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Mercato auto claudicante: un gennaio a -7,55%

I dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci dicono che in gennaio sono state immatricolate 164.864 autovetture con un calo del 7,55% sullo stesso mese del 2018.

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Le cause di questo inizio d’anno negativo sono identificabili, secondo Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor, nelle tre seguenti circostanze:

  • La prima è addirittura di cambio della cultura dell’automobile: in tutti i mercati evoluti i potenziali acquirenti stanno chi più chi meno percependo che l’automobile così come oggi la conosciamo sta migrando verso nuove forme di alimentazione e verso vetture tecnologicamente molto più avanzate di quelle sinora e tutt’ora a listino. Questa consapevolezza e l’incertezza sui tempi della transizione che si annuncia si traducono spesso in un rinvio di decisioni di acquisto che in altre condizioni probabilmente sarebbero già mature.
  • La seconda deriva da un differente approccio al mercato da parte di alcune importanti case che, già dallo scorso anno, stanno privilegiando i canali di vendita più remunerativi annullando o riducendo l’offerta delle «chilometri zero», cioè di vetture praticamente nuove, ma già immatricolate, che sino a poco tempo fa venivano commercializzate a prezzi particolarmente contenuti.
  • La terza nasce dalla crescente consapevolezza da parte delle famiglie e delle imprese che l’economia italiana è in frenata, come conferma il dato sul PIL diffuso il 31 gennaio, dato che evidenzia, a meno di una improbabile inversione di tendenza a breve, una nuova entrata del Paese in recessione nonostante lo stesso Capo del Governo cerchi di sdrammatizzare.

Anche se questa situazione non ha nulla in comune con la crisi del 2008, il segno meno desta comunque preoccupazione negli operatori del settore che, stando all’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor sui concessionari auto, esprimono  cautela nel prevedere l’andamento della domanda, pur se gennaio è stata registrata una discreta tenuta degli ordini ed una buona affluenza negli show room di visitatori attratti in moltissimi casi dalle molte novità presentate dalle case automobilistiche.

Secondo il Centro Studi Promotor la situazione appena descritta è coerente con la previsione di un mercato 2019 in moderato calo sull’anno precedente, previsione condivisa dal 31% degli operatori interpellati mentre il 69% prevede per il prossimo quadrimestre una domanda stabile se non in aumento.