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Mercedes Classe S Lunga, test con… autista

Abbiamo provato l’ebbrezza di un viaggio sulla poltrona posteriore della nuova Classe S

Prego si accomodi. No, al posto guida c’è l’autista, lei siede dietro. Suona strano – per chi prova auto di mestiere – rimanere per tutta la durata del test comodamente adagiato nel «posto dei VIP». Ma l’auto in prova è una Mercedes Classe S Lunga, l’ammiraglia per definizione, l’auto che accompagna i potenti della Terra in ogni spostamento. E a loro di quanto sia piacevole da guidare interessa poco, ciò che conta è il confort o, più in generale, la qualità della vita bordo.

 

Esterni

Il tutto senza tralasciare il design, che sulla nuova classe S appare riuscito come non mai. Il centro stile della casa di Stoccarda è riuscito a dare grazia e slancio ad una berlina di oltre cinque metri, tenendo bene a mente due capisaldi imprescindibili: eleganza sì, ma con un tocco di aggressività. Perché se è vero che il lusso al giorno d’oggi è soprattutto essenzialità, su una S non deve mai mancare quella sensazione di imponenza, che porta d’istinto a lasciar strada in autostrada non appena se ne scorge il minaccioso frontale (con fari Led High Performance) dagli specchietti.

 

Interni

Ma di tutto questo chi siede dietro non se ne cura. Sulle poltrone posteriori del pacchetto First Class ci si può stendere, essere massaggiati, oppure concedersi un flute di champagne, naturalmente ghiacciato, visto che proviene dal vano refrigerato della consolle centrale. Da qui si comanda elettronicamente ogni parametro della vettura, dalla climatizzazione con impianto a quattro zone, all’azionamento delle tendine laterali e posteriori, dall‘impianto audio Burmester High End con 24 altoparlanti e 1.540 watt ai vari sistemi multimediali, che meritano un discorso a parte.

 

Multimedia

Nel caso in cui lo chauffeur sia in ferie, si avrà a che fare con il raffinato Comand Online, dal quale si gestiscono: navigazione, telefono, audio, video e internet, il tutto attraverso un enorme schermo da 31,5 cm con il quale abbiamo preso confidenza in occasione della prova della S Coupé. Ma il nostro (di chauffeur) le ferie le aveva finite e così ci siamo divertiti ad utilizzare l’Individual Entertainment, due schermi da 25,4 cm, dai quali ogni passeggero posteriore può gestire tutte le funzioni della vettura. Si può vedere un film, scegliere quale parte della schiena farsi massaggiare o navigare su Motori360.it per dare un’occhiata alle ultime novità…

Su strada

Viaggiare sulla Classe S è un’esperienza unica, non si sta solo comodi, si è letteralmente coccolati. A volte anche troppo, ad esempio il morbido cuscino integrato al poggiatesta si scalda facilmente ed è difficile da rimuovere. Ce ne facciamo una ragione, anche perché attorno a noi tutto scorre in maniera caotica e rumorosa, mentre all’interno regna il silenzio. Se la vostra S non è 4Matic, allora potete montare le sospensioni Magic Body Control che annullano il rollio in curva, ma anche senza di queste l’auto sembra viaggiare su un binario, assorbendo senza sussulti ogni asperità della strada.

Prestazioni

Capitolo prestazioni. Detto che un viaggio su una Classe S non è mai troppo lungo, vista la potenza in ballo rischia però di diventare molto breve. La nostra S 500 ha un V8 da 455 cv e 700 Nm di coppia ed è accoppiato alla trazione integrale 4Matic, per una velocità massima autolimitata di 250 km/h e uno scatto da 0 a 100 sbrigato in appena 4,8 secondi. E non consuma neanche tanto, 9,1 litri ogni 100 km di media. Un vero affare, sembrerebbe, poi però dai uno sguardo al listino e scopri che tra i 90 mila euro di una Classe S «base» e questa ce ne passano altri 60 mila. Roba da ricchi.

Valerio Maura

 

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