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Mini 5 porte, quei centimetri in più che fanno la differenza…

Un po’ più lunga e con 2 porte in più per offrire maggior spazio a disposizione dei passeggeri senza penalizzare il vano bagagli che è più capiente della 3 porte. Motori di nuova generazione per un divertimento di guida ancora maggiore

Pietrasanta (Lucca) – Primo contatto all’insegna del n° 5 con l’ultima nata nella famiglia delle Mini nella versione a 5 porte sulle sinuose strade delle 5 Terre, fino al borgo di Corniglia e poi fino a Porto Venere, per stimolare tutti i 5 sensi e gustare il piacere di guida di questa Mini che, nonostante il passo più lungo, non evidenzia differenze di comportamento rispetto alla più compatta 3 porte.

Ho detto gustare perche è uno dei 5 sensi che vengono stimolati guidando la Mini, «il gusto» del go-kart feeling, cioè quella sensazione di guida tipica della Mini fin dal suo esordio nel lontano 1959, ma anche il gusto con il quale è stata rifinita, paragonabile ad una BMW di alta gamma.

L’altro senso è «l’udito», perché è un piacere sentire il suono dei nuovi motori, anche a 3 cilindri turbo sia benzina che Diesel, che ergano fino a 136 cv.

Non trascurabile il senso della «vista» stimolato dal suo design e dalla possibilità di personalizzazione grazie alla possibilità di scegliere tra 11 colori per la carrozzeria e 3 per il tetto. Senza contare le infinite varianti di abbinamento per le modanature, le calotte degli specchietti e gli interni.

Se poi paliamo di «tatto», è il volante multifunzione con la corona in pelle e una impugnatura generosa per tenere sempre tutto sotto controllo, il primo particolare della vettura con il quale si viene in contatto, ma anche i sedili sportivi delle versioni Cooper anch’essi disponibili a richiesta in pelle.

Infine «l’olfatto», ma questo è il senso che si percepisce attraversando le 5 Terre, magari con il tettuccio panoramico aperto, per sentire il profumo degli ulivi, delle vigne e del mare di questo stupendo territorio.

Esterno

Rispetto alla 3 porte il passo è stato allungato di 72 mm per aumentare dello stesso valore lo spazio a disposizione per le gambe dei passeggeri posteriori. Pur conservando la stessa larghezza della scocca di 1.727 mm, lo spazio all’altezza dei gomiti di chi sta seduto dietro è aumentato di 61 mm, inoltre sopra la testa ci sono 15 mm in più. Per armonizzare l’insieme della vettura al passo più lungo, la carrozzeria è stata allungata di 161 mm, consentendo in tal modo anche di incrementare la cubatura del vano bagagli che nella 5 porte è di 278 litri (+67 litri) che diventano 941 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.

A richiesta, sotto il piano posteriore, è possibile avere un altro vano per piccoli oggetti. In alternativa si può inserire il più utile ruotino di scorta con un supplemento di 95 euro, ma non sulle Cooper e Cooper S in quanto hanno lo scarico posizionato nella parte centrale.

In alternativa ai fari alogeni, la Mini 5 porte può essere equipaggiata con gruppi ottici Led, sia per quanto riguarda i proiettori anteriori che le luci posteriori.

La gamma colori può contare su 3 colori per il tetto ai quali si possono abbinare 4 colori pastello e 9 metallizzati per la carrozzeria, incluso il nuovo lapisluxury blue e altrettante varianti a contrasto per le calotte dei retrovisori.

Rispetto alla One, le versioni Cooper si riconoscono nel frontale per la griglia della mascherina nera e una presa d’aria sul cofano, mentre dietro esibiscono uno spoiler sopra il lunotto. A richiesta il tetto panoramico ad azionamento elettrico.

Interni

Ampio l’equipaggiamento di serie e molti gli optional disponibili, non solo per personalizzare la propria Mini, ma anche per equipaggiarla con molte dotazioni utili nella guida quotidiana per migliorare l’assistenza al guidatore.

Tra le «chicche» presenti nel lungo elenco, il Mini Visual Boost, video multifunzione posizionato al centro della plancia in una corona circolare i cui Led variano di colore a seconda della funzione attivata. Sullo schermo da 8,8” oltre a visualizzare il navigatore, sul quale si può interagire con un pomello posizionato tra i due sedili, e ciò che sta dietro nelle manovre di retromarcia con il Park Assistant, c’è anche il Driving Mode.

