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Maybach back?

Il glorioso marchio tedesco, pertinente al gruppo Mercedes, potrebbe tornare sotto forma di «Maybach edition» per distinguere serie speciali top di gamma

La recente Classe S, ammiraglia della casa di Stoccarda, potrebbe riportare in auge il logo Maybach. Fonti che intendono restare anonime, hanno in questi giorni confidato a Bloomberg che l’attuale sesta generazione della Classe S comprenderà un modello a passo lungo, dedicato in primis al mercato cinese, che si fregerà del logo Maybach e sin dai primi mesi di quest’anno voci in tal senso si sono moltiplicate in Internet.

Questa particolare versione della S-Class risponderebbe ad una precisa domanda del mercato cinese delle vetture di lusso, la cui clientela predilige auto a passo lungo da far condurre al proprio chauffeur per effettuare trasferimenti nella massima comodità, al punto che questa «Maybach edition» della S-Class dovrebbe essere a soli 4 posti nonostante il passo allungato rispetto alla omologa versione «normale».

Il costo di questo «scherzetto»? La stessa Mercedes avrebbe dichiarato che sarà “doppio rispetto al costo di una Rolls Royce” e poiché questa costa sul mercato americano all’incirca mezzo milione di dollari, il conto è presto fatto.

Se così fosse potremmo essere alla vigilia di una sfida tutta tedesca nel settore delle berline di alta rappresentanza in quanto i marchi Rolls Royce e Bentley appartengono rispettivamente ai gruppi BMW e Volkswagen…. con Mercedes in mezzo…

La via del lusso

Ma questo «ritorno» sembrerebbe essere solamente il primo passo: la Mercedes intenderebbe infatti operare un vero e proprio re-branding di Maybach che, analogamente a AMG per le versioni sportive, diverrebbe il marchio distintivo delle versioni extra-lusso di alcuni modelli della gamma Mercedes. Si parla infatti con insistenza, in assenza di conferme ufficiali, di una GL Maybach in risposta all’annuncio di SUV Bentley, Rolls-Royce e Lamborghini (Audi).

L’attuale periodo di crisi globale, partito nel 2008, ha comportato la cessazione delle attività del marchio Maybach nel 2012; una storia articolata e sofferta quella di questo marchio che, sorto a fine ‘800, iniziò con la produzione di dirigibili, i famosi Zeppelin, mossi dapprima da motori prodotti dalla Daimler Motoren Gesellschaft (era destino…) e poi da propulsori direttamente progettati e realizzati.

La prima auto Maybach, di lusso ovviamente, fu la W3 del 1921 (6 cilindri in linea, 5,7 litri, 70 cavalli) ed i modelli a seguire costiturono una escalation di lusso, tecnica e potenze (il più rappresentativo fu probabilmente il «DS-8» V12 da 8 litri e 200 cavalli del 1931). La produzione di questa tipologia di auto proseguì sino allo scoppio della seconda guerra mondiale che coincise con la conversione in chiave bellica della produzione che fornì all’esercito tedesco per tutta la durata del conflitto motori marini e, più in particolare, tutti i propulsori che equipaggiarono carri quali Panther, Tiger I e II ed il cacciacarri Jagdtiger.

Nel dopoguerra, fallito il tentativo di tornare alle auto di lusso, l’Azienda si convertì alla produzione di motori diesel marini e ferroviari. Nel 1960, alla morte di Karl Maybach, l’azienda fu rilevata dalla Daimler-Benz.

Giovanni Notaro

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