La crescita del settore Mobility Solutions ha portato al gruppo Bosch un fatturato superiore alla crescita del mercato
Continua forte la crescita di Bosch nel settore Mobility Solutions, principale divisione del Gruppo che nel primo trimestre 2015 ha fatto registrare una crescita del fatturato pari al 7% (13% a livello di consolidato di Gruppo se non si tenesse conto delle variazioni dei tassi di cambio).
“La nostra tecnologia e la presenza internazionale ci permetteranno anche quest’anno di crescere più del mercato di riferimento” ha affermato Rolf Bulander, Presidente della divisione Mobility Solutions, all’incontro con la stampa automotive a Boxberg.
Nel 2014 il volume di affari di Bosch nel settore Mobility Solutions è aumentato del 8,9%, ovvero oltre il doppio rispetto alla crescita del mercato. La vendita di sistemi importanti come ESP o i sistemi d’iniezione diretta di benzina e common rail a gasolio, è aumentata del 20%. In futuro Bosch offrirà sempre più soluzioni volte a migliorare la mobilità individuale. “Bosch sta guardando oltre il cofano” ha continuato Bulander.
I veicoli a propulsione alternativa sono più efficienti
Sulla strada verso la mobilità del futuro, Bosch sta seguendo, con grande successo, tre percorsi di sviluppo verso una guida elettrificata, automatizzata e connessa in rete. “Abbiamo fatto grandi progressi in tutti i tre campi”, ha sottolineato Bulander.
Nel prossimo decennio il motore endotermico resterà ancora la base per una mobilità efficiente e verrà sempre più spesso abbinato alla propulsione elettrica. Grazie agli interventi sul motore che Bosch introdurrà nei prossimi cinque anni, il consumo di quelli a gasolio calerà ancora del 10%, mentre i consumi dei motori a benzina scenderanno quasi del 20%.
Grazie all’integrazione con la mobilità elettrica, il motore a combustione sarà ancor più efficiente. Nel 2025 il 15% di tutti i veicoli di nuova immatricolazione disporranno almeno di una trazione ibrida ed è proprio nell’ottimizzazione di questa combinazione tra motore elettrico e motore a combustione che Bosch giocherà un ruolo primario. Di 30 progetti che Bosch ha già realizzato con i propri clienti per l’elettrificazione della guida, dieci riguardano propulsioni ibride plug-in per veicoli di classe superiore. Questi veicoli possono viaggiare su lunghi tragitti a benzina o gasolio, mentre utilizzano la pura propulsione elettrica nel traffico cittadino. “Abbiamo l’esperienza necessaria per rendere la propulsione alternativa un successo”, ha affermato Bulander. “Ci siamo riusciti con il diesel e lo vogliamo ripetere con la trazione elettrica”.
Un terzo di incidenti in meno con i sistemi di guida automatica
Anche il mercato dei sistemi di assistenza alla guida è in netta espansione e in questo settore Bosch aumenta il proprio fatturato di un terzo all’anno. L’anno scorso il Gruppo tedesco ha fornito per la prima volta oltre 50 milioni di sensori per i sistemi di assistenza alla guida. Nel 2015 raddoppierà nuovamente, come già nel 2014, il fatturato di sensori radar e sensori video. Bosch è leader mondiale nel campo dei sensori radar, per esempio i sensori utilizzati nella regolazione adattiva della velocità. Quest’anno la società inizierà la produzione in serie di una linea di nuovi sistemi: dall’assistenza negli ingorghi e nelle manovre di scarto, al parcheggio da controllo remoto.
Entro il 2020 diventerà realtà l’Highway Pilot: la guida automatizzata sulle autostrade. Secondo l’opinione del Dirk Hoheisel, membro del Board Bosch, si tratterà di un passo decisivo nello sviluppo: “Riusciremo così a passare dalla guida parzialmente automatizzata a quella totalmente automatizzata. Il guidatore diventerà un passeggero, aumenterà il comfort e soprattutto la sicurezza. Secondo le nostre previsioni, la maggiore automazione ridurrà significativamente il numero di sinistri, nella sola Germania di almeno un terzo”.
Circa 2.000 sviluppatori, ben 700 in più rispetto a due anni fa, lavorano attualmente in Bosch al perfezionamento dei sistemi di assistenza alla guida. Con l’acquisizione dei sistemi di sterzo ZF Lenksysteme (ora Robert Bosch Automotive Steering) la multinazionale tedesca ha migliorato nettamente la propria posizione nel campo della guida automatizzata. Con la tecnologia Bosch, l’auto del futuro non sarà solo in grado di accelerare e frenare autonomamente, ma anche di sterzare automaticamente.
L’auto connessa in rete: un volano per la crescita dei servizi
Internet è un presupposto essenziale per lo sviluppo della mobilità di domani. Già oggi fornisce informazioni in tempo reale sulla situazione del traffico, su eventuali incidenti e cantieri mobili o sull’inizio di una coda dietro ad una curva. Sono presupposti importanti per le funzioni di guida totalmente automatizzata. La connessione permette inoltre di trovare le colonnine di ricarica, prenotarle e pagare in tempo reale. “La connessione in rete è la chiave del successo della guida elettrificata e automatizzata”, ha sottolineato Markus Heyn. La guida connessa in rete permette l’introduzione di nuovi servizi utili. Dalla trasmissione dei dati delle centraline è possibile desumere le scadenze della manutenzione e dare consigli per ridurre i consumi. Questi servizi aiutano i gestori di flotte delle società di leasing e delle assicurazioni. Attraverso il portale mobilità Bosch Drivelog, gli automobilisti possono anche utilizzare direttamente i servizi: hanno bisogno solo di una app per smartphone e di una presa per caricare i dati delle centraline. Circa 200.000 veicoli saranno connessi in rete entro fine anno e potranno usufruire dei servizi Bosch.
Inoltre, Bosch connette in rete diversi mezzi di trasporto. Secondo Bulander la mobilità del futuro punta al trasporto intermodale: “Noi offriamo nuovi prodotti che vanno al di là dell’auto, ovvero servizi per la mobilità urbana”. Un esempio è la soluzione software realizzata da Bosch per il progetto Stuttgart Services. Questa consente l’utilizzo di car sharing e bike sharing, ferrovia e bus con una scheda a chip che può essere anche il biglietto d’ingresso per piscine o biblioteche.
Infine, in alcuni prototipi, Bosch ha realizzato la connessione dell’auto con la smart home. In concreto: l’impianto di riscaldamento riceve dal navigatore l’input di riscaldare l’appartamento prima dell’arrivo a casa. Grazie alla versatilità del know-how Bosch abbiamo i presupposti ottimali per creare nuove soluzioni nel campo della mobilità.
Il settore di business Mobility Solutions è il più importante del gruppo Bosch. Secondo i dati preliminari, nel 2014, ha registrato un fatturato di 33,3 miliardi di euro, equivalenti al 68% dei ricavi totali Gruppo. Questi risultati rendono il Gruppo Bosch uno dei fornitori leader nel campo automotive. Il settore di business Mobility Solutions opera a livello mondiale nelle seguenti aree di business: sistemi di iniezione per motori a combustione interna, mobilità e propulsioni alternative, sistemi di sicurezza attiva e passiva, comfort e assistenza, informazione e comunicazione a bordo veicolo come car-to-car e Car2X e tecnologie, concept e servizi per l’aftermarket. Bosch ha contribuito con importanti innovazioni all’evoluzione dell’auto come, per esempio, la gestione elettronica del motore, il sistema elettronico di stabilità ESP e la tecnologia common-rail per i motori diesel.
[ Redazione Motori360 ]