Tutto (quasi) nuovo sotto un restyling sempre fedele alla tradizione
L’entrata nella compagine sociale del private equity Investindustrial di Andrea Bonomi che già ha quote anche in Aston Martin e Ducati deve aver portato bene alla Morgan che ha presentato un gioiello che modello dopo modello e versione dopo versione è da sempre fedele a se stesso: prendete una Morgan di 30 o 40 anni fa e mettetela a fianco di questa nuova versione e, alla prima occhiata veloce, sarà difficile percepire le differenze che pure ci sono, eccome!
Solo ad un esame più attento diverrà chiaro che ci si trova di fronte ad un’auto completamente nuova ma altrettanto aderente alla sua tradizione, un instant classic cui non si rimane indifferenti; ovviamente parliamo di un’auto un po’ scomoda (probabilmente meno che in passato), senza bagagliaio, nella quale prima ci si infila e poi si scende e che, nell’operazione contraria, richiede agilità e disinvoltura.
Ma qui si parla di un prodotto nato dalla passione e destinato ad appassionati (facoltosi…) che in nome di questo sentimento sono disposti a sorvolare sui tanti difetti che, alla fine, diventano se non pregi, caratteristiche uniche.
E veniamo all’oggetto di cotanta ammirazione.
Una linea senza tempo
La vedi e la riconosci all’istante: le linee, sinuose e quasi sexy, sono quelle ben note che qui divengono lievemente modernizzate e apparentemente più muscolose; il tutto con pochi, discreti tocchi.
Questa Morgan Plus 6, ora modello top della Casa inglese, conserva l’elegante sinuosità delle sue «ave», il cofano spropositatamente lungo, l’abitacolo spostato quasi sull’asse posteriore (garanzia di immediato feeling con l’auto), solita, splendida calandra ed eleganti ma grintose ruote da 19” con pneumatici ribassati.
È questo particolare che dona alla nuova Plus 6 la grinta cui si accennava prima: i passaruota sono ben riempiti, quasi non c’è più spazio tra il filo del passaruota stesso e un pneumatico che in più presenta un’impronta a terra notevolmente più larga di quella delle coperture dei modelli precedenti dettaglio che la dice lunga sulle prestazioni di questo nuovo modello.
Arriva l’alluminio
Il telaio CX-Generation rappresenta una rivoluzione copernicana in casa Morgan: il legno di frassino, comunque non completamente abbandonato, cede il passo all’alluminio e la rigidità torsionale è aumentata del 100%; il diverso spessore dell’alluminio, e la diversa struttura, regalano alle gambe degli occupanti ben 20 cm in più ed ai bagagli il 31% di spazio (da poco a poco di più…).
Non completamente abbandonato, precisavamo prima ed infatti il telaio in alluminio è integrato dalla nota struttura in legno di frassino che contribuisce comunque alla funzione strutturale e che continua a fungere – senza funzione portante – da appoggio per l’intera carrozzeria.
Gli interni
Anche qui tutto nuovo ma sempre inequivocabilmente Morgan: bei sedili avvolgenti, bei rivestimenti e bel cruscotto ma poi lo sguardo si sposta sul voluminoso tunnel di trasmissione e l’occhio cade sul moderno selettore del cambio automatico, che c’entra poco o niente con tutto il resto: una stonatura che è in realtà il prezzo da pagare per chi si avvale del nuovo complessivo motore-cambio BMW condiviso con la Z4 e la Toyota Supra.
I materiali rispettano la tradizione della scuola inglese quindi, alla vista, grande qualità e bellissimo aspetto con un cruscotto ospitato al centro della bella plancia in radica e sopra al tunnel di trasmissione mentre davanti al pilota fa bella mostra di sé un cruscotto secondario con display centrale mentre il volante è dotato dei paddles per il cambio marcia.
Meccanica
Come detto il motore è il noto 6 cilindri in linea BMW turbo da 3 litri con 340 cv e 500 Nm di coppia, che fiondano questo elegante roadster da 0 a 100 km/h in 4,2” con una velocità massima di 267 km/h; il cambio è sempre di origine BMW-ZF con tre modalità di controllo («Sport», «Plus» e «Manual»).
Le sospensioni anteriori sono a doppio triangolo, quelle posteriori a ruote indipendenti sono multilink a quattro bracci mentre il nuovo pianale ha ora un passo appena più lungo del precedente.
Il peso è di soli 1.075 kg che, coniugate con i 340 cv del propulsore e la compattezza del corpo vettura (lunghezza/larghezza/altezza: 389-176-122 cm), la dicono lunga sulle doti stradali di questo roadster come del resto il seguente filmato ci mostra:
Technical specification (fonte: Morgan UK)
- Engine BMW B58 TwinPower Turbo inline six-cylinder engine.
- Gearbox ZF eight-speed automatic with sport, sport plus and manual shift modes
- Maximum power 335 bhp (250 kW) @ 6.500 rpm
- Maximum torque 369 lb ft (500 Nm)
- Acceleration 0-62 (0-100 kph) 4,2 seconds
- Top speed 166 mph (267 kph)
- Fuel economy (combined) 34 mpg (8,2 l/100 km)
- CO2 emissions 180 g/km
- Dry weight 075 kg
Versioni e prezzi
Questa Plus Six verrà offerta nelle varianti
- «PlusSix Bespoke», versione base con capote in mohair.
- «Plus Six Touring», dotata di hardtop amovibile, in materiale composito e proposto in tinta Morgan Sport Ivory oppure fornito nello stesso colore della carrozzeria, sarà prodotta in sole 50 unità.
- «Plus Six First Edition Emerald», dotata di hardtop amovibile in materiale composito, e proposto nella stessa tinta della carrozzeria British Racing Green con interni in tinta crema e modanature in legno di noce ad effetto opaco.
- «Plus Six First Edition Moonstone», sempre in soli 50 esemplari e carrozzeria in Ice Blue (idem per l’Hard Top) con plancia dello stesso colore e rivestimenti in pelle Dark Blue ed accenti in nero lucido.
I prezzi dovrebbero partire da quasi 90.000 sterline.
[ Giovanni Notaro ]