il feeling giusto e tutti insieme abbiamo costruito qualcosa di indimenticabile”.

Dopo Checa, sono stati premiati anche gli altri grandi ospiti dell’evento, a partire da Roberto Gallina, Marco Lucchinelli e Virginio Ferrari, tre grandi campioni accomunati dai grandi successi conseguiti sotto i colori del team Suzuki Gallina, che diviso con il pubblico presente battute e ricordi di puro vintage, uno show che ha fatto bene al cuore di tutti. E poi lo spazio, ugualmente importante, dedicato agli ex campioni europei Alberto Rota e Fabio Biliotti come agli altri piloti – forse meno conosciuti al grande pubblico ma ugualmente capaci di guadagnarsi la stima di Bevilacqua: Giuliano Zera, Giancarlo Rossi, Duilio Damiani e Simone Bustreo di BMP Tappi

È stato lo stesso Bevilacqua ha spiegare le ragioni di queste premiazioni speciali: “Qui a «Moto dei Miti» non si pesa solo il numero dei titoli vinti, ma anche la passione più profonda e genuina per il motociclismo. Per me un mito è chi vive lo sport con amore sincero, come faccio io, a prescindere dai risultati”.

La cerimonia si è conclusa con il conferimento della cittadinanza onoraria di Civita Castellana a Carlos Checa e Raffaele De Rosa per mano del Sindaco, Gianluca Angelelli, e dell’Assessore allo Sport, Antonio Zezza.

[ Giovanni Notaro ]