Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto si toglie una piccola soddisfazione «statistica» avendo previsto esattamente 12 mesi fa un mercato 2014 a 1.350.000 vetture. I dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti indica che il mese di dicembre si è chiuso con 91.518 immatricolazioni di autovetture nuove, segnando un +2,35% rispetto allo stesso mese del 2013, consuntivando nell’intero 2014 1.359.616 pezzi, pari al +4,2% rispetto al 2013. Quindi per Federauto la sua previsone si discosta di circa uno 0,7%.
La Federazione (rappresenta i concessionari di auto, veicoli commerciali, industriali e autobus, di tutti i brand commercializzati in Italia) fa notare che un mercato italiano a 1.360.000 ci fa tornare indietro alla fine degli anni ’70. Le differenze però rispetto a 35 anni fa sono enormi, sia dal punto di vista economico che sociale. Inoltre in quel lontano passato non esistevano le chilometri zero, che oggi dipingono un quadro più roseo di quanto non sia in realtà. Rispetto al 2012, che tutti considerano un anno orribile, abbiamo perso ancora un -2,9%. È per questo che bisogna pesare e contestualizzare un dato che sembrerebbe positivo, ma non lo è, – per Federauto – “inquieta e siamo convinti che se il Governo non darà attenzione al nostro settore, alle nostre proposte, come ad esempio l’IVA agevolata per i privati, il 2015 bisserà il 2014 attestandosi attorno a 1.400.000 veicoli. Inoltre, il tasso di sostituzione dei veicoli precipitato, ha contribuito ad elevare l’età media del parco circolante con ripercussioni in termini di maggiore inquinamento, consumi elevati e scarsa sicurezza e con forti impatti negativi su circa 1.000.000 di lavoratori che opera nella nostra filiera”.