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Los Angeles Auto Show

Un palcoscenico per le novità del 2015 ed i concept che indicano l’orientamento del design dei modelli futuri delle grandi Case, ma anche auto virtuali da pilotare sui videogames

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Debutto a Salone di Los Angeles per il pick-up Colorado, ultimo di un tipo di veicolo che ha contribuito a fare la storia di Chevrolet, prodotto nelle versioni WT (Work Truck), LT (Light Truck) e Z71, più accessoriato e destinato al tempo libero.

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È disponibile sia nella versione a Crew Cab (doppia cabina) a 5 posti che X-cab a 4 posti, ovvero con una porta e mezza, con la particolarità molto pratica che anche la mezza porta si apre, ad armadio e senza montante, per facilitare l’accesso nell’abitacolo.

02Pur avendo una lunghezza di 5.400 mm è considerato un mid-size e nella versione Crew Cab si può avere anche il cassone un po’ più lungo, 1.880 mm anziché 1.580 mm.

Le motorizzazioni sono a benzina, un 4 cilindri da 2,5 litri DOHC e 200 cv, oppure un V6 VVT da 3,6 litri e 305 cv. Si può scegliere tra un cambio manuale Eaton a 6 velocità, oppure automatico Hydra-Matic a 6 rapporti. La trazione può essere sia a 2 che a 4 ruote motrici.

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Oltre a queste versioni MY 2015, Chevrolet ha presentato anche il Colorado ZR2, sigla già usata tra il ’90 e il 2000 per identificare le varianti del Blazer e del S-10 equipaggiati con dotazioni chiaramente destinate per un uso off-road; tra queste, le sospensioni rialzate e gli pneumatici di maggiori dimensioni.

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Il Colorado ZR2 si presenta in un inedito colore verde metallizzato (Cyprus Green) con una mascherina frontale ridisegnata, presa d’aria sul cofano motore, piastre di protezione, verricello anteriore e codolini supplementari sui parafanghi che incrementano la larghezza del corpo vettura di 5”, quel che basta per consentire l’alloggiamento degli pneumatici 275/65R18 montati su cerchi in lega dedicati.

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Questi interventi hanno consentito di ottenere dei buoni angoli di entrata 30,7° e di uscita 22,7°, migliori rispetto al Z71 che può contare rispettivamente su 25° avanti e 21° dietro.

Sotto il cofano del «ZR2» troviamo un turbodiesel Duramax da 2,8 litri e 181 cv abbinato ad un cambio automatico a 6 rapporti.

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Tra le europee presenti a Los Angeles, BMW che ha presentato come premiere negli States le X5 M e X6 M nella nuova edizione 2015. Due SUV dalle caratteristiche entusiasmanti che dispongono di un V8 Twin-turbo da 4,4 litri e 575 cv, 20 cavalli in più rispetto alla versione precedente e alle dirette concorrenti, soprattutto negli Stati Uniti, ovvero Mercedes AMG M63 e Porsche Cayenne Turbo con, rispettivamente, 557 e 520 cavalli.

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Anche Volvo ha presentato la sua novità, la V60 Cross Country, una via di mezzo tra la V60 e la CX60, vedi https://www.motori360.it/31169/volvo-v60-cross-country. Negli Stati Uniti verrà commercializzata sia la versione a 2 ruote motrici (FWD) con i motori a 4 cilindri da 2 litri e 240 cv, sia a 4 ruote motrici (AWD) con il propulsore a 5 cilindri da 2,5 litri e 250 cv. Completa la dotazione di sicurezza, di serie, che comprende la frenata automatica e l’allarme di probabile collisione.

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La maggiore altezza da terra di 65 mm rispetto alla V60 consente un migliore approccio su strade non asfaltate, senza dimenticare che non è un fuoristrada. I codolini sui passaruota conferiscono l’aspetto da crossover che ritroviamo anche nella Audi A4 Allroad e nella VW Passat Alltrack, sue dirette concorrenti.

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Tra le sportive purosangue, riflettori puntati sulla Ford Mustang Shelby GT350, presentata con lo slogan: «Il Ritorno della Leggenda».

Realizzata sulla base della Mustang MY 2015, va ad affiancarsi alle più «tranquille» versioni fastback, convertibile e la Speciale «50°Anniversario», equipaggiate con il V6 da 3,7 litri e 305 cv, oppure con il nuovo 4 cilindri in linea EcoBoost da 2,3 litri e 310 cv.

Carroll Shelby e la Ford Mustang Shelby GT350 nel 1966

Carroll Shelby e la Ford Mustang Shelby GT350 nel 1966

La Shelby GT350 è l’erede della omonima versione realizzata nel 1965 da Carrol Shelby e quella attuale vuole essere anche un omaggio al «grande ragazzo» scomparso nel 2012.

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Come è logico che sia, la sostanziale differenza tra le sue «sorelle» sta sotto il cofano, dove troviamo il nuovo motore V8 Ford da 5,2 litri e 500 cv, il più potente motore Ford aspirato di sempre con questa cilindrata. L’innovazione principale di questo propulsore è che è il primo motore V8 Ford con i gomiti dell’albero motore disposti a 180° anziché a 90° come finora.

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A differenza di V8 tradizionale, dove le bielle girano sull’albero a gomiti a intervalli di 90°, allineando i gomiti, cioè a 180°, le bielle si muovono in modo uniforme, il motore è più equilibrato. Questa soluzione, già adottata per i motori V8 sulle vetture da competizione e da altri costruttori europei come la Ferrari, consente un ordine di accensione che si alterna tra le bancate, riducendo la sovrapposizione degli impulsi di scarico. Inoltre, la sequenza del movimento del cilindro con l’albero a cammes e le relative valvole, permette al cilindro di «respirare» meglio e di conseguenza migliora il rendimento e le prestazioni.

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Anche Lexus ha voluto indicare la linea dei suoi futuri modelli presentando la LF-C2 destinata a prendere il posto della IS C. Questo concept è realizzato sulla base della RC 350, ma con le dimensioni esterne leggermente inferiori, larghezza di 1.840 mm (-40 mm) e lunghezza 4.714 mm (-55 mm). Uguale il motore V6 da 3,5 litri e 277 cv.

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La linea della LF-C2 è molto attraente ulteriormente impreziosita dal colore giallo oro, così come i suoi interni in pelle bianca, che riveste anche la plancia e il volante. Il capo designer della LF-C2 Yasuo Kajino ha voluto sintetizzare con un pensiero molto giapponese questa sua creazione: “Tutti noi siamo istintivamente attratti e ispirati da quelle cose che catturano la bellezza della luce, quando si mette qualcosa nella luce giusta, la gente la vede in un modo che non l’ha mai vista prima”.

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Un concept che non vedremo mai sulle strade è la Chevrolet Chaparral 2X Vision Gran Turismo. Un nome molto lungo per un veicolo realizzato dal Marchio per ricordare una storica partnership che risale agli anni ’60, quella tra General Motors e Chaparral Racing, quando le Chaparral vincevano su tutte le piste, nel Campionato Indy, Trans-Am e SCCA (Sports Car Club of America), con i loro enormi alettoni.

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Questo veicolo, che esteticamente è una via di mezzo tra un aereo e una Formula Uno, lo vedremo solo nel game Gran Turismo 6 della Sony Play Station 3 e solo lì potremo provare le sue strabilianti prestazioni ottenute dal suo motore elettrico da 900 cavalli, 386 km/h con uno 0-100 percorso in 1,5 secondi.

Paolo Pauletta