Al Salone dell’Auto di Shanghai la Casa di Stoccarda presenta, in anteprima mondiale, la prossima generazione delle vetture compatte e delinea, con il Concept A Sedan, una nuova, potenziale tipologia di carrozzeria
Un’auto non è nulla, senza una forma. Il marchio, poi, se non esprime un linguaggio identitario fatto di linee caratteristiche, di stilemi, di tutto quello che abitualmente definiamo come «family feeling», è come se non esistesse. Ciò premesso, e considerando che dopotutto le auto, per certi versi, sono come le persone, quando parliamo del design della Mercedes Classe A, ci riferiamo a una filosofia caratterizzata da una limpida sensualità. Sensualità che nel breve futuro, come preannunciato qualche tempo fa dalla scultura «Aesthetics A», sarà ancora più enfatizzata.
Ecco dunque, in anteprima mondiale al Salone dell’Auto di Shanghai, il nuovo Concept A Sedan e il suo design al tempo stesso «hot and cool», chiamato a esprimere l’evoluzione del linguaggio formale di Mercedes-Benz. Un design pulito, che alterna superfici accentuate a linee e giunture ridotte, tutt’altro che inosservato nello stand della Casa tedesca. Il perché lo spiega chiaramente il responsabile dello stile di Daimler AG, Gorden Wagener: “quando le nervature e le linee si riducono al minimo, restano la forma e il corpo. Ed è allora che lo stilista deve fare un balzo in avanti, e avere il coraggio di seguire l’essenziale”.
Osservando le immagini, le premesse per un felice esordio della nuova Classe A ci sono tutte: le proporzioni del concept sembrano praticamente perfette, armonizzate dalle linee sinuose, e tutto il potenziale che serve per inaugurare una nuova era del design pare esserci tutto.
L’attuale generazione delle vetture compatte nella gamma a tre punte, introdotta nell’autunno del 2012, ha cambiato la fisionomia tradizionale del modello d’attacco del Gruppo. Smessi definitivamente i panni del monovolume di piccole dimensioni – categoria in declino nei dati di immatricolazione, a favore del crescente settore dei SUV compatti – la Classe A è diventata una cinque porte che, affermandosi rapidamente nelle vendite, ha contribuito in modo significativo a rilanciare più che mai l’immagine del marchio. Dal 2012 a oggi sono stati venduti nel mondo oltre due milioni di Mercedes compatte: un risultato che testimonia l’apprezzamento di quel linguaggio formale moderno ricordato poco prima, così come verso le innovazioni nei sistemi di assistenza alla guida, la connettività e il piacere di guida.
“Il successo delle nostre compatte dimostra il grande consenso raccolto dall’attuale generazione”, ha dichiarato Britta Seeger, del Consiglio Direttivo di Daimler AG, presente a Shanghai come responsabile Vendite di Mercedes-Benz Cars. Ulteriore, decisivo fattore del successo è stata la varietà di cinque modelli diversi tra loro: alla cinque porte Classe A e al monovolume medio Classe B si affiancano la berlina CLA e la filante station wagon CLA Shooting Brake, per chiudere con il crossover GLA.
L’auto dal volto incisivo
Ma com’è fatto il Concept A Sedan? Lo studio è finalizzato alla proposta di una berlina compatta di alta gamma, di lunghezza media e larghezza importante (rispettivamente 457 e 187 centimetri) e slanciata nell’altezza (un metro e 46 cm). Una vettura quindi con le proporzioni dinamiche di una berlina premium, in stile coupé e, nel contempo, compatta grazie al classico design a tre volumi, con sbalzi ridotti soprattutto nella coda e la parte superiore della vettura piatta e arretrata. La berlina ha poi altre caratteristiche peculiari come il montante posteriore relativamente verticale, i finestrini laterali ampi e la linea di cintura alta, e ha davanti a se un compito impegnativo: riuscire a far apprezzare anche nell’Europa Occidentale le berline compatte, invogliando l’utenza non necessariamente giovane, ma senz’altro giovanile, cui l’auto è destinata, a preferirla rispetto alla versione a cinque porte, o alla pratica station wagon.
I passaruota pronunciati con arco ridotto mettono in risalto gli esclusivi cerchi in lega da 20”, con un look sportivo «Aerowheel» e superficie strutturata tra le razze, che comunica un inedito livello di eccellenza tecnica. Le maniglie delle porte della showcar sono a filo con la carrozzeria, mentre i retrovisori esterni, interpretati in chiave moderna, sporgono dalla linea di cintura.
Il frontale è decisamente incisivo, progettato per esprimere sicurezza di sé: si connota soprattutto per la mascherina Panamericana bassa e inclinata in avanti, dotata di inserti cromati verticali e Stella centrale, nonché al cofano motore allungato con powerdome. Impossibile poi restare indifferenti all’ampia presa d’aria inferiore, con griglia a rombi e modanatura decisa in cromo scuro.
L’avvenire è nelle luci
I fari, dotati di sopracciglio tipico del marchio e struttura a griglia all’interno, conferiscono alla vettura uno sguardo accattivante, rendendola inconfondibile.
La scultura strutturale ricca di dettagli di carattere tecnico si contrappone all’immagine sinuosa degli esterni: il cosiddetto «stimulating contrast» rappresenta uno dei sei pilastri su cui si fonda il design di Mercedes-Benz. La struttura a griglia nei fanali è rivestita con una vernice UV e viene illuminata con una luce ultravioletta; in questo modo il faro «brilla» di colori diversi a seconda della funzione di illuminazione selezionata: le luci di marcia diurne, ad esempio, risultano bianche.
Questa singolare tecnologia delle luci trova impiego anche nella coda: anche la decisa grafica delle luci di posizione posteriori assume l’aspetto di una scultura strutturata. Seguendo l’evoluzione di questa filosofia di design, le linee e le giunture nella coda sono state ridotte.
Il paraurti posteriore, in contrasto con la verniciatura, presenta una sezione inferiore in look diffusore lasciata nera e un inserto cromato che accentua la larghezza e sottolinea la posizione di prestigio della vettura.
Le mascherine dei terminali di scarico integrate sono realizzate in cromo scuro. Altre caratteristiche tipiche di questo concept che sembra pronto all’uso su strada sono la vetratura oscurata per tutti i cristalli, a favore della privacy, e l’ampio tetto panoramico in vetro.
[ Alessandro Ferri ]