Oggetti del desiderio riservate a pochi, ma anche vetture speciali per tutti i giorni. Iniziamo la prima puntata con il costruttore svedese Koenigsegg che ha presentanto la “One:1” da 1.400 cavalli…
Sarà perchè in Germania non ci sono limiti di velocità sulle autostrade, oppure perché il fisco è meno ossessivo pur mantenendo il suo compito di esattore, sta di fatto che al di là delle Alpi possedere un’auto speciale rappresenta un must per ogni tedesco.
Noi li chiamiamo tuner, ovvero preparatori, ma a tutti gli effetti sono dei costruttori che sulla base di vetture prestigiose intervengono sia sulla carrozzeria che sugli interni e spesso anche sui motori, migliorando le prestazioni senza penalizzare l’affidabilità.
Da noi solo alcune di queste pregevoli vetture sono conosciute e portano i Marchi “AMG” per quanto riguarda Mercedes o “M”, acronimo di Motorsport, per quanto riguarda BMW.
Altri Marchi sono meno conosciuti e conseguentemente poco diffusi, probabilmente per le ragioni esposte pocanzi, tra questi Brabus, specialista Mercedes, Ruf e Techart per le Porsche, Alpina e Schnitzer per le BMW e Hamann che mette le mani un po’ su tutte.
L’elenco prosegue con altre aziende, più o meno grosse, spesso artigianali, ma comunque sempre apprezzabili nei loro prodotti. Se poi si vuole o ci si può permettere una hypercar bisogna andare in Svezia da Koenigsegg ed è proprio da questo costruttore svedese che inizia lo Speciale sulle supercar straniere a Ginevra.
Koenigsegg One:1: a Ginevra era lei la più potente
Ci sono auto sportive di prestigio come le Ferrari o Maserati, ci sono poi le supercar come le Lamborghini o le McLaren, poi ci sono 2 Marchi che rientrano in una categoria ancora superiore, Bugatti e Pagani, le hypercar. Queste ultime due sono prodotte in pochi esemplari e altrettanto pochi clienti possono avere il privilegio di metterle in garage, se non altro per il loro prezzo che può superare i 2 milioni di euro.
Se poi qualcuno può permettersi ancora qualcosa di più e non vuole rischiare di stare dietro al semaforo deve optare per la Koenigsegg One:1 presentata a Ginevra, evoluzione della già velocissima Agera R/S.
La lotta per il primato della più potente e veloce vettura in commercio si restringe tra Bugatti, Pagani e Koenigsegg.
Da parte sua la Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse può esibire un W16 quadriturbo di 8 litri da 1.200 cv con una coppia di 1.500 Nm per una velocità massima di 408 km/h e lo 0-100 in 2,6 secondi.
Pagani replica con la Zonda Revolution, prodotta in soli 5 esemplari e naturalmente già venduti, che monta un motore Mercedes AMG a 12 cilindri di 6 litri per 800 cv e una velocità massima di oltre 350 km/h con lo 0-100 in 2,6 secondi. Qualcuno può replicare che in Italia non ha ottenuto l’omologazione per circolare su strada, ma che importa. Nei Paesi dove è stata destinata certi problemi possono essere superati.
1.400 kg x 1.400 cv
Dalla Svezia, Koenigsegg risponde con la One:1, sigla che significa uno-a-uno, ovvero un rapporto peso/potenza stratosferico di 1 cv per 1 kg. In altre parole la vettura che pesa 1.400 kg, compreso olio, benzina, acqua e, come ha precisato Christian von Koenigsegg, anche un pilota non troppo pesante, dispone di un motore V8 da 5 litri biturbo che eroga 1.360 cv con una coppia che supera i 1.000 Nm per una velocità massima dichiarata è di 450 km/h. Al momento non si conoscono i dati di accelerazione 0-100 km/h, però si sa che lo 0-400 si copre in 20 secondi.
Sorprendentemente contenuto il consumo (14,7 l/100 km) e le emissioni (310 g/km).
Il cambio è a 7 velocità con paddles al volante, inoltre, come nelle monoposto di formula Uno il Controllo di Trazione è regolabile dal pilota tra 5 settaggi diversi.
Con il largo uso di fibra di carbonio è stato possibile contenere ulteriormente il peso della One:1 e l’aerodinamica studiata nella galleria del vento, ha contribuito a migliorare le prestazioni rispetto alla Agera. Basti pensare che il telaio, realizzato come per le F1 in fibra di carbonio, pesa solo 72 kg, ma ha una rigidità torsionale di 65,000 Nm.
Paolo Pauletta