Tre modalità per 3 caratteri di guida selezionabili con un anello girevole alla base della leva del cambio: GREEN per ottimizzare prestazioni e consumi; MID Mode e SPORT che va ad influenzare l’acceleratore, lo sterzo e la dinamica della cambiata se si è scelto lo Steptronic a 6 rapporti.

Tra gli optional utili anche il Driving Assistant che, attraverso una telecamera posizionata nella parte anteriore della vettura, riduce la velocità se ci si avvicina troppo al veicolo che precede oppure anticipa la frenata per evitare un tamponamento o l’investimento di un pedone.

Utile nella guida l’Head-Up Display, il piccolo schermo trasparente che fuoriesce di fronte al guidatore sopra la strumentazione circolare parzialmente sovrapposta, che consente di visualizzare molte informazioni senza distogliere lo sguardo dalla strada.

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Per la Mini Cooper si può scegliere tra 2 motori a 3 cilindri, uno a benzina da 1.499 cc e 136 cv oppure un Diesel da 1.496 cc e 116 cv. La Cooper S invece ha i motori a 4 cilindri della stessa cilindrata di 2 litri sia per il benzina, 192 cv la potenza massima, che per il Diesel di nuova generazione che dispone di 170 cv.  La Mini One invece ha solo propulsori a 3 cilindri: il nuovo 1,2 litri a benzina con 102 cv e il Diesel da 1,5 litri e 95 cv.

I consumi e le emissioni di CO2 dichiarati variano leggermente a seconda della misura degli pneumatici adottati e vanno dai 3,6 l/100 km con 92 g/km della One Diesel ai 6.0 l/100 km con 139 g/km della Cooper S a benzina.

Indipendentemente dalle motorizzazioni le prestazioni si mantengono sempre elevate e si va dai 187 km/h della One D ai 232 km/h della Cooper S.

La Mini 5 porte è equipaggiata di serie con un moderno cambio manuale a 6 rapporti dotato con un pendolo a forza centrifuga nel volano per compensare le vibrazioni torsionali e assicurare una maggiore silenziosità. Inoltre un sensore consente di variare il numero dei giri del motore nelle cambiate sportive ed evitare il fuori giri nelle scalate.

Eccetto che per la One Diesel, in alternativa al cambio manuale si può optare per un automatico/manuale Steptronic a 6 rapporti, mentre per la Cooper S il tipo «sportivo» che genera tempi di cambiata più brevi e con la particolarità che può essere gestito anche tramite i paddles al volante.

Le sospensioni, del tipo McPherson davanti e multilink dietro, con la specifica taratura e un assetto perfezionato offrono quello tipico chiamato go-kart feeling. Per tutte le Mini 5 porte il Dynamic Stability Control, il Dynamic Traction Control e l’Electronic Differential Lock Control sono di serie. Come optional, il Dynamic Damper Control, con molle e ammortizzatori specifici, regolabili su 2 posizioni: Sport o Comfort.

Ampia la scelta tra i cerchi in lega disponibili, sia per quanto riguarda il disegno che il colore, ma anche il diametro, di serie da 15” con pneumatici 175/65 per One e Cooper, da 16” con pneumatici 195/55 per la Cooper S. A richiesta si possono montare anche cerchi da 17” o 18”, ma non di più per non penalizzare il comfort di marcia.

Prezzi

La Mini 5 porte viene proposta in 6 versioni, due per la One, due per la Cooper e due per la Cooper S. La Mini One con il motore a benzina costa 19.100 euro, la Diesel 20.700 euro. La Cooper a benzina 21.500 euro, la Diesel 22.750. La Cooper S benzina 25.750, la Diesel 27.100.

Naturalmente questi sono i prezzi base, però la lista degli optional è lunga e può risultare difficile rinunciare a tutti. Molti sono molto accattivanti, anche se non indispensabili, spesso sono irrinunciabili per un cliente tipo di Mini. La personalizzazione è un must.

Per risparmiare qualcosa si può optare per i vari «Pacchetti» che comprendono molti interessanti optional e consentono di risparmiare mediamente oltre il 20% fino al 27%.

Paolo Pauletta

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