Debutterà il prossimo gennaio al Salone di Detroit (NAIAS) la seconda generazione dell’iconica Classe G che si presenta più confortevole e con soluzioni tecnologiche di ultima generazione, pur conservando le sue caratteristiche da vero fuoristrada
Fin dal suo debutto nel 1979, il Geländewagen rappresenta il massimo per ogni appassionato di fuoristrada. Per la sua robustezza e caratteristiche meccaniche che gli consentono di affrontare e superare qualsiasi ostacolo su ogni tipo di terreno, è sempre stato paragonato a un carro armato, ma con scopi ben più pacifici.
Nel 2019 ricorre il suo 40° compleanno e vuole presentarsi ai suoi estimatori in forma smagliante, con dotazioni di ultima generazione, ma soprattutto con un abitacolo più confortevole, pur mantenendo il suo aspetto originario.
Già da alcuni anni giravano voci su una possibile nuova generazione di Classe G, creando apprensione negli affezionati che tanto amavano quella sua linea tanto lontana da ogni principio aerodinamico, ma tipicamente tedesca. Sono stati realizzati anche dei concept, come dimenticare l’Ener-G-Force del 2012, ma alla fine Mercedes-Benz ha deciso di mantenere per la seconda generazione della Classe G, quel suo aspetto squadrato con vetri e parabrezza piatti, elementi che l’hanno resa un’icona del segmento. Anche se è un segmento in via di estinzione, le «Fuoristrada» di fatto non esistono più, l’unica che mantiene ancora questo carattere è la Jeep Wrangler, ora ci sono i SUV e i SAV, ma sono tutt’altra cosa.
Tutta diversa, ma sempre la stessa
Pur mantenendo, anzi migliorando ulteriormente, le sue capacità fuoristradistiche, la Classe G Model Year 2019 che vedremo all’imminente Salone di Detroit ha voluto colmare quella lacuna, forse l’unica, che la caratterizzava fin dalle sue origini: l’abitabilità. D’altra parte originariamente la Classe G doveva essere spartana, era stata progettata per i militari, solo successivamente vennero affiancate le versioni civili, via via più raffinate, fino ad essere considerata oggi un’auto di lusso, un must, tanto che buona parte delle vendite, almeno negli Stati Uniti, ma non solo, è costituita dalle esclusive versioni AMG, le top di gamma.
Visivamente le maggiori dimensioni sono impercettibili, ma quei pochi centimetri in più di larghezza e di lunghezza, dovuti al passo maggiorato di +40 mm e ad una ottimizzazione dei volumi interni, hanno consentito di offrire maggiore spazio ai passeggeri; soprattutto per quelli seduti dietro che ora hanno +15 cm in più per le gambe, +55 mm all’altezza dei gomiti e +30 mm in più all’altezza delle spalle. Lo spazio per i bagagli può essere ottimizzato ripiegando gli schienali posteriori nel frazionamento 60/40.
Allestimenti e rifiniture di alta gamma
I sedili anteriori hanno la regolazione elettrica con i pulsanti posizionati sulla portiera in modo da vedere ciò che si va a regolare, molto meglio rispetto alle regolazioni a fianco del sedile dove bisogna andare a tatto. Tra le funzioni, presenti di serie o disponibili come optional, la possibilità di memorizzare la posizione dei guidatori, il riscaldamento, il massaggio e i supporti lombari regolabili. Nei sedili attivi Multicontour anche i cuscini d’aria laterali che si gonfiano o sgonfiano automaticamente seguendo la dinamica del veicolo. In pratica offrono maggior supporto laterale in curva, meno in rettilineo.
Ciò che sorprende e che caratterizza la nuova Serie G è la plancia, praticamente la stessa della Classe E con 2 schermi digitali affiancati da 12,3”, uno per i 2 strumenti circolari di fronte al guidatore, l’altro più centrale per il sistema di infotainment che comprende tra le varie funzionalità, il navigatore e il sistema audio che di serie è dotato di 7 altoparlanti. Con l’opzionale sistema Burmester gli altoparlanti sono 16 con un amplificatore da 590 Watt e Digital Sound Processing. Le versioni entry level o «Professional» della Classe G, avranno un equipaggiamento di serie meno completo e strumentazione analogica.
Il layout è quello di sempre
Unici particolari evidenti che differenziano la Classe G, ma che fin dal 1979 fanno parte del modello, sono i 3 pulsanti cromati al centro, tra le 2 bocchette d’aria stile turbina, per il bloccaggio dei 3 differenziali e il maniglione di fronte al passeggero.
Il volante regolabile su 4 posizioni, è lo stesso della Classe S e nell’allestimento AMG ha la base piatta. Un badge applicato alla carrozzeria con la scritta «Schöckl Proved» identifica la nuova Classe G. Si riferisce al Monte Schöckl di 1.445 m che sovrasta la città di Graz (Austria), sede dello stabilimento Magna Steyr dove viene prodotto il modello.
L’indiscussa solidità strutturale della Classe G è ulteriormente confermata dallo spessore delle porte che ora è il doppio di prima in seguito all’irrobustimento imposto dalle norme di sicurezza e dalla maggiore consistenza dei pannelli. Nonostante questi adeguamenti, il peso nella nuova Classe G è mediamente inferiore di -200 kg grazie anche all’utilizzo massiccio di alluminio.
[ Paolo Pauletta ]