Le parole di Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI a «ilfattoquotidiano.it» sono lapidarie: “È stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare…. hanno prevalso i personalismi” e questo è l’amaro epilogo di una querelle che oramai si trascinava da un paio di anni.
Ora il problema è fare in modo che, Monza a parte, non sia l’Italia ad uscire fuori dal Circus governato più che dalla FIA da un Bernie Ecclestone sempre (più) potente nonostante l’età e le cicliche voci di un suo ritiro.
Due le piste in ballo: Mugello ed Imola a proposito dei quali Sticchi Damiani ha amaramente dichiarato che “Sia l’uno che l’altro sono purtroppo un’altra cosa rispetto a Monza. Tra il poco e il niente è meglio il poco”.
Queste parole – per quanto comprensibili e forse, alla luce del paragone con Monza, condivisibili – non faranno gran che piacere ai patron dei due circuiti.
Imola ha dalla sua il fatto di aver già ospitato gare di Formula Uno che hanno offerto pagine di grande spessore mentre per il Mugello c’è da dire che ha di recente ottenuto l’omologazione FIA proprio per le gare di Formula Uno e, cosa parimenti importante, appartiene alla Ferrari che dopo tutto ha un «certo» peso in seno alla FIA e nei confronti di Ecclestone.
Sticchi Damiani potrebbe anche, è l’eventuale iniziativa sarebbe del tutto comprensibile, aver riservatamente sottoposto a Ecclestone l’alternativa Imola e/o Mugello in vista del poi avveratosi siluramento di Monza.
Ci sono state quaranta milioni di ragioni che hanno portato alla chiusura delle trattative: da due anni era noto che il mantenimento di Monza nel calendario della Formula Uno dipendeva dal versamento nelle casse di Ecclestone di un bel gruzzoletto… e che per i suo raggiungimento la Regione Lombardia aveva a suo tempo stanziato 20 milioni mentre gli altri 20 milioni dovevano provenire da altre fonti.
La perdita del Gran Premio di Monza costituisce, questo va detto, anche una piccola sconfitta personale per il nostro Capo del Governo il quale lo scorso settembre aveva testualmente dichiarato “Il Gran Premio a Monza ci sarà” ed una grossa debacle per il Presidente dell’ACI Milano, poiché la Sias, Società di gestione dell’Autodromo, è direttamente controllata proprio dall’Automobile Club di Milano.