Immatricolate in Italia ad agosto 91.551 autovetture (+ 9,46% rispetto allo stesso mese del 2017) e questo nonostante un giorno lavorato in meno. Un risultato indubbiamente positivo influenzato tuttavia da una certa pressione sul mercato operata da alcune case spinte dalla necessità di smaltire autovetture non ancora in regola con il nuovo sistema europeo di omologazione WLTP in vigore il 1° settembre (*).
Con questo risultato il mercato italiano dell’auto ha recuperato quasi completamente il modesto calo delle immatricolazioni registrato nei primi 7 mesi dell’anno riportandosi sostanzialmente sullo stesso livello dello scorso anno. Si conferma quindi consolidamento dei risultati raggiunti nel 2017 con circa 2.000.000 di immatricolazioni, una previsione confermata anche dall’indicatore del sentimento dei concessionari che – interpellati dal Centro Studi Promotor nell’ambito dell’indagine congiunturale sul mercato dell’auto condotta a fine agosto – manifestano una moderata fiducia sull’evoluzione della domanda nei prossimi mesi.
Secondo Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor, il mercato italiano dell’auto continua ad essere sostenuto dalla domanda di sostituzione generata da un parco circolante che in Europa è secondo soltanto a quello della Germania. Alla domanda di sostituzione si aggiunge quella, di quota decisamente più modesta, di nuova motorizzazione, come confermato dall’aumento di anno in anno del nostro parco circolante.
L’elevato tasso di motorizzazione del nostro Paese non dipende soltanto da una buona propensione all’acquisto di auto degli italiani, ma anche dalla deficitaria ed obsoleta offerta di trasporto pubblico (soprattutto per gli spostamenti pendolari) unita alle caratteristiche degli insediamenti abitativi che nel nostro Paese hanno un elevato livello di dispersione sul territorio. L’analisi dei dati della prima parte dell’anno mette evidenza inoltre alcuni cambiamenti nella composizione qualitativa della domanda che per il tipo di alimentazione richiesto, continua a restare, pur con qualche flessione, fedele al Diesel con la quota di abbandono orientata soprattutto delle soluzioni a benzina, ma anche delle ibride e delle auto a metano. Indipendentemente dal tipo di alimentazione risultano oggi penalizzate le berline tradizionali a favore di crossover e fuoristrada, in grande crescita.
(*) Il sistema europeo WLTP permette una misurazione più accurata dei livelli di emissioni nocive ed inquinanti